Il Mistero Pasquale: inaugurata la mostra a Candelara

 
CANDELARA.  Sabato 8 aprile, presso la Sala del Capitano, è stata inaugurata la mostra collettiva “Il Mistero Pasquale: passione e resurrezione di Cristo”, prima esposizione della rassegna “CandelarArte Festival”, che nel 2017 giunge alla 7. edizione.
In mostra le opere pittoriche di: Anna Rosa Basile, Franco Baldelli, Bruno Baratti, Franco Barbieri, Claudio Benoffi, Enzo Bonetti, Doro Catalani, Giovanni Dall’Asta, Severo Feduzi, Franco Fiorucci, Alessandro Gallucci, Tarcisio Generali, Nadia Pianosi, Tiziana Paci, Ciro Pavisa, Alceo Pucci, Pietro Sanchini, Alessandro Tonti. Le opere in ceramica di Vichi e le sculture di Anna Rosa Basile, Marsilio Pianosi, Pierluigi Piccinetti e Franco Terenzi. A questi si aggiunge la partecipazione del ravennate Mauro Fragorzi e del writing ferrarese Andrea Amaducci.
La mostra illustra il nucleo fondamentale della religione cristiana, quello del “Sacro Triduo pasquale della Passione e Risurrezione del Signore” ed invita l’uomo alla meditazione non solo del fatto storico; il curatore infatti, attraverso la selezione delle opere ha cercato di attualizzare quel messaggio. La Chiesa ha sempre utilizzato il linguaggio visivo per illustrare ai fedeli non istruiti gli insegnamenti contenuti nella Bibbia tanto che spesso si parla di biblia pauperum. Oggi si potrebbe parlare di bibbia pop, ma l’immagine non ricopre più questo ruolo didattico essendo spesso declassata ad una semplice immaginetta-santino. In realtà, all’interno dei luoghi di culto spesso trovano posto riproduzioni di immagini che non hanno più né una forza illustrativa né una composizione artistica, ma sono immagini omologate – già viste dal fedele – che devono riportare alla memoria un volto o una scena. Sono composizioni semplici, perché il cristiano di oggi poco legge e poco riflette, nonostante le grandi sollecitazioni a cui è sottoposto grazie alla diffusione delle notizie attraverso il mondo dei social.
Questa mostra cerca di porre l’attenzione su alcuni temi quali la Crocifissione, il volto sofferente di Cristo, il culto della Croce ed alcune delle iconografie tratte dai Vangeli. Certo non è una mostra monografica sul tema “IL MISTERO PASQUALE”, in quanto in uno spazio piccolo come quello di Candelara ciò sarebbe impossibile da realizzare.
Una particolare attenzione è stata data alle opere che hanno privilegiato una lettura contemporanea del sacrificio di Cristo, che si rinnova quotidianamente non solo sull’altare, con la celebrazione dell’Eucarestia, ma ogni volta che un uomo si trova in difficoltà. Quindi, non solo immagini didascaliche della storia di Cristo, ma anche interpretazioni iconografiche contemporanee che la attualizzano: così Doro Catalani ci presenta un Cristo forato nel corpo poiché l’uomo non riconosce più il suo sacrificio autentico e ne vede solo esteriorità. La Basile espone una pietà fatta da un uomo dolorante che si contorce su sé stesso per i suoi mali interiori. Tonti presenta una Resurrezione in cui si vedono solo i piedi stigmatizzati del Cristo ed il corp olascia una scia di luce mentre abbandona il pianeta terrestre per ascendere al cielo, ancora avvolto dalle scure tenebre. Piccinetti nella sua ceramica monocroma mostra sullo stesso piano i volti di Cristo e Veronica in cui ogni uomo può riconoscersi in lei e capire che il sacrificio della passione è stato compiuto anche per lui. Pianosi, invece, ci mostra il crocifisso sopra la luce scaturita dal bombardamento di Hiroshima: nella intensa luce si plasmano corpi informi, vittime sacrificali della crudele cattiveria umana. Baldelli, infine, offre una visione barocca delle antiche pratiche religiose del culto della croce.
L’inaugurazione della mostra si è tenuta nella chiesa di Santa Lucia, nel borgo fortificato di Candelara, alla presenza del curatore della mostra che ha introdotto criticamente le opere esposte, mentre il giornalista Roberto Mazzoli della redazione de “Il Nuovo Amico” ha parlato sul tema: “Oggi dove possiamo incontrare il volto di Cristo nella nostra società?”, esponendo sinteticamente il lavoro-giornalistico fatto con i carcerati di Villa Fastiggi. C’è stata anche una loro testimonianza diretta. Il parroco di Candelara, don Giampiero Cernuschi, ha fatto a tutti gli auguri di una Santa Pasqua, affermando che questo evento ci porta occasioni di riflessione insieme alla liturgia pasquale. Il coro Polifonico Jubilate di Candelara – diretto dal maestro Willem Peerik – ha eseguito dei brani tipici della tradizione pasquale per allietare e completare la serata; i canti sono stati estratti dalla rassegna “Musicae Sacri Loci”.
In occasione del finissage, domenica 7 maggio, alle ore 21, Paolo Montanari terrà una conferenza dal titolo: “Cristologia di Pier Paolo Pasolini, dall’esperienza di Casarsa al film “Il Vangelo secondo Matteo” ”.
La mostra rimarrà aperta fino a domenica 7 maggio coi seguenti orari: sabato e domenica dalle 21 alle 23. In altre fasce d’orario si potrà richiedere l’apertura straordinaria contattando il curatore al 333 3866081 oppure mandando una mail all’indirizzo: lorenzo@candelara.com.
 
 
 
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