dalla Regione Marche
2017-05-17
PROGRAMMA EDUCAZIONE AMBIENTALE 2017-2020 – APPROVATA LA PROPOSTA DELLA GIUNTA
Approvato senza voti contrari dall’Assemblea legislativa regionale il Programma di informazione, formazione ed educazione ambientale (Infea) predisposto dalla Giunta regionale per il triennio 2017-2019. L’atto definisce le linee di indirizzo per il prossimo triennio per il sistema Infea Marche che conta oggi 44 Centri di educazione ambientale (Cea), organizzati in 8 reti territoriali. Il sistema coinvolge mediamente 2.300 classi scolastiche ogni anno, offre opportunità lavorative a circa 240 persone qualificate, lavora con oltre 180 partner istituzionali e sociali, organizza eventi e attività a contatto con la natura per ragazzi, famiglie, adulti in generale, offrendo opportunità di turismo sostenibile attraverso il patrimonio naturale, storico, artistico, culturale ed enogastronomico delle Marche. “Il Programma introduce un’importante novità sul fronte dell’accoglienza turistica – commenta l’assessore all’Ambiente, Angelo Sciapichetti – ai Cea che ne fanno richiesta sarà riconosciuta la denominazione di Iat (Informazione e accoglienza turistica), nel rispetto delle caratteristiche strutturali e operative regionali”. Il Programma appena approvato conferma poi l’attuale assetto organizzativo del sistema di educazione ambientale e la titolarità per la prossima annualità scolastica 2017/2018 agli attuali soggetti. Per le successive annualità il riconoscimento potrà essere rinnovato nel rispetto di criteri definiti dalla Giunta regionale. L’atto approvato contiene anche una ricognizione dello stato di agibilità delle sedi dei Cea, circa la metà di essi ha infatti sede all’interno del cratere sismico. Oltre alla possibilità di temporanea destinazione di immobili non utilizzati altrimenti, da destinare ai Centri per consentire la continuazione della loro opera di animazione, è prevista anche la possibilità di realizzare strutture provvisorie ad hoc nell’ambito delle attività di ricostruzione post sisma. Per una maggiore integrazione fra il sistema Infea e la scuola, il Programma prevede infine l’avvio di un confronto con l’Ufficio scolastico regionale, per percorsi sistematici di formazione ambientale nei curricula delle scuole.
Ceriscioli sulla donazione per costruire il nuovo ospedale di Amandola
“Grazie alla società Rosneft per l’importante donazione. Un contributo di 5 milioni di euro che ci permetterà di costruire il nuovo ospedale di Amandola danneggiato dal sisma. La giunta regionale ha già approvato lo schema di contratto che stabilisce la destinazione della somma e rende effettiva la donazione. La ricostruzione delle strutture sanitarie – ha detto il presidente della Regione Luca Ceriscioli – ha carattere prioritario per la ripresa dei luoghi colpiti dal sisma. Un ringraziamento va al governo e al premier Gentiloni per avere reso possibile questa donazione”.
IL GRAND TOUR DEI MUSEI, DAL 18 MAGGIO, RACCONTA L’INDICIBILE MA ANCHE LA RINASCITA.
Un viaggio nelle oltre 100 istituzioni museali della regione partecipanti all’edizione 2017 che termina con La Notte dei Musei il 20 maggio.
Oltre cento Musei delle Marche, sparsi in 56 comuni daranno vita da domani e fino al 21 maggio ad una serie di iniziative culturali legate al Grand Tour dei Musei in occasione della Giornata Internazionale dei Musei, celebrata dal 1977 che ogni anno affronta un argomento di particolare interesse per la comunità museale.
Per l’edizione 2017, la nona promossa dalla Regione Marche, insieme al Coordinamento regionale Marche di ICOM Italia, in collaborazione con il Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Polo Museale delle Marche, il tema scelto è “Musei e storie controverse: raccontare l’indicibile nei musei”. “ Il filo conduttore di quest’anno – spiega l’assessore regionale al Turismo-Cultura, Moreno Pieroni– per le Marche può essere interpretato come momento di riflessione e di solidarietà nei confronti del territorio e delle istituzioni museali colpite dai recenti eventi sismici. Per questo abbiamo scelto di declinare il titolo in “Raccontare l’indicibile nei musei: bagagli di rinascita”. Musei quindi come testimoni di un evento indicibile, appunto, che ha modificato e trasformato il volto di interi territori, ma anche protagonisti, in virtù di quanto è accaduto, di un rafforzamento del loro ruolo di presidio territoriale e di luogo identitario e di rinascita. A queste istituzioni museali abbiamo dedicato particolare attenzione e loro hanno prontamente risposto alle sollecitazioni e alle istanze di cultura vitale delle comunità.”
Già da domani 18 maggio, infatti, per la Giornata Internazionale alcuni musei nei comuni colpiti dal sisma hanno realizzato visite guidate o percorsi culturali ed altre interessanti proposte: ACQUAVIVA PICENA (AP), La Fortezza nel Tempo; ASCOLI PICENO (AP), Museo della Ceramica, CARASSAI (AP), Antiquarium del Comune, MONTEFALCONE APPENNINO (FM)- Polo Museale Palazzo Felici; MONTE RINALDO (FM), Museo Civico Archeologico. E poi, sempre domani, le iniziative di ANCONA, al Museo della Città, SAN BENEDETTO DEL TRONTO (AP), Polo Museale Museo del Mare Museo della Civiltà Marinara e a PESARO nei Musei Civici di Palazzo Mosca. I Musei di tutte e cinque le province quindi, fino al 21 maggio, partendo dalle proprie collezioni, testimonianze e memorie di episodi tragici o semplicemente controversi e inespressi del passato e del presente, proporranno – attraverso attività di esposizione, interpretazione, discussione, mediazione – la rilettura da più punti di vista e invitando il pubblico a una riflessione critica. Altro appuntamento è per Sabato 20 maggio, in occasione della Notte dei Musei, in cui le sedi museali apriranno le loro porte per mostrarsi in una inusuale veste serale e coinvolgendo il pubblico con iniziative musicali, mostre, visite guidate, degustazioni. La Regione Marche, ha dunque coinvolto musei statali, civici e privati, aree archeologiche, gallerie, per un’emozionante ed insolita ‘esperienza’ culturale. L’orario di apertura delle strutture potrà essere prolungato fino alle ore 1.00 di domenica 21 per consentire a tutti un’affascinante visita notturna alle collezioni ed un diverso e innovativo modo di apprezzarle anche attraverso attività d’intrattenimento e di animazione.
Gli strumenti di promozione e comunicazione per l’edizione 2017 saranno i tradizionali canali social regionali dedicati a musei e biblioteche (@marchemusei), cui si aggiunge da quest’anno l’innovativa community culturasmart.social.marche.it. Inoltre, il programma delle iniziative ( dettagliato e allegato in e mail) potrà essere consultato nei portali istituzionali della Cultura e del Turismo della Regione Marche e nel blog www.destinazionemarche.it. La valorizzazione di Grand Tour Musei avverrà anche tramite la partecipazione delle community e dei travel blogger presenti nel territorio marchigiano e autorevoli protagonisti del digitale che, coordinati dalla Regione e dalla Fondazione Marche Cultura attraverso il Social Media Team, promuoveranno e animeranno i nostri musei con l’hasthag #grandtourmuseimarche2017.
(allegato il programma completo delle iniziative nei Musei): GRAND TOUR 2017_definitivo 17_5_17
Ricostruzione pesante, al via la campagna di comunicazione
Questa mattina il presidente della Regione Luca Ceriscioli, affiancato dalla vicepresidente Anna Casini e dal direttore dell’ufficio speciale per la ricostruzione Cesare Spuri, ha presentato la campagna di comunicazione per gli interventi di ricostruzione pesante della Regione Marche, prevista da una specifica ordinanza del Commissario straordinario (19/2017). “La ricostruzione pesante – ha precisato Ceriscioli – era l’anello che mancava per poter dire al cittadino, si tratti di impresa o danno leggero o pesante, che può ripartire. Restano fuori le aree che andranno perimetrate ma nel complesso del terremoto sono poche. Significa per la maggioranza dei marchigiani sapere che possono mettere a posto la loro casa, senza spendere un euro, rivolgendosi a un tecnico e mettere in moto quello che è il fondo di tutti i percorsi che facciamo: oltre l’emergenza c’è ricostruire quello che è stato danneggiato. Ci sono le risorse economiche, le regole, i percorsi, gli uffici: tutto si è avviato. Già una quindicina di progetti sono stati approvati, su 92 presentati, quelli della ricostruzione leggera sono pochissimi nel contesto generale però è il segno di qualcosa che parte”. Per quanto riguarda le Sae Ceriscioli ha aggiunto: “La stragrande maggioranza delle Sae per ottobre saranno pronte perché il grosso delle approvazioni che spettano ai comuni, cioè la consegna delle aree e l’approvazione del layout, è avvenuto tra metà aprile e inizio maggio. I tempi conseguenti per fare i passaggi le opere di urbanizzazione e la messa in posa delle casette arriva ad ottobre, mese importante in cui riparte la vita della comunità e si torna ad una prima forma di normalità anche con le scuole pronte”.
Dopo gli interventi di immediata esecuzione per la riparazione dei danni lievi, si può quindi procedere al ripristino o alla ricostruzione, con miglioramento sismico, di edifici gravemente danneggiati o distrutti. Le misure riguardano sia gli immobili a uso abitativo sia le unità produttive dichiarate inagibili con ordinanza sindacale emessa a seguito di scheda AeDES o di dichiarazione di non utilizzabilità con scheda FAST e successiva scheda AeDES, che si trovano nei Comuni colpiti dal sisma, dentro e fuori l’area del cratere.
Per le prime o seconde case dentro il cratere e per le prime case o seconde case che si trovano nei centri storici fuori dal cratere il finanziamento per le spese ammissibili è del 100 per cento.
Per le seconde case fuori dal cratere che non si trovino nei centri storici il finanziamento è del 50% delle spese ammissibili.
Tre gli adempimenti essenziali che il cittadino deve compiere: scegliere un professionista iscritto all’elenco speciale tenuto dal Commissario straordinario, al quale conferire l’incarico per la progettazione e la presentazione di tutti i documenti necessari; presentare la domanda di contributo all’Ufficio speciale per la ricostruzione, avvalendosi del professionista; comunicare all’Ufficio speciale l’istituto di credito scelto per l’erogazione del finanziamento.
Particolarmente significativo il fatto che sono incentivati che gli interventi unitari su edifici interconnessi: per il ripristino con miglioramento sismico e la ricostruzione un aggregato edilizio (almeno tre edifici strutturalmente interconnessi tra loro), è possibile presentare un’unica domanda di contributo, un unico progetto e affidare i lavori a un’unica impresa appaltatrice. Questo comporta benefici in termini di operatività, ma anche in termini economici perché consente l’applicazione di meccanismi vantaggiosi nella determinazione del finanziamento, in relazione al numero degli edifici componenti l’aggregato edilizio.
Il contributo è totale e le spese ammissibili sono coperte al 100% senza bisogno di alcun anticipo o esborso economico. La domanda di finanziamento va presentata entro il 31 dicembre 2017 e i lavori devono essere ultimati entro 24 mesi.
Nel corso della conferenza stampa, che ha dato il via alla nuova campagna informativa che sarà diffusa attraverso video e materiale informativo sugli organi di informazione regionale stampa, web e tv e sui siti della Regione, è stato fatto il punto della situazione post sisma: per quanto riguarda le strutture ricettive, sono 4.143 le persone ospitate negli alberghi. 292 strutture sono state totalmente o parzialmente pagate, ammontano a 25.065.622,50 euro le somme pagate.
Per quanto riguarda i Cas, Contributi Autonoma Sistemazione, l’importo rendicontato è di 49.957.695,49 euro, l’importo saldato è di 40.872.295,52 euro, le somme residue da erogare sono 9.085.399,97 euro. Le persone in Cas al 15 maggio 2017 sono 27.046.
Infine per quanto attiene le Sae, Soluzioni abitative di emergenza: 1815 le Sae ordinate (1566 a Macerata, 12 a Fermo, 248 ad Ascoli Piceno) destinate a 5.034 abitanti (4.298 a Macerata, 698 ad Ascoli Piceno, 38 persone a Fermo). Le Sae su aree da urbanizzare con lavori (gare aggiudicate): consegnate 291 destinate a 785 abitanti. 169 le Sae in fase di realizzazione destinate a 439 abitanti solo su Ascoli Piceno. Le macerie rimosse sono 42.128,38 tonnellate.
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