dall’Amat
2017-04-05
ASCOLI PICENO, TEATRO VENTIDIO BASSO DOMENICA 9 APRILE
ULTIMO APPUNTAMENTO DELLA STAGIONE DI TEATRO RAGAZZI
CON ZAC_COLPITO AL CUORE!
Si avvia alla conclusione la stagione per ragazzi del Teatro Ventidio Basso realizzata su iniziativa del Comune di Ascoli Piceno e dell’AMAT con il contributo di Regione Marche, Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, Bim Tronto e Piceno Gas Vendita. L’ultimo appuntamento in programma è domenica 9 aprile con Zac_colpito al cuore! uno spettacolo de Il Laborincolo, PaneDentiTeatro e ATG Teatro Pirata di grande divertimento che narra la maturazione e il cambiamento di un infelice scrittore malato d’amore. Lo spettacolo proietta lo spettatore in un mondo onirico abitato da conigli e volpi che fanno comprendere al protagonista l’importanza dei sentimenti. Enrico De Meo, attore e Marco Lucci animatore, con la complicità registiche e creativa di Simone Guerro, tra teatro d’attore e di figura, imbastiscono un piacevolissimo, stralunato apologo di straordinaria freschezza che scalda il cuore degli spettatori di tutte le età.
“Sono Zac, scrivo storie d’avventura. Questo è tutto”. Così si presenta il protagonista di questo spettacolo, sicuro di sé e abile nell’inventare storie di draghi e cavalieri coraggiosi. Sembra tutto perfetto, finché non gli chiedono di scrivere una storia d’amore. Ma l’amore non fa per lui: “l’amore non ha nulla in comune con il coraggio e l’avventura!”. Lo scrittore dal “cuore di ghiaccio” si ritroverà, suo malgrado, coinvolto in una storia tra sogno e realtà, fatta di conigli che si vogliono sposare, tenere effusioni, canzoni sdolcinate e promesse di matrimonio, proprio la storia rifiutata da Zac! Il problema è che il nostro scrittore ha chiuso sotto chiave il proprio cuore e non lo vuole ammettere. E allora, cosa farà Zac in questa storia? Cederà al richiamo della volpe che risolve tutto in un boccone? Oppure troverà il coraggio di liberare il proprio cuore? Ma per fare questo ci vuole coraggio. In scena un attore e dei muppets animati a vista, un dialogo tra elementi reali e simbolici, i personaggi di un sogno: un coniglio in giacca e cravatta ubriaco d’amore, la sua amata che danza in un candido abito da sposa, una volpe affamata che si muove in silenzio, come l’ombra nera di Zac uscita dal suo specchio. Una scena essenziale, una storia costruita con elementi semplici ma vivi e veri che sanno parlare a tutti di un tema che va dritto al cuore, la paura di amare.
Le musiche dello spettacolo sono di Simone Guerro, muppets e burattini di Marco Lucci? e le scenografie di Frediano Brandetti.
Biglietti posto unico numerato 8 euro, 4 euro ridotto fino a 14 anni. Biglietteria del teatro (0736 298770) fino a sabato dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19.30, la domenica di spettacolo dalle ore 16.30.
Inizio spettacolo ore 17.30.
MACERATA, I BAMBINI AL TEATRO LAURO ROSSI CON FINALMENTE DOMENICA!
ULTIMO APPUNTAMENTO DOMENICA 9 APRILE CON AIDA E IL BAMBINO CHE SOGNAVA L’OPERA
Cala il sipario domenica 9 aprile su Finalmente domenica! rassegna del Teatro Lauro Rossi di Macerata dedicata ai ragazzi e a tutta la famiglia promossa dal Comune di Macerata con l’AMAT.
L’ultimo appuntamento è con Aida e il bambino che sognava l’opera uno spettacolo di Sandro Fabiani e Fabrizio Bartolucci per Teatro Linguaggi che offre l’occasione di raccontare ai bambini un’opera amatissima del repertorio italiano e con essa un grande musicista, Giuseppe Verdi, il bambino che sognava la musica, l’enfant prodige che suonava l’organo a orecchio nella chiesa del paese. A condurre il pubblico nell’opera è un insolito personaggio, un custode di un curioso cimitero di campagna che canta e suona. Già, perché si sa che nelle opere di Verdi muoiono tutti o quasi ma la sua musica è immortale e tra ironia e un po’ di poesia ecco che il piccolo cimitero si trasforma, si copre di sabbia, si ergono piramidi e prende vita la storia di Radames e di Aida.
“Dopo Mozart, Rossini, Puccini e Monteverdi la nostra attenzione – si legge nelle note allo spettacolo – si rivolge ora a uno dei più grandi compositori del melodramma italiano: Giuseppe Verdi. E a una delle sue opere più conosciute in tutto di tutto il mondo: Aida. Un’opera di repertorio, ossia una delle opere maggiormente rappresentate, considerata una delle più belle della storia dell’opera. Raccontare Aida ai bambini offre anche l’occasione di raccontare Verdi, Giuseppe Fortunino Francesco nato nel piccolo paese di Roncole. Il bambino che sognava la musica, percorreva chilometri a piedi per andare a lezione di musica, che non è stato ammesso al conservatorio. Il ragazzino timido e scarso di parole che s’affacciava affascinato dalla porta dell’osteria di famiglia per ascoltare un suonatore di violino ambulante. A condurci nell’opera, sarà un insolito personaggio, un custode. Non il custode di un teatro, e nemmeno quello di una casa, di un giardino o di una stalla come ne aveva tanti il Maestro nelle sue tenute. Un custode di un curioso cimitero di campagna! Niente paura , qui non ci sono fantasmi, né scheletri. Questo è un cimitero che canta e suona! Già, perché si sa che nelle opere di Verdi muoiono tutti o quasi. Anche nell’Aida tutto finisce in una tomba, tranne la musica di Verdi che è immortale!”
Informazioni e prevendita biglietti (8 euro, ridotti 5 euro): Biglietteria dei Teatri 0733 230735.
Inizio spettacolo ore 16.30.
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