“Pane e coraggio” al Pergolesi di Jesi

 

 
Dopo “Que viva Frida” a Chiaravalle, Sandra Cattaneo e Cosimo Gallotta saranno sul palco con i musicisti di Moni Ovadia, Dehò e Marazza
 
Jesi – Dopo il successo di “Que viva Frida” del 19 marzo scorso al teatro Valle di Chiaravalle, la compagnia Teatro a Sudest si ripresenta al territorio con un altro interessante progetto, portando sul palcoscenico del teatro Pergolesi di Jesi lo spettacolo “Pane e coraggio”.
“Pane e coraggio”: il primo un alimento necessario per sopravvivere, il secondo un elemento indispensabile per vivere. Il titolo dello spettacolo vuole essere il pretesto per evocare, attraverso parole e musica, emozioni e suggestioni legati al tema della terra, della concretezza, dell’appartenenza e, al contempo, per riflettere provocatoriamente sulla nostra liquida ed effimera società. Rifacendosi a quello che è diventato il marchio d’autore di Teatro a Sudest, uno stile scarno che mescola il racconto, le immagini e la musica dal vivo e attraverso un linguaggio spesso poetico, lo spettacolo getta uno sguardo un po’ bucolico sulla natura e al contempo propone una riflessione sul rapporto uomo – ambiente, sul nostro passaggio terrestre distratto e a volte improprio. Un invito a mantenere gli occhi aperti, a non credersi padroni di nulla, ma, anzi, a sentirsi tutti allo stesso modo stranieri. A guardare la terra per ciò che è: la madre di tutto.
Sul palcoscenico Sandra Cattaneo e Cosimo Gallotta, che hanno curato anche testi e musica (la regia è della stessa Cattaneo), due artisti che alcuni anni fa hanno fondato Teatro a Sudest, collaborando insieme nel settore teatro/musica e dando vita a progetti interessanti e particolarmente apprezzati dal pubblico e dalla critica, non ultimo proprio lo spettacolo dedicato a Frida Kahlo per il quale la Cattaneo ha ricevuto il premio come migliore attrice protagonista. In “Pane e coraggio”, in programma al teatro Pergolesi l’8 aprile alle ore 21, la formazione si arricchisce di altri due artisti di grande prestigio: Maurizio Dehò al violino e Gianpietro Marazza alla fisarmonica. I due musicisti, insieme a Cosimo Gallotta alla chitarra, sono stati i musicisti di Moni Ovadia. Tutti e tre diedero vita anche alla formazione storica del “Rhapsòdija Trio”. L’allestimento e le luci di “Pane e coraggio” sono stati curati da Alessandro Bianchi.
 
 
 

© 2017, Press Too srl . Riproduzione riservata