Fat Fat Fat, contrastare il crollo delle prenotazioni partendo dall’offerta culturale

 
IL FESTIVAL DI MUSICA ELETTRONICA DELLE MARCHE ANNUNCIA LE DATE E RISPONDE AL CALO TURISTICO POST SISMA
Il Fat Fat Fat, tra Morrovalle e la Grancia di Sarrocciano, dal 4 al 6 agosto. 
Forte delle 3000 presenze dello scorso anno
 
Corridonia – «La ricostruzione post sisma è un atto pratico che ci riguarda tutti, perché non si ricostruiscono solo le case ma anche la socialità di un territorio e la sua economia. Il preoccupante calo di prenotazioni turistiche per la stagione estiva registrato dagli albergatori marchigiani, da Urbino ad Ascoli, ci impone una ripartenza che non escluda l’appeal culturale che chi idea e organizza eventi può mettere al servizio della regione e della ricostruzione economica e sociale del territorio». Non ha dubbio alcuno Sergio Marchionni, direttore artistico del FAT FAT FAT Festival, manifestazione che la scorsa estate in soli due giorni ha registrato oltre 3000 presenze il 40% delle quali fuori dalle Marche.
Il team di lavoro, lo stesso che a Porto Sant’Elpidio organizza le serate di musica elettronica al club Harmonized, è già all’opera per la seconda edizione del Festival che animerà la Grancia di Sarrocciano nelle date del 5 e 6 agosto mentre l’apertura di venerdì 4 trova come cornice Piazza Vittorio Emanuele II a Morrovalle.
«Il concept del Festival – spiega Marchionni – mescola insieme ricerca sonora e sperimentazione con la valorizzazione del territorio nel suo unicum costituito da bellezze artistiche, architettoniche e paesaggistiche ed eccellenze alimentari».
Tra gli obiettivi quello di scandagliare e voler far scoprire al proprio pubblico nuove forme di ibridazioni e linguaggi musicali a cavallo tra musica elettronica e macro generi come Soul, Funk, Jazz e Black Music.
Ma non solo. Lo scopo è quello di voler promuovere e far conoscere la musica elettronica nelle sue mille sfaccettature, creando un segmento turistico giovanile nuovo per il territorio e dal gusto internazionale, sostenibile e in grado di rispondere concretamente al calo turistico determinato dai gravi eventi sismici che hanno colpito il centro Italia e le Marche.
Ma FAT FAT FAT Festival non è solo musica. «Grande attenzione è infatti rivolta alla scelta dei partner legati al festival – continua Marchionni – aziende locali operanti nel settore del Food & Wine in grado di creare una proposta enogastronomica legata alle tradizioni del posto rivisitata in chiave moderna».
Tante le novità all’orizzonte quindi che verranno prossimamente annunciate, ad iniziare dalla presentazione ufficiale della line up di altissimo livello.
Fat Fat Fat, contrastare il crollo delle prenotazioni partendo dall’offerta culturaleFAT FAT FAT Festival
 
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