La vecchia Salaria in bicicletta

 

 
La Fiab Ascoli Piceno ha presentato la realizzazione del progetto di tabellazione della via Salaria
 
 
Ascoli Piceno – C’è un’associazione in città che da tempo preferisce fare le cose piuttosto che parlarne… è l’associazione di volontariato FIAB Amici della Bicicletta di Ascoli Piceno, o AdBascoli. Solo per fare qualche esempio, fu questa l’associazione che attivò il primo anche se rudimentale servizio di Bike Sharing cittadino, oppure che ideò le postazioni di gonfiaggio per le biciclette, o che mise a disposizione del comune le bici per i turisti. Oggi presentano invece un progetto, in parte già realizzato, di tabellazione dell’itinerario ciclabile della vecchia via Salaria.
“Spesso il cicloturismo si sviluppa grazie all’intricata e sconosciuta rete di strade minori a basso traffico, strade interpoderali, comunali, provinciali e strade statali dismesse già esistenti, un patrimonio viario “sommerso” e sconosciuto che è necessario rendere “pubblico” mediante l’uso di segnaletica rivolta al trasporto ciclistico.” – dice Alessandro Paoletti, referente del progetto per FIAB Ascoli – “Lavoriamo su questa idea da più di un anno grazie anche al contributo della Fondazione Carisap che ha sostenuto le spese.”
L’economia che muove il cicloturismo è in ascesa, ed è stato calcolato che solo in Italia l’indotto annuale è di circa 7 miliardi di euro. Naturalmente la parte del leone lo fa il nord Italia, il Trentino in particolare, che da decenni investe in questo settore, e che ha realizzato negli anni itinerari di alta qualità.
“Il Piceno può contare su due itinerari potenzialmente adatti al grande pubblico, la ciclovia Adriatica e la meno nota ciclovia Salaria, itinerario numero 9 di Bicitalia, oltre ad un sistema di sentieri per MTB e percorsi più impegnativi su strada,  adatti ad un pubblico di nicchia, che potrebbero essere però maggiormente valorizzati in presenza di un itinerario di forte richiamo come potrebbe essere per l’appunto la ciclovia Salaria” – dice il presidente AdBascoli, Enzo Impiccini – “Quest’ultima, nel tratto Porto d’Ascoli – Acquasanta Terme oltre ad essere incompleta, non è stata fino ad ora segnalata da apposita tabellazione, ed è per questo motivo che stiamo lavorando al progetto, ben consapevoli dell’importanza che soprattutto i cicloturisti nord-europei danno a questo aspetto.”
Nella sala Cola d’Amatrice è stata illustrata alla cittadinanza la prima fase del progetto, la posa in opera di circa quaranta segnali stradali di vario tipo, che accompagneranno il  cicloturista dal mare verso l’interno e viceversa.
“Un ulteriore punto a favore di questo itinerario” – sottolinea Alessandro Paoletti – “è la possibilità di trasportare gratuitamente la bici sul treno da Ascoli a San Benedetto, rendendo più alla portata di tutti il percorso che da Acquasanta Terme a San Benedetto del Tronto è di circa 60 chilometri. Purtroppo l’itinerario non è ancora completo, il tratto da Ascoli a Colli del Tronto è già progettato, e ci sono dei punti critici che con poche risorse potrebbero essere sistemati” – Si fa riferimento al ponticello sul Fluvione vicino Mozzano, e al tratto di poche centinaia di metri prima di Ponte d’Arli dove vecchia e nuova Salaria convivono. E poi manca la bretella a Monteprandone tra la fine della ciclabile e la Sentina. “In questo punto abbiamo indicato con la segnaletica una piccola strada bianca  che dal Mercatone Uno porta verso il mare fino alla rotatoria di Decathlon, per intenderci. Qui le competenze sono di diversi Comuni e Regioni e districarsi fra la burocrazia e gli uffici pubblici è da ‘mission impossible’ …”

La vecchia Salaria in bicicletta
La vecchia Salaria in bicicletta
La vecchia Salaria in bicicletta

 
 
 
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