dalla Regione Marche
2017-06-08
Sperimentazioni gestionali sanitarie: proposta di legge della Giunta regionale
Ceriscioli: “Modelli e strumenti per coniugare efficacia ed efficienza”
Pubblico e privato insieme per riqualificare servizi e strutture sociosanitarie. Una opportunità offerta dalla legislazione nazionale che individua nelle “sperimentazioni gestionali” lo strumento idoneo a renderla operativa. La competenza è passata alle Regioni e le Marche disciplinano la novità con una proposta di legge inviata dalla Giunta all’approvazione dell’Assemblea legislativa. Le norme regolamentano le forme di collaborazione, prevedendo quelle “istituzionali” (costituzione di un nuovo soggetto giuridico) e quelle “convenzionate” (fondate su rapporti contrattuali). “Le esigenze sanitarie e sociosanitarie sono mutate nel tempo, imponendo cambiamenti profondi nella gestione delle patologie e dei servizi – commenta il presidente Luca Ceriscioli – È sempre più avvertita la necessità di introdurre nuovi strumenti e modelli gestionali per far fronte allo sviluppo tecnologico, all’evoluzione del quadro epidemiologico, all’aumento dell’età della popolazione assistita, alla crescita dei costi assistenziali. La proposta di legge porta a sintesi tutte queste esigenze, introducendo strumenti e modelli gestionali capaci di coniugare la qualità dell’offerta con l’efficienza della spesa. Esempi concreti possono essere individuati, ad esempio, nella gestione dei macchinari diagnostici: un loro utilizzo calibrato alle esigenze orarie dell’utenza, potrà contribuire alla riduzione delle liste d’attesa”. Le partnership tra pubblico e privato hanno subito un’evoluzione normativa per perseguire obiettivi condivisi con maggiore celerità. La flessibilità dei vari modelli gestionali, in particolare, consente di acquisire più agevolmente le risorse indispensabili (finanziarie, tecnologiche, manageriali, professionali). La proposta di legge riconduce tutte queste esigenze nell’ambito della programmazione regionale, dando comunque spazio anche a programmi non ricompresi, ma di “oggettivo interesse pubblico”. Le proposte potranno essere formulate dall’Asur, dalle altre Aziende del servizio sanitario regionale, da enti e amministrazioni pubbliche e dai privati. La norma, una volta in vigore, consentirà di superare le principali criticità, legate, soprattutto, alla selezione dei partner e alla regolamentazione del rapporto tra pubblico e privato.
MALATTIE NEUROMUSCOLARI: UN CENTRO SPECIALIZZATO NELLE MARCHE
Le Marche avranno un Centro clinico specializzato per malati neuromuscolari. E’ stato ratificato dalla giunta il Protocollo d’intesa per l’apertura di una apposita struttura in collaborazione con le sette Associazioni di riferimento che si occupano da anni dell’assistenza alle persone affette da queste patologie e alle loro famiglie. Il progetto, che prenderà avvio una volta approvata la proposta di legge sulle “sperimentazioni gestionali”, è articolato in linea con il modello gestionale del “Nemo”, il centro clinico ad alta specializzazione che lavora già da anni con successo in Italia in quattro sedi operative: Milano, Roma, Messina e Arenzano.
“Si tratta della prima applicazione nelle Marche della legge sulla possibilità di attivare sperimentazioni tra pubblico e privato che avevo richiesto sin dall’inizio del mandato su cui si è registrato un apprezzamento anche nell’assemblea legislativa – commenta il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli –. Sono particolarmente contento del fatto che partiamo sin da subito con un progetto ad alta specializzazione. Sarà realizzato un centro clinico agli Ospedali Riuniti di Ancona che diventerà una vera e propria eccellenza della sanità marchigiana ed un punto di riferimento sia per i malati neuromuscolari che per le loro famiglie. L’obiettivo è garantire una migliore e più dignitosa condizione di vita ai pazienti affetti da SLA SMA, distrofie muscolari e altre malattie neuromuscolari, migliorando il percorso assistenziale, perfezionando gli standard organizzativi e sviluppando formazione per gli operatori dell’intero territorio regionale. E’ prevista infatti una stretta integrazione tra cura, assistenza e ricerca per lo sviluppo di strategie terapeutiche innovative al fine di rallentare la progressione della malattia e prevenire le complicanze più gravi”.
Il Protocollo consiste in una forma di collaborazione tra pubblico e privato, in attuazione dell’accordo Stato-Regioni sulla “Presa in carico globale delle persone con malattie neuromuscolari”. L’Intesa era stata sottoscritta il 23 maggio scorso dalla Regione Marche e dai responsabili delle Associazioni che lavorano nel territorio locale e nazionale: Roberto Frullini Fondazione Dr. Dante Paladini onlus, Marco Rasconi Presidente nazionale UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare), Simone Giangiacomi Presidente provinciale UILDM Ancona, Bruno Premilcuore Presidente UILDM Pesaro, Renato Pocaterra AISLA, Marika Bartolucci Famiglie SMA, Michele Forgione Parent Project, Maurizio Rossini CIDP Italia onlus, Maria Cristina Marini Collagene VI Italia.
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