dalla Cna
LE STRATEGIE DI CONTRASTO E DI RILANCIO DELL’ECONOMIA DEL PICENO NELL’ASSEMBLEA ANNUALE DI FIDIMPRESA MARCHE DI ASCOLI, CHE SI TERRA’ VENERDI’ 12 MAGGIO (ALLE ORE 19) ALL’HOTEL VILLA PIGNA DI ASCOLI PICENO. UN NUOVO IMPULSO PER UN TERRITORIO CHE IN SETTE ANNI HA PERSO L’1,7 PER CENTO DELLE AZIENDE E IL 2 PER CENTO DI OCCUPATI
Ascoli Piceno – Una rinnovata strategia economica e di sostegno al credito per le imprese in una provincia che dal 2009 al 2016 ha “perso” per strada più di 350 imprese (nel saldo fra le cessazioni e le nuove aperture) e quasi 2mila posti di lavoro fra tutti i comparti del settore. Saranno questi i temi approfonditi nell’Assemblea annuale dei soci di Fidimpresa Marche di Ascoli Piceno che si terrà venerdì 12 maggio, alle ore 19, all’hotel Villa Pigna di Ascoli Piceno.
Una rinnovata strategia e un nuovo impulso per il sostegno al credito, e quindi agli investimenti – rilevano Cna e Fidimpresa Marche di Ascoli Piceno – che, oltre i gravissimi contraccolpi legati agli eventi sismici, il 7 anni ha comunque registrato un preoccupante arretramento sia del numero delle imprese che degli occupati. I dati elaborati per il Piceno dal Centro studi della Cna regionale delle Marche sono inequivocabili. Nel 2009 le imprese attive sul territorio erano 21.264, nel 2016 20.899, con un calo di 1,7 punti percentuali. Fra i settori più colpiti dalla recessione, l’agricoltura, con un calo delle imprese pari al 16, 1 per cento (meno 757 imprese); il trasporto, con un calo del 15,1 per cento (meno 100 imprese); le costruzioni, con un calo dell’11,5 per cento (meno 373).
Stesse note dolenti per quanto riguarda l’occupazione: 82.087 occupati nel 2010, 80.406 nel 2016. Con un calo “secco” di 1.681 occupati, pari a un meno 2 per cento della forza lavoro provinciale. Nel Piceno ha tenuto il settore del terziario (meno 0,6 per cento di occupati) ma sono crollate le costruzioni (meno 55,7 per cento di occupati) e – con una dinamica davvero preoccupante viste la vocazione futura cui tende il territorio – il turismo (meno 38,1 per cento di occupati). Crescita significativa dell’occupazione, invece, per il settore manifatturiero (più 18,1 per cento).
L’importanza di ripartire con nuove basi e nuova energia – sostengono Cna e Fidimpresa Marche di Ascoli Piceno – possono agganciarsi a uno dei pochi dati statistici in qualche modo positivi. Ovvero il fatto che nel 2016, dopo i cali di sei anni consecutivi, l’occupazione nel Piceno si è stabilizzata: meno 0,1 per cento di occupati rispetto all’anno precedente. Con un ulteriore balzo nella manifattura (più 2,1 per cento) ma con un altro calo nelle costruzioni (meno 4,7 per cento).
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