dalla Regione Marche

2017-05-26

VIA LIBERA AL PIANO PER IL DIRITTO ALLO STUDIO 2017-2019.
L’assessore Bravi: ”Progettualità formativa e welfare sociale per gli studenti”

Formazione mirata e welfare sociale per gli studenti. Sono questi i capisaldi del Piano triennale per il diritto allo studio 2017 – 2019 proposto dall’assessore all’Istruzione, alla formazione e al lavoro Loretta Bravi e approvato dalla giunta. L’atto, che fissa i criteri per l’erogazione delle borse di studio, del servizio ristorazione e del servizio alloggio per gli studenti universitari, approda ora in Commissione per poi passare al vaglio del Consiglio regionale. Il Piano è uno strumento nuovo, introdotto dalla legge regionale (n.04/2017) di riordino del sistema marchigiano per il diritto allo studio nell’ambito dell’istruzione superiore, per delineare, in maniera condivisa, le strategie di governance e di intervento in un ambito decisivo per il futuro della nostra società. “Il piano – spiega l’assessore Bravi – parte da due premesse: una progettualità formativa innovativa e rafforzata, ispirata agli obiettivi di Europa 2020 e un welfare sociale per lo studente marchigiano. Per la prima volta, inoltre, si intende considerare le prospettive del mondo del lavoro, su un’analisi della composizione della popolazione studentesca e dei suoi trend, in modo da rilevare punti critici e necessità e delineare tempestivamente adeguati interventi di risposta”. In questo contesto assume un ruolo fondamentale l’ERDIS (Ente regionale unico per il diritto allo studio) istituito dalla legge regionale 4/2017, che assorbe i 4 ERSU, ciascuno dei quali, dal 96 ad oggi, operava in corrispondenza dei 4 Atenei , in un unico Ente erogatore, allineando, quindi, la Regione Marche alle disposizioni nazionali in materia di gestione dei flussi finanziari del Fondo Integrativo nazionale (FIS) per il diritto allo studio superiore. Attraverso l’ERDIS la volontà della Giunta regionale, rappresentata anche dal piano triennale, è quella di qualificare e di armonizzare, su tutto il territorio regionale l’offerta di servizi agli studenti, nell’ottica di una loro gestione condivisa con gli Atenei, così da esaltare e mettere a fattor comune le peculiarità dei diversi territori. Il Piano, tra le sue priorità, prevede, infatti, che tutti gli studenti, qualsiasi sia l’ateneo o l’istituto frequentato, abbiamo le stesse opportunità e gli stessi servizi, oltre ad una graduale riqualificazione della spesa attraverso modalità gestionali che favoriscano l’acquisto di beni e servizi comuni, realizzando economie di scala. In conformità alle disposizioni nazionali di riferimento, l’atto prevede anche un bando unico e graduatorie uniche per la concessione delle borse di studio e pone un accento tutto particolare all’internazionalizzazione dei nostri Atenei, intesa come capacità di attrarre studenti stranieri ma anche come attitudine a proiettarsi verso cooperazioni internazionali. “Oggi – prosegue Bravi – dobbiamo puntare sui dottorati industriali, sulla terza missione dell’università e sulla territorialità: su questi temi la riforma è stata pensata. Per questo, nell’attesa di arrivare, attraverso un necessario processo di “traghettamento”, alla messa a punto del nuovo sistema regionale di gestione del diritto allo studio, secondo le opportunità che la nuova legge offre, noi incrementiamo l’investimento regionale con quello che serve per la formazione ad hoc dei nostri ragazzi”.

 

SISMA – AVANTI IL LAVORO PER LE SOLUZIONI ABITATIVE
Procede il lavoro della Regione sulle Sae. Tra ieri e oggi sono state fatte aggiudicazioni definitive per le aree di:
– Fiastra, area di Capoluogo e Cerreto-Acquacanina, 50 Sae per 148 abitanti
– Visso, Croce e Villa Sant’Antonio, 74 Sae per 240 abitanti
– Ussita, La Pieve-Capoluogo: 68 Sae per 210 abitanti
– Pieve Torina, aree di Antico- Casavecchia – La Serra – Appennino: 83 SAE per 278 persone.
Domani gli uffici provvederanno a dare avvio alle procedura di gara per i progetti per le Sae di: Montegallo – Uscerno, Caldarola – Campo Sportivo, Serrapetrona – Caccamo, Acquasanta Terme – Arli.
 
OGGI A MACERATA, IL FORUM REGIONALE DEI “SAPERI SOCIALI E TERRITORIALI”
 
L’INTERVENTO DELL’ASSESSORE REGIONALE, MORENO PIERONI
 
“Una riflessione profonda che sarebbe stata probabilmente necessaria anche senza una forte criticità come il terremoto”.Così l’assessore regionale al Turismo-Cultura, Moreno Pieroni, introducendo oggi a Macerata , al Teatro della Società Filarmonica i lavori del Forum regionale “ Saperi Sociali e territoriali “, promosso e organizzato dalla Regione Marche  – Assessorato al Turismo-Cultura con la collaborazione scientifica di AASTER, Agenti di sviluppo del territorio e con il supporto di Consorzio Marche Spettacolo(CMS).
Moreno Pieroni, preceduto dai saluti del Sindaco di Macerata, Romano Carancini  ha spiegato le motivazioni che hanno portato alla scelta di “fare appello al ricco mondo della cultura marchigiana per immaginare e progettare insieme il futuro delle aree interne”. “Sappiamo tutti – ha proseguito – di essere entrati ormai da quasi un decennio in una fase di profonda trasformazione nel modo di fare impresa, di fare impresa culturale, di fare coesione sociale e sviluppo turistico, di essere società adeguata ai tempi. Sappiamo che lo sviluppo che verrà è fatto di sostenibilità a tutto campo, di economia circolare, di responsabilità sociale diffusa, di bellezza, di green economy e di paesaggio. Ecco, il paesaggio, in particolare, è la metafora intorno alla quale sono impostati i lavori di oggi ai quali spero tutti possano avere la possibilità di dare contributi. Peraltro quella di oggi vuol essere una prima occasione per avviare un laboratorio di riflessione per un rinascimento e per progettare un futuro nel quale ci auguriamo che la cultura sia in grado di giovare un ruolo chiave, in quanto ambito generativo di suggestioni, idee e progetti per il territorio e con il territorio, che permettano di affrontare nel miglior modo possibile le situazioni nonostante una “natura matrigna”. Tutto questo dipende ancora da noi uomini e donne che abitiamo da millenni queste terre così lavorate dall’operosità e dall’ingegnosità umana. Occorre ripartire – per prendere in prestito un tema di Aldo Bonomi- dalla “sociologia delle macerie” e immaginare una “sociologia della comunità che verrà”, per  abitare il territorio e per uscire dalla contraddizione tra terremoto e turismo. Per superare questa contraddizione abbiamo lanciato l’impegno di arrivare ad un laboratorio di idee che oggi stiamo “battezzando” proprio alla BIT in occasione della presentazione della campagna “ViviAmo le Marche” che sta agendo in modo positivo sull’immaginario del turista italiano e straniero, e ciò anche grazie all’impegno di tanti “marchigiani eccellenti”, come quelli che hanno aderito al dibattito di oggi per rappresentare le Marche che sono e che saranno.
Vogliamo puntare l’attenzione su un concetto di cultura molto ampio, perché qui nelle Marche la cultura impregna gran parte della vita quotidiana: nelle scuole, nelle istituzioni culturali, nelle imprese, a prescindere dal settore operativo (manifattura, artigianato, agricoltura, professioni terziarie e creative, etc.), nel terzo settore e nel fitto tessuto associativo, quello delle categorie economiche e quello del volontariato, senza il quale davvero non sarebbe possibile rendere fruibile il grande patrimonio artistico ereditato dal passato.
Era presente in platea anche Francesco Palumbo, Direttore generale turismo del MIBACT.
A quattro gruppi di lavoro era affidato il compito, nella sessione pomeridiana, di elaborare proposte partendo dal tema del paesaggio: Gruppo 1 – Il Paesaggio – Eredità e identità in transizione Chairman: Pippo Ciorra, Docente di Composizione Architettonica e Senior curator MAXXI Architettura. Gruppo 2 – Il Paesaggio – Il patrimonio come bene culturale
Chairman: Carlo Birrozzi, Soprintendente Archeologia belle arti e paesaggio delle Marche Gruppo 3 – Il Paesaggio – I software dell’ipermodernità Chairman: Cristiana Colli, Giornalista, ricercatrice sociale    Gruppo 4 – Il Paesaggio – “Com’era e come sarà”, nuove geografie e nuovi modelli di sviluppo Chairman: Aldo Bonomi, Direttore AASTER
 
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