dalla Regione Marche
2017-05-29
Area di crisi del Piceno, la Giunta approva l’Accordo di programma: 31,8 milioni disponibili
Casini e Bora: “Si apre una nuova fase di rilancio per le opportunità occupazionali”
La Giunta regionale ha approvato l’Accordo di programma per la riconversione e la riqualificazione (Prri) dell’area di crisi industriale complessa della Val Vibrata – Valle del Tronto. L’intesa, per essere operativa, verrà sottoscritta digitalmente, nei prossimi giorni, dalle Regioni Marche e Abruzzo, dalle Province di Ascoli e Teramo, dai ministeri dell’Economia, Infrastrutture, Ambiente. Alle Marche sono destinate risorse nazionali per 17 milioni di euro alle quali si aggiungeranno altri 14,8 milioni della Regione. L’Accordo avvia il progetto di riqualificazione industriale (Prri) per il Piceno (32 i Comuni interessati)e il Fermano (8 Comuni). “Il Prri prevede , tra i suoi ambiti di intervento, la promozione di iniziative imprenditoriali, il ricollocamento lavorativo del personale e interventi infrastrutturali prioritari per l’area di crisi – ricorda l’assessora alle Attività produttive, Manuela Bora – La scelta è quella di completare la Pedemontana Marche-Abruzzo, per la cui realizzazione verrà avviato un percorso parallelo che punterà a reperire nuove risorse da investire”. La vicepresidente Anna Casini ribadisce che la Regione Marche interverrà con le risorse del Por Fesr e Fse 2014/2020 per sostenere gli interventi previsti dall’Accordo: “Agevoleremo gli investimenti produttivi con il sostegno alla startup, con misure destinate allo sviluppo delle piccole e medie imprese, la promozione di progetti innovativi nelle filiere dell’eccellenza (imprese artistiche e culturali), oltre a misure che sosterranno l’attività dei Gal (Gruppi azione locale) Piceno e Fermano e con varie misure di politica attiva del lavoro”. Casini e Bora sottolineano che “si apre una fase di rilancio per le opportunità occupazionali e di sviluppo economico del Piceno. Le risorse destinata al progetto sono quelle che il territorio è in grado di gestire, sulla base delle manifestazioni d’interesse pervenute che hanno rappresentato le fondamenta per costruire un progetto industriale calibrato alle richieste avanzate”. A partire da marzo 2016 si è svolto, nel territorio interessato, un’intensa attività di animazione finalizzata a far emergere i fabbisogni di investimento da parte delle imprese e a individuare le aree su cui localizzare gli interventi. L’attività, svolta anche con il supporto di Invitalia (Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa), ha visto il coinvolgimento di tutti i portatori di interesse: dalle associazioni di categoria agli enti locali, agli istituti di credito. Invitalia ha quindi pubblicato una call il 14 settembre 2016 per raccogliere le manifestazioni di interesse delle imprese a investire nell’area, sia per le misure a titolarità nazionale (legge 181/89), sia per le misure di cofinanziamento regionale, limitate a progetti di impatto più ridotto (inferiori a 1,5 milioni di euro). Sono pervenute 756 disponibilità, di cui il 55 per cento ha interessato la Valle del Tronto-Piceno.
Dalla call è scaturita una progettualità che ha fornito elementi utili alla definizione dei contenuti del Prri e degli incentivi nazionali e regionali necessari.
REVISIONE ATTO FABBISOGNO AREE SANITARIA EXTRAOSPEDALIERA, SOCIO-SANITARIA E SOCIALE – OLTRE 3MILA POSTI IN PIU’ PER LE CATEGORIE FRAGILI
Via libera della giunta regionale alla revisione dell’Atto di fabbisogno delle strutture residenziali e semiresidenziali delle aree sanitaria extraospedaliera, socio-sanitaria e sociale con la previsione del 19% in più dei posti contrattualizzabili per anziani, disabilità, salute mentale, dipendenze patologiche, adulti, minorenni (da 15010 a 18032). L’arco temporale di riferimento per l’applicazione dell’atto è di tre anni, con un incremento dell’impatto economico complessivo stimato in circa 58 milioni di euro.
Luca Ceriscioli
”L’obiettivo principale dell’atto di fabbisogno – spiega il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli – è il riequilibrio territoriale dei servizi rivolti alle categorie più fragili con un aumento della “disponibilità” di ben 3.022 posti nella logica della continuità dell’intensità di assistenza. L’idea di fondo è stata quella di dare priorità ai territori e alle tipologie di strutture con i valori più bassi degli “indici di dotazione” rispetto ai valori medi regionali. E’ stata infatti analizzata la prospettiva di espansione di un settore che è ritenuto strategico ed è emersa la necessità di incrementare l’investimento delle risorse in questi servizi sul territorio per essere più vicini ai cittadini e garantire a tutti le stesse risposte ai bisogni e lo stesso livello qualitativo. L’atto è stato adottato anche attraverso una rapporto costante con l’Asur e con gli Ambiti Sociali Territoriali. Il provvedimento inoltre, è stato pensato in modo “elastico”: prevede infatti la possibilità di essere ricalibrato in caso di progetti sperimentali, emergenze o nuove esigenze della comunità marchigiana”.
L’atto prevede opzioni strategiche di compensazione relative: ai Distretti Sanitari di “confine” con altre Regioni per il recupero della mobilità passiva; ai Distretti Sanitari interessati in maniera significativa dagli eventi sismici del 2016; al possibile adeguamento dell’organizzazione operativa, per la presenza di “strutture di confine” tra Distretti Sanitari confinanti.
Nella revisione dell’“Atto di fabbisogno” si confermano i tre livelli individuati dalla D.G.R. n. 289/15:
– Fabbisogno dei posti autorizzabili, in quanto è l’“autorizzazione” che consente la realizzazione di strutture e l’esercizio di attività sanitarie, sociosanitarie e sociali.
– Fabbisogno dei posti accreditabili, con riferimento all’“accreditamento istituzionale” che riconosce alle strutture già autorizzate lo status di potenziali erogatori di prestazioni nell’ambito del sistema pubblico.
– Fabbisogno dei posti contrattualizzabili, nel limite delle disponibilità economico/finanziarie, dove l’“accordo contrattuale” è l’atto che definisce tipologia e quantità delle prestazioni erogabili agli utenti remunerate a carico del servizio pubblico.
Nella ridefinizione dei valori dei posti autorizzabili, accreditabili e contrattualizzabili sono stati considerati:
– indicazioni da valutazioni e previsioni dei Servizi regionali competenti su modificazioni di assetti e riconversioni programmate ed imminenti collegate a normative nazionali in evoluzione e segnalazioni delle esigenze dai territori, sia dal versante sociale che da quello sanitario;
– riferimenti alle disposizioni normative regionali, prevalentemente successive all’approvazione della DGR 289/15, intervenute, anche, sul fabbisogno a tendere;
– indicazioni dell’ASUR su situazioni in cui acquisisce prestazioni diverse da quelle per cui i servizi sono autorizzati.
MALATI SLA: LA REGIONE ANTICIPA LE RISORSE DEL FONDO NAZIONALE PER IL SOSTEGNO DELLE FAMIGLIE
Anche per il 2017 la Regione integrerà le risorse finanziarie regionali destinate al sostegno delle famiglie con malati di SLA (pari a 380.000 euro) con la somma di
900.000 euro come Anticipazione del Fondo Nazionale per le non Autosufficienze – Interventi per la disabilità che solitamente avviene in coda all’anno corrente.
“La cura e l’assistenza di persone affette da SLA – commenta il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli – richiedono un’organizzazione dei servizi sanitari ed assistenziali altamente specializzati per poter supportare il malato e la sua famiglia che si trova ad essere investita da un evento drammatico che necessita sia dal punto di vista psicologico che pratico, di risposte precise e concrete. Va pure considerato che, anche dove i servizi garantiscano le prestazioni necessarie, il bisogno assistenziale è tale che la famiglia non può essere lasciata sola ma deve essere sostenuta con interventi specifici. Lo stanziamento regionale per l’assistenza al proprio congiunto ha inoltre lo scopo di favorire al massimo la permanenza del malato nella propria casa, come richiesto dalle istanze presentate dall’AISLA (Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica) regionale”.
Le risorse complessive , composte dalle risorse regionali compresa l’anticipazione del Fondo Nazionale, verranno trasferite all’ASUR Marche che provvederà alla liquidazione del contributo ai destinatari dell’intervento, prevedendo percorsi amministrativi semplificati che agevolino l’utente nel conseguimento del contributo in questione.
La Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) è la forma più nota e diffusa della malattia del motoneurone ed è una patologia degenerativa progressiva del sistema nervoso che più frequentemente esordisce in persone con età avanzata. Attualmente nella Regione Marche, sulla base dei dati a disposizione, si stima che ci siano in carico ai servizi circa 200 malati.
TERREMOTO: ARRIVATI PRIMI PROGETTI PER LA RICOSTRUZIONE. PROCEDE PROGRAMMA SAE
Arrivati i primi due progetti sulla ricostruzione pesante. Il primo da Camerino, per la ricostruzione di un agriturismo, l’altro da Ascoli Piceno per un’abitazione singola. Per quanto riguarda i progetti per la ricostruzione breve presentati sono 87 per le abitazioni private, 22 per le attività produttive. Avanti anche con il piano macerie. I Comuni che hanno presentato i piani comunali delle macerie sono 38. Le tonnellate stimate per ora salgono a 390 mila ma i Comuni che devono completare i progetti sono quelli maggiormente colpiti: Visso, Castelsantangelo, Arquata del Tronto, Muccia, Bolognola, Fiastra. Le tonnellate rimosse fino ad ora sono oltre 50 mila.
Procede il programma sulle SAE (soluzioni abitative di emergenza – casette). Dopo l’aggiudicazione venerdì delle aree di Pieve Torina questa mattina sono partiti i lavori di urbanizzazione e di fondazione (foto).
Nel fine settimana sono stati approvati 4 progetti esecutivi dopo la validazione dei tecnici ERAP per i seguenti aree:
– Caldarola (MC) area 1 “Campo Sportivo” per n.104 SAE per 376 persone. L’importo per i lavori di urbanizzazione è euro 3.732.675,00 IVA esclusa.
– Serrapetrona (MC) area “Caccamo 1” per n.16 SAE funzionali per 52 persone. Importo per lavori urbanizzazione di 485.000,00 IVA esclusa.
– Montegallo (AP) area 2 “Uscerno” n. 5 SAE funzionali per 16 persone importo base d’asta euro 341.000,00 IVA esclusa
– Acquasanta Terme (AP) area “Arli” per n. 7 SAE per 14 persone importo per i lavori di urbanizzazione è di euro310.226,44 IVA esclusa.
Inoltre i Comuni hanno approvato i layout di Pioraco e di Treia. In allegato il progetto di Caldarola.
FESTIVAL HEARTH, IL LINGUAGGIO E LE VIE DELLA TERRA
A Piticchio di Arcevia, dal 2 al 4 giugno, la terza edizione del percorso creato dall’Associazione Amici di Piticchio e dalla cooperativa La Terra e il Cielo per coniugare il bisogno di sviluppare un approccio culturale di equilibrio fra persona e ambiente
Il cuore, la vita e la natura. Nasce dall’incontro fra questi elementi la terza edizione del festival multidisciplinare “Hearth, il linguaggio e le vie della terra”, che si svolgerà a Piticchio di Arcevia (Ancona) dal 2 al 4 giugno. Hearth, che è stato presentato nella sede della Regione Marche, è organizzato dall’Associazione Amici di Piticchio e dalla cooperativa di agricoltura biologica La Terra e il Cielo, con il patrocinio del Comune di Arcevia.
un momento della presentazione
“Azioni sinergiche e cuore al centro – ha detto Anna Casini, vicepresidente e assessore all’Agricoltura della Regione Marche – È questo per noi un orientamento fondamentale che ritroviamo anche in questa manifestazione, organizzata per coinvolgere dagli adulti ai bambini, un “parco giochi” che pone l’attenzione sul benessere, a cominciare da quello che mangiamo e, quindi, all’agricoltura biologica”. Un settore, questo, ha ricordato la Casini, “su cui la Regione Marche punta molto, con il fondo di 80 milioni del Piano di sviluppo rurale 2014-2020 e, in particolare, sul ruolo che i giovani, cui è dedicato uno specifico interevnto, possono giocare nella valorizzazione delle aree interne e montane”. Nel programma di Hearth, ha spiegato Bruno Sebastianelli, presidente della cooperativa La Terra e il Cielo, “l’approfondimento, venerdì mattina, sulle filiere biologiche, pilastro della nostra agricoltura, per il cui sviluppo dobbiamo ringraziare anche la Regione, che costituiranno il fattore che potranno salvare questo settore”. Altro confronto di rilievo, ha detto Sebastianelli, “quello interreligioso di domenica pomeriggio che ci è stato ispirato dalle parole di Papa Francesco, che non esiste uno scontro fra religioni ma fra poteri. Noi, da Piticchio, vogliamo invece lanciare un messaggio di conciliazione”. Un’esortazione alla bellezza, ha detto Graziano Gambioli, presidente associazione Amici di Piticchio, “che passa dal desiderio, come abbiamo sempre cercato di fare, dal valorizzare le fortune che il nostro territorio ha e che cerchiamo di presentare attraverso Hearth anche facendo conoscere le nostre aziende e le loro produzioni con la passeggiata I colori del paesaggio”. Un comprensorio, quello di Arcevia, ha affermato il sindaco Andrea Bomprezzi, che “crede nella necessità di promuovere il biologico, con la creazione del distretto delle Valli del Misa e del Nevola, e tutto ciò che è unico del nostro sapere, con il parco archeologico del monte Croce Guardia, su cui quest’anno realizzeremo la terza campagna di scavi insieme all’Università della Sapienza, e con il parco della cultura mezzadrile. Hearth, in tutto ciò, ci sta perfettamente dentro, legato al cuore di Arcevia e alla bellezza del suo paesaggio”. Hearth offrirà tre intensi giorni di confronti, approfondimenti, laboratori per adulti nella Piazza dei tramonti e nelle Stanze dell’armonia e per i bambini nella Grotta dell’essenza, spettacoli, proiezioni, passeggiate, degustazioni nella Cantina della cuore, con menù vegeteriano-vegano, e nella Cantina della terra, con menù tradizionale, mercatino delle eccellenze, per coniugare il bisogno di sviluppare un approccio culturale di equilibrio fra persona e ambiente cogliendo anche l’opportunità di essere una manifestazione che attira soggetti interessati e turisti da tutta Italia.
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