APP, il 12 e il 13 maggio torna il festival Ascoli Piceno Present
APP – Ascoli Piceno Present, il festival multidisciplinare delle arti sceniche contemporanee torna ad Ascoli Piceno per la seconda edizione il 12 e 13 maggio su iniziativa del Comune con l’AMAT, il MiBACT e la Regione Marche. Una full immersion di due giorni nel teatro, musica e danza dell’oggi, importante punto di arrivo di una programmazione che da tre anni offre uno sguardo sui nuovi linguaggi della scena. Una occasione privilegiata dunque per quanti amano confrontarsi con le espressioni più significative del presente che dal pomeriggio a notte fonda va ad abitare i magnifici spazi della città – Teatro Ventidio Basso e altri luoghi del centro storico – per una festa delle arti sceniche contemporanee.
Si inizia venerdì 12 maggio alle ore 17.30 alla Chiesa Santi Vincenzo e Anastasio con Minimal music, un programma dedicato a Philip Glass e Arvo Pärt, due grandi autori contemporanei interpretati con raffinatezza da Fausto Bongelli, pianista dalla tecnica innovativa e dall’orchestra d’archi della FORM diretta dal giovane musicista di talento Stefano Pecci. Una delle contemporaneità teatrali più ispirate, intuitive, e proiettate alla contaminazione di linguaggi, narrazioni, percezioni, il duo Muta Imago, ovvero Claudia Sorace, regista, e Riccardo Fazi, drammaturgo e sound designer giungono ad APP alle ore 19 al Ridotto del Teatro Ventidio Basso con Bartleby, tratto dall’omonimo racconto di Herman Melville, secondo capitolo dei Racconti americani tre “racconti per suoni e immagini” dedicati da Muta Imago a grandi scrittori a cavallo tra Ottocento e Novecento. La coreografa ferrarese Francesca Pennini e CollettivO CineticO, premiato dall’Associazione Critici di Teatro con il Premio della Critica per il Teatro-Danza, con Sylphidarium – al Teatro Ventidio Basso alle ore 21 – attraversano la tradizione del balletto a partire da Les Sylphides di Fokine per innescare un litigio tra elemento aereo e terreno, tra naturale e soprannaturale, mentre la musica di Francesco Antonioni dialoga con le partiture fluide di Chopin in un botta e risposta ritmico e percussivo. Jacob Bellens, cantautore danese autore della bellissima Untouchable, successo radiofonico schizzato in vetta alle classifiche italiane (con più di un milione di plays su Spotify), conclude alle ore 23 alla Chiesa di San Pietro in Castello la prima giornata di APP con il suo Solo piano concert.
Sabato 13 maggio il programma si apre alle ore 17 alla Pinacoteca Civica (Sala della Vittoria) con Electric Counterpoint, dalla famosa composizione di musica minimalista creata dall’americano Steve Reich. Nell’esecuzione musicale qui proposta del chitarrista Simone Spinaci, s’inserisce l’ideazione coreutica di Maria Francesca Guerra per tre danzatrici per una pièce inedita. Alle ore 16 lo spettacolo è preceduto da una visita guidata alla Pinacoteca Civica a cura del professore Stefano Papetti, riservata ai possessori di abbonamento o biglietto del festival (posti limitati, prenotazione obbligatoria). Alessandro Sciarroni, tra i più importanti artisti e coreografi attivi in Europa, alle ore 18 alla Chiesa di Sant’Andrea presenta Don’t be frightened of turning the page, una performance nella quale lo stesso Sciarroni esegue in prima persona l’azione, nella pratica che consente al corpo di girare per un tempo indeterminato senza perdere l’equilibrio. La durata dell’azione e il graduale aumento del ritmo sono in grado di creare una sorta di legame ipnotico tra il performer e lo spettatore. Musicista e compositore nato a Parigi, Pierre Bastien, figura originale nel campo della sperimentazione sonora, giunge ad APP con Quiet motors alle ore 19 al Ridotto del Teatro Ventidio Basso. La sua ricerca si ispira alla tradizione francese del Settecento – secolo in cui si iniziarono a realizzare automi capaci di riprodurre brevi melodie o di imitare il suono degli strumenti – e costruisce la sua prima “macchina musicale” nel 1977. Dal 1987 Bastien si esibisce da solista con una sorta di orchestra dada i cui elementi sono apparati meccanici creati con pezzi del Meccano e motori di vecchi giradischi, in grado di rievocare il suono di strumenti tradizionali. Roberto Latini, autore che ha fatto della propria voce il cardine portante di ogni suo spettacolo, tra i più intensi e premiati, di grande e viva forza intellettuale, presenta alle ore 21 al Teatro Ventidio Basso Amleto + Die Fortinbrasmaschine. Lo spettacolo pone la sua attenzione sulla più celebre opera scespiriana, restituendo, questa volta attraverso una macchina scenica complessa e mirabolante, tutte le sollecitazioni che gli offre il drammaturgo tedesco Heiner Müller che, dal capolavoro del Bardo, aveva tratto alla fine degli anni Settanta Die Hamletmaschine, “La macchina di Amleto”, qui diventata Die Fortinbrasmaschine ossia “La macchina di Fortebraccio”. Toscana classe 1996, Alice Bisi in arte Birthh conclude APP alla Chiesa di San Pietro in Castello alle ore 21. Sul palco con i musicisti Lorenzo Borgatti e Massimo Borghi, Birthh ha già calcato i palcoscenici dei più grandi festival italiani e del mondo, tra cui il Mi Ami di Milano e l’americano South By Southwest. Artista del mese su “MTV New Generation” con il video di Queen of Failureland, Birthh ha sin da subito incantato pubblico e critica con la sua voce intensa, ma allo stesso tempo delicata, e con la sua notevole maturità nella scrittura e nella composizione, nonostante la giovane età.
Abbonamento a una giornata 15 euro, a due giornate 20 euro. Infomazioni e vendita: biglietteria del Teatro Ventidio Basso 0736 298770.
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