Automobilismo, Coppa Teodori edizione 56 da ricordare
Dal punto di vista sportivo ed organizzativo la cronoscalata ascolana ha espresso valori di eccellenza anche nel 2017
Ascoli Piceno – Si è chiusa con l’acuto dei migliori protagonisti la 56^ edizione della Coppa Paolino Teodori, concretizzando la prevista incertezza al vertice vista l’assenza del primatista di successi Simone Faggioli. Il confronto tra Christian Merli e Domenico Scola, vincitori di una gara a testa, ma anche di Omar Magliona, Domenico Cubeda, della Conticelli family e di Achille Lombardi, e per metà anche dello sfortunato Luca Ligato, è stato davvero esaltante. Non meno esaltante il confronto negli altri gruppi, in un tricolore montagna con la partecipazione internazionale per la Coppa FIA, in spettacolare crescita. Abbiamo ammirato le Wolf, l’Alfa Romeo-Gramenzi al debutto ascolano, una serie di battaglie con il cronometro che ha richiamato un pubblico superiore alle attese, un afflusso favorito dallo splendido meteo del weekend. Nella parte alta del percorso è diventato un problema contenere gli spettatori nelle zone di sicurezza, al punto che si sono verificati maggiori ritardi per rispettare il piano operativo per la regolarità della manifestazione rispetto alle normali interruzioni per gli incidenti (di modesta entità) e per le noie tecniche manifestate dalle vetture partecipanti all’evento. Da ricordare l’apertura delle partenze del pilota locale Fabrizio D’Auria, che ha preso il via con la restaurata A112 che fu di suo zio Emilio Giammiro alias “Sassa Roll Bar”, scomparso proprio dieci anni fa. Un amarcord meritato per un componente dello staff organizzatore che ha lasciato bellissimi ricordi, un gentleman dalla passione infinita per le corse e per la presentazione delle premiazioni. L’organizzazione ha voluto ricordare anche il commissario di percorso Silverio Marsili, recentemente scomparso, con una targa ricordo ritirata dai colleghi della postazione 3.
Estremamente soddisfatto del lavoro del proprio staff e dell’evento, il presidente dell’Automobile Club Ascoli Piceno-Fermo Elio Galanti: “La manifestazione è stata perfetta, malgrado il difficile punto di partenza per gli eventi che hanno colpito il nostro territorio nell’ultimo anno. Malgrado tutto abbiamo ottenuto un numero quasi record di partecipazioni per una gara di auto moderne ed abbiamo ovviato a delle difficoltà organizzative che si erano presentate alla vigilia. Tra le note positive anche la collaborazione dell’Amministrazione Comunale di Ascoli Piceno e la presenza della delegazione della città gemellata tedesca di Trier che ha portato una donazione per le popolazioni terremotate ed è stata nostra ospite gradita. Ora, in prospettiva della prossima 57^ edizione, che sarà valida per il Campionato Europeo nel 2018, abbiamo bisogno di certezze da parte delle istituzioni sportive ed amministrative, per poter allestire un evento di alto livello, come da nostra abitudine.”
La cronoscalata ascolana 2017 passa così in archivio con molti fiori all’occhiello. Aumentano le difficoltà ma l’affiatato staff formato dall’Automobile Club Ascoli Piceno-Fermo ed il Gruppo Sportivo AC Ascoli Piceno guidato da Giovanni Cuccioloni, ha saputo rispondere da par suo.
Un sentito ringraziamento deve andare necessariamente a Regione Marche, Comune di Ascoli Piceno, CONI Marche, Piceno Gas, Vulcangas, Fondazione Carisap, Videografica Studio, Giuntini Mangimi, Antica Forneria De Giorgis, Soccam, Fainplast, BCC Picena, Sara, Sabelli Distribuzione, Consav centro revisioni, Grafiche Da.Print.
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