Amministrazione Piunti, Tonino Capriotti: “Un anno di regressione, il commissario avrebbe fatto meglio”
San Benedetto del Tronto, 2017-06-20 – Un anno di annunci, di promesse non mantenute, di ordinaria amministrazione: un commissario avrebbe fatto meglio.
A settembre aveva dichiarato pubblicamente che a giugno avremmo fatto il bagno nella piscina comunale, oggi a giorni alterni si accenna ad un intervento di privati, esattamente come quello che avrebbe dovuto garantire la lotta all’abusivismo in spiaggia.
Una struttura amministrativa allo sfascio, dove la riduzione delle posizioni organizzative, a risparmio zero per le casse comunali, viene fatta passare come una grande azione di spending review, dove invece gli incarichi esterni e logiche di spartizione continuano tranquillamente in piena continuità con la peggiore politica. Un’amministrazione incapace di mettere in pratica le promesse elettorali, di fissare gli obiettivi e totalmente dipendente da logiche amministrative.
Sono riusciti a distruggere percorsi avviati da anni: palanatale, carnevale, maremoto, festival Ferrè… e sostituirli con il NULLA. I luoghi della scrittura costretti ad emigrare a Monteprandone. Il Ballarin, loro cavallo di battaglia, passato nel dimenticatoio collettivo.
Quartieri abbandonati in mano alla delinquenza che nel frattempo è cresciuta.
Piano affissioni, regolamento occupazione suolo pubblico, movida selvaggia in perfetta continuità con il passato: una città nel totale degrado. Dieci commissioni ed un consiglio comunale svuotato completamente, privo di qualsiasi discussione, una maggioranza bulgara incapace di motivare le decisioni del capo, a volte incomprensibili.
A proposito: quante domande sono arrivate dagli artisti di strada?
In compenso i costi della politica e delle poltrone sono aumentati.
Finanziamenti persi: ricordiamo quelli per la protezione della costa, oltre 100.000€, Pappafish… oltre a quelli persi per mancanza di progettazione, uno su tutti la piscina.
Distruzione delle politiche sociali, eliminate le cooperative e le associazioni sociali, ed i relativi servizi: è cominciato con il Ponterotto fino al nido del Piccolo Principe, in completa contro-tendenza nazionale.
Aumentate le tasse ed il costo di alcuni servizi, tari e scuola bus.
Chiudo con i PORU, finiti nel dimenticatoio nonostante la validità di alcuni di essi. L’edilizia e lo sviluppo sambenedettese sono stati azzerati continuando la fase di recessione. Zona porto ferma, piccola pesca azzerata e purtroppo non si vede la luce. Anche la speranza ci sta lasciando.
Una città ferma che in un anno non è riuscita a completare nemmeno le opere già avviate, il lungomare e la foce dell’Albula su tutti. Si accontentano del taglio dell’erba e di piccole cose che sicuramente un Commissario avrebbe fatto meglio e a costi ridotti.
Come ha già scritto qualcuno: un anno DI NOTHING. Io aggiungerei: un anno di regressione.
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