Concorso Postacchini, la giapponese Yukiko Uno vince la categoria D
Torna al Postacchini un anno dopo e torna sul podio nella categoria superiore
FERMO – Tutto pronto ormai per la grande serata finale del la “Andrea Postacchini” di Fermo. Atmosfera frizzante, grande entusiasmo e la ricerca come sempre del dettaglio per uno spettacolo, quello di stasera (27 maggio), molto caro alla città intera.
Mentre questa mattina i più piccoli della categoria A si preparano ad esibirsi al cospetto della giuria capitanata dal M° Boris Kushnir, ieri si sono conclusi i giochi per la categoria dei più grandi. La finale Cina-Giappone si è chiusa con la vittoria di un volto noto al Postacchini, Yukiko Uno, giapponese di 22 anni. Lo scorso anno aveva convinto anche la giuria presieduta dal M° Marco Rizzi che le aveva assegnato il primo posto per la categoria C. «Non mi aspettavo di vincere, sono emozionata e felice – racconta sorridente – rispetto allo scorso anno, la preparazione per la categoria D è stata più dura – spiega – ora in finale suonerò con l’Orchestra Filarmonica Marchigiana – conclude – È molto emozionante per me, questa è la seconda volta che suono con una orchestra dopo l’esperienza fatta ad inizio anno in Giappone».
Stasera proporrà il concerto di Tchaikowsky per violino e orchestra in Re maggiore, opera 35. A seguirla in classifica i cinesi Tang Yun e Tse Cheuk Nam, rispettivamente secondo e terzo posto.
Ieri intanto, passeggiando tra le sale destinate alle prove, tanti gli incontri con i violinisti della categoria B, dai 12 ai 16 anni. «Il livello è davvero molto alto – spiega Benedetta Fiechter, fiorentina di 12 anni durante una pausa studio – mi sono esercitata molto sui pezzi in programma per prepararmi al meglio, – continua – suono da quando avevo 5 anni, il suono del violino mi è piaciuto sin da subito e dedico più o meno 4 ore di studio al giorno». Ha le idee molto chiare circa il suo futuro «Studio molto, ho poco tempo libero e ascolto prevalentemente musica classica. Da grande vorrei diventare una grande violinista e suonare con una orchestra importante».
Il sogno della moscovita Arseniya Sibileva non è poi molto diverso. «Da grande vorrei che il violino diventasse il mio lavoro, girare il mondo con la musica ma come solista – racconta – è la mia prima volta in Italia e al Postacchini, Fermo è stupenda, protesa tra mare e monti, un vero gioiello».
Lasciate le quinte, sul palco ieri si sono avvicendati anche i giovanissimi talenti della categoria A per tastare l’acustica del teatro prima dell’impegno di oggi nella prova unica di concorso.
«Sono tanto emozionata – racconta la piccola Chloe Chua, 10 anni di Singapore – ho iniziato a suonare il violino a 4 anni e questa è la mia seconda competizione internazionale dopo quella in Thailandia – continua accompagnata nel racconto dalla mamma, maestra di pianoforte – suono dalle 3 alle 4 ore al giorno ma amo molto disegnare, leggere, nuotare e correre». Iniziato lo studio del pianoforte, i genitori le avevano poi affiancato un secondo strumento, il violino, e presto si sono resi conto che la passione e i progressi della piccola Chloe erano molto più spiccati per lo strumento a 4 corde. Da lì un mondo che si apre e la speranza di poter raggiungere, grandi, grandissimi obiettivi magari già a partire dal Postacchini.
Intanto ieri grande soddisfazione per l’Antiqua Marca Firmana; il Presidente della Repubblica Mattarella premia anche quest’anno il Concorso Postacchini, con la medaglia che ne riconosce il valore.
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