Università di Urbino, il Sigillo di Ateneo al regista Marco Bellocchio
URBINO – Il celebre regista lo riceverà l’11 maggio dalle mani del rettore Vilberto Stocchi.
L’Università di Urbino rende omaggio a una nuova personalità del mondo della cultura. Giovedì 11 maggio alle 17, nell’Aula Magna di Palazzo Battiferri, il rettore Vilberto Stocchi consegnerà il Sigillo di Ateneo al regista Marco Bellocchio.
Nella motivazione si legge tra l’altro: “nel corso della sua attività di regista, Bellocchio ha attraversato più epoche, partecipando a quel grande fermento artistico della nouvelle vague degli anni ’60, quando si avvertiva l’esigenza di rinnovare, sperimentare, ridefinire il linguaggio cinematografico, cercando nuove prospettive da cui inquadrare la società e l’essere umano. In più di mezzo secolo di attività è riuscito, con rigore e serietà, a mantenere sempre un altissimo livello qualitativo, conservando alcune costanti del suo stile e della sua estetica, ma nello stesso tempo rinnovandosi, opera dopo opera, interpretando così la professione di cineasta come vero e proprio lavoro di ricerca ed esplorazione della realtà, coniugando in maniera profonda la dimensione personale a quella colletiva: una ricerca, la sua, che lo ha portato a sperimentare più registri espressivi”.
La giornata di Bellocchio a Urbino proseguirà in serata quando alle 21 al Cinema Nuova Luce sarà proiettato il suo ultimo film, Fai bei sogni.
Il regista piacentino ha nel suo palmarès, tra gli altri premi, il Leone d’argento al Festival di Venezia 1967 per il film La Cina è vicina, il David di Donatello nel 1980 per la regia di Salto nel vuoto, nel 2010 per Vincere e nel 2014 alla carriera. Con il film La condanna si è aggiudicato Il Festival di Berlino l’Orso d’Oro 1991.
Il Sigillo di Ateneo, copia di quello impresso nel 1588, rappresenta l’elemento identificativo di una delle più antiche e prestigiose Università italiane, ed è stato consegnato in tempi recenti a personalità quali Gehrard Schröder, già Cancelliere della Repubblica Federale Tedesca, Enrico Giovannini, già Presidente ISTAT, Tawakkul Karman, Premio Nobel per la Pace, Martin Schulz, già Presidente del Parlamento Europeo, Carlo Rubbia, Premio Nobel per la Fisica, Elena Cattaneo, scienziata e Senatore a Vita, Sergio Zavoli, Andrea Camilleri, scrittore, Adam Zagajewski, poeta, Pietro Bartòlo, Dirigente Medico di Lampedusa, Mario Logli, pittore.
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