L’Università porta il territorio nel mondo
UniMc inaugura l’anno accademico con la Giudice della Corte Suprema Usa Sonia Sotomayor.
Macerata, 2017-05-03 – “Ecco cosa ci attende. Un mondo mai visitato in passato, i cui profili potremo affrontare, costruendo risposte di sistema. Sono certo che ce la faremo. Noi abbiamo un cuore unico”, con queste parole il rettore Francesco Adornato ha dichiarato l’apertura dell’anno accademico 2016/2017 dell’Università di Macerata.
La cerimonia si è svolta oggi per poter ospitare la giudice della Corte Suprema degli Stati Uniti Sonia Sotomayor, in Italia in questi giorni unicamente per partecipare al prestigioso ciclo di conferenze Alberico Gentili Lectures di Unimc e per raccontare la sua straordinaria esperienza di vita che dai difficili quartieri del Bronx degli anni Sessanta l’ha portata, prima ispanica della storia, a raggiungere una posizione di tale prestigio. Una storia riassunta nel libro “Il mio mondo amatissimo” tradotto da Il Mulino nella collana dedicata proprio alle Alberico Gentili Lectures. “Un detto americano dice che il potere corrompe – ha raccontato la giudice Sotomayor -. Non volevo perdere me stessa e così sono seduta al tavolo della cucina con un registratore e ho iniziato a raccontare la storia mia vita, per ricordarmi da dove sono venuta, ma anche per sottolineare che nessuno arriva al successo da solo, ma perché facciamo parte di una comunità che ci sostiene. Volevo essere un giudice perché potevo dare il mio contributo all’interpretazione delle leggi, che possono aiutare le persone a vivere meglio. Ogni sera prima di andare a letto mi chiedo se ho imparato qualcosa di nuovo e se ho fatto qualcosa di buono per qualcuno o a una causa. Se vivete ricordando la bellezza di imparare e lo stupore per le cose nuove, la vostra vita diventerà più potente, voi diverrete più potente. Questo è il segreto del mio successo, questi sono i fattori per i quali vale veramente la pena vivere”.
La cornice dell’evento è stata quella del teatro Lauro Rossi, a causa dell’inagibilità dell’Aula Magna, dove i rappresentanti della comunità accademica hanno fatto ingresso sfilando in corteo attraverso la piazza, così da testimoniare il profondo legame con la città. Come ha ribadito il direttore generale Mauro Giustozzi, infatti, “la competitività del sistema universitario è oggi elevatissima. Proprio per questo l’università ha bisogno di essere sostenuta da un contesto territoriale che la riconosca per quello che è: una grande risorsa culturale, ma anche un importante motore per l’economia e lo sviluppo di tutta la comunità”.
Di una università per il territorio nel mondo ha parlato il rettore Adornato. “E’ sul terreno scientifico, culturale, ideale, che il nostro Ateneo – ha detto – sta fortemente spendendo le sue energie per rappresentare e raffigurare il territorio e la città su scala globale”. Su questa tema è stato ricordato il programma dei Visiting Scholars, avviato con il rettorato Lacchè, che ha portato a in città studiosi di cinque continenti. A loro si aggiungono gli studenti internazionali, per non parlare dei tanti accordi con atenei di tutto il mondo. “L’Università – ha ribadito Adornato – è un ponte stabile tra culture e società. Non a caso, l’ambasciatore cinese in Italia e il nostro ambasciatore in Cina saranno in Ateneo tra poco”.
L’Università di Macerata ha superato i 10 mila studenti e si sta attrezzando con politiche riferite ai servizi culturali, cinema e teatro in particolare, e ai servizi sportivi, a partire dalla realizzazione di una cittadella dello sport. Da qui, l’appello alle istituzioni. “C’è l’urgente bisogno di conferme in merito ai 5 milioni previsti nel decreto sul Fondo di finanziamento ordinario e destinati alla costruzione di uno studentato. Inoltre, rispetto ai processi di crescita, all’esigenza di nuovi spazi, alle problematiche connesse ai trasporti e a quelle di un più strutturato rapporto con la città, avvertiamo il bisogno di un autentico e intenso confronto con l’Amministrazione comunale, il cui impegnato lavoro non ci sfugge”.
Durante la cerimonia sono stati consegnati gli attestati di benemerenza ai docenti in congedo Daniela Fabiani, Maurizio Migliori, Filippo Mignini, Gianfranco Paci e agli impiegati Gino Pascoli e Giovanni Colella. Applauditi gli interventi di Rebecca Marconi, in rappresentanza degli studenti, e di Carla Moreschini per il personale amministrativo.
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