Oggi si vota! Politica global: ma chi vince e chi sono i cattivi?

 

di Raffaella Milandri
 
 
Non mi riferisco solo alle votazioni francesi, per le quali si decidono i due candidati alle presidenziali. Mi riferisco al turbinio generale di elezioni e referendum che ci affliggono, e per i risultati dei quali i media ci spingono inevitabilmente a preoccuparci, ancorati davanti alla tv. Fino a qualche anno fa, la vita politica europea e mondiale non era così attentamente seguita e divulgata. Ognuno era più concentrato sul proprio “orto” politico. Oggi, a livello globale, ci si trova davanti a panorami che ci dipingono il risultato “horribilis” che potrebbe minare le nostre esistenze, o il risultato rasserenante, quello che porterebbe “pace e serenità” nel nostro panorama ed equilibrio politico europeo e mondiale. Il risultato demonizzato e osteggiato dai media –o dall’establishment?- è quello della vittoria di chi va contro la politica economica della UE, di chi va contro la accoglienza tout-court e senza freni dei migranti, di chi vuole mettere gli interessi del proprio Paese e del proprio popolo prima di quelli della UE o del resto del mondo.
Come se attualmente ci trovassimo tutti sopra un barcone a remare, d’amore e d’accordo, verso la terra promessa, e solo pochi “cattivi” costituissero il problema. Nonostante le tragedie indisturbate di Siria, Iraq, Afghanistan, Yemen; nonostante la costante minaccia del terrorismo; nonostante la profezia incombente della guerra nucleare con la Nord Corea; nonostante un impoverimento e decadimento generale del mondo occidentale, in senso economico e demografico. Consideriamo che oggi almeno 44 Paesi del mondo sono in uno status quo, guidati dallo stesso leader da oltre 10 anni (come spiegavo nell’articolo http://www.ilmascalzone.it/2017/03/la-poltrona-e-mia/). Forse vale la pena di cambiare. Stiamo davvero remando verso la terra promessa? I rematori sono quelli giusti, e devono continuare ad essere sempre gli stessi?
Insomma, se io fossi un alieno che arriva con la sua navicella da un pianeta prospero e democratico, e leggessi i giornali e guardassi la tv per farmi una cultura sul Pianeta Terra, guarderei con orrore a Trump, alla May, e a tutti i cosiddetti populisti e protezionisti, che sono termini spesso abusati e che avrebbero in realtà alla origine un significato positivo. Penserei che tutti coloro che li votano sono cattivi e malefici, determinati a distruggere questo mondo così perfetto. Se io fossi un alieno, penserei che tutti coloro che hanno votato per la Brexit, per Trump, per il NO al referendum italiano, e hanno vinto, siano una maggioranza antidemocratica e pericolosa che vuole la distruzione del resto del mondo. Poi mi chiederei se i referendum, e le elezioni, che normalmente sono una massima espressione della democrazia e del popolo, siano uno strumento corretto per il Pianeta Terra. Se io fossi un alieno, toglierei la libertà di voto al popolo. Perché, a quanto leggo e apprendo, il mondo è già perfetto così…
 
 
 
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