App – Ascoli Piceno Present

 
 
APP – ASCOLI PICENO PRESENT, SABATO 13 MAGGIO
SECONDA GIORNATA DEL FESTIVAL DELLE ARTI SCENICHE
MUSICA, DANZA E TEATRO DAL POMERIGIGO A NOTTE FONDA
 
 
Ascoli Piceno – Sabato 13 maggio seconda e ultima giornata di APP – Ascoli Piceno Present, il festival multidisciplinare delle arti sceniche contemporanee che su iniziativa del Comune con l’AMAT, offre una full immersion nel teatro, musica e danza dell’oggi.
La seconda giornata riserva ancora tante sorprese. Il programma si apre alle ore 10.30, presso la Sala Cola d’Amatrice, con un incontro realizzato in collaborazione con I Teatri del Sacro che inaugura la “Casa dello Spettatore”, uno spazio pensato per il pubblico, aperto a tutti, dove, sotto la guida di Giorgio Testa, saranno presentati e approfonditi gli spettacoli in cartellone, prima e dopo la messa in scena, con un incontro successivo alla visione domenica 14 maggio alle 11.30, alla Sala dei Savi di Palazzo dei Capitani.
Alle ore 17 si entra nel vivo alla Pinacoteca Civica (Sala della Vittoria) con Electric Counterpoint di Maria Francesca Guerra, una pièce inedita da una famosa composizione di musica minimalista creata dall’americano Steve Reich. Nell’esecuzione del chitarrista Simone Spinaci, s’inserisce l’ideazione coreutica di Maria Francesca Guerra per tre danzatrici. Alle ore 16 lo spettacolo è preceduto da una visita guidata alla Pinacoteca Civica a cura del professore Stefano Papetti (biglietto visita 5 euro, riservato ai possessori di abbonamento o biglietto del festival – posti limitati, prenotazione obbligatoria al 346 0956050).
Alessandro Sciarroni, tra i più importanti artisti e coreografi attivi in Europa, presenta Don’t be frightened of turning the page alle ore 18 alla Chiesa di Sant’Andrea. La performance proposta al pubblico di APP costituisce un’ulteriore tappa del progetto Turning, nel quale il termine inglese viene tradotto e rappresentato in scena in maniera letterale, attraverso l’azione del corpo che ruota intorno al proprio asse e sviluppa un viaggio psicofisico emozionale, in una danza di durata, in grado di creare una sorta di legame ipnotico tra il performer e lo spettatore.
Musicista e compositore nato a Parigi, Pierre Bastien, figura originale nel campo della sperimentazione sonora, giunge ad APP con Quiet motors e le sue “macchine musicali” alle ore 19 al Ridotto del Teatro Ventidio Basso. Bastien, con una sorta di orchestra dada i cui elementi sono apparati meccanici creati con pezzi del Meccano e motori di vecchi giradischi, rievoca, in un ensemble di sculture sonore in movimento, il suono di strumenti tradizionali come il liuto cinese, il bendir marocchino, il saron giavanese, il koto giapponese e il sansa africano. A rendere ancora più ipnotica la performance contribuiscono la tromba suonata dal vivo e le immagini dei meccanismi in azione proiettate su schermo, in un suggestivo gioco di ombre cinesi.
Roberto Latini, autore che ha fatto della propria voce il cardine portante di ogni suo spettacolo, tra i più intensi e premiati, di grande e viva forza intellettuale, presenta alle ore 21 al Teatro Ventidio Basso Amleto + Die Fortinbrasmaschine. In questo lavoro proposto ad APP pone la sua attenzione sulla più celebre opera scespiriana, restituendo, attraverso una macchina scenica complessa e mirabolante, tutte le sollecitazioni che offre il drammaturgo tedesco Heiner Müller il quale, dal capolavoro del bardo, aveva tratto alla fine degli anni Settanta Die Hamletmaschine, “La macchina di Amleto”, qui diventata Die Fortinbrasmaschine ossia “La macchina di Fortebraccio”.
Toscana classe 1996, Alice Bisi in arte Birthh conclude APP alla Chiesa di San Pietro in Castello alle ore 21. Sul palco con i musicisti Lorenzo Borgatti e Massimo Borghi, Birthh nonostante la sua giovane età ha sin da subito incantato pubblico e critica con la sua voce intensa, ma allo stesso tempo delicata, e con la sua notevole maturità nella scrittura e nella interpretazione. Artista del mese su “MTV New Generation” con il video di Queen of Failureland, con il suo ultimo album Born in the woods, pubblicato per la label di culto We were never being boring, Birthh ha saputo unire la sensibilità di una scrittura cantautorale dalle evidenti radici folk, alle ricercatezze degli arrangiamenti elettronici. Elemento distintivo del disco sono le armonie vocali che portano le canzoni a climax dai toni quasi gospel con l’intensa voce di Birthh in dialogo diretto con il cuore.
 
Abbonamenti; una giornata 15 euro. Info: biglietteria Teatro Ventidio Basso 0736 298770.
 
 
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