dalla Regione Marche

2017-06-23
LA VICE PRESIDENTE ANNA CASINI ALL’EXPO DI ASTANA, CAPITALE DEL KAZAKISTAN
 
La vice presidente della Giunta regionale, Anna Casini, è in missione ad Astana, la capitale del Kazakistan, dove partecipa domani all’inaugurazione dell’area dedicata a Marche, Toscana e Umbria presso il padiglione Italia dell’Expo 2017, organizzato dal 10 giugno al 10 settembre. Il tema scelto dagli organizzatori dell’Expo, Future Energy, “Energia futura”, riguarda la produzione responsabile ed efficiente di energia nell’immediato futuro e il rapporto con l’ambiente, con particolare riferimento alle energie rinnovabili. “Il filo conduttore della nostra presenza ad Astana – commenta Casini – è la sostenibilità e l’energia pulita. Su queste tematiche le Marche sono all’avanguardia e porto quindi testimonianza delle nostre scelte condivise fatte nel Piano energetico ambientale regionale verso l’efficientamento energetico dei principali settori dell’economia marchigiana. Gli ambiti di intervento individuati sono tre: energia elettrica da fonte rinnovabile, energia termica da fonte rinnovabile, consumi finali di energia. La coesione territoriale, l’inclusione sociale, la sostenibilità ambientale sono obiettivi che la Regione Marche ha posto al centro delle sue politiche di sviluppo da più di 20 anni e alle quali stiamo dando rinnovato impulso. Obiettivi, che di fronte alla crisi economica globale, sono diventati pilastri su cui fondare la capacità di reazione della comunità marchigiana. Essere ad Astana rappresenta quindi un momento di confronto su una tematica che sarà al centro dell’agenda mondiale nel prossimo futuro ed è allo stesso tempo una grande vetrina per le Marche, un’occasione ulteriore per promuovere a livello internazionale, su mercati dinamici e giovani, le molteplici eccellenze che la nostra regione può offrire”.
La tre giorni di Astana, prevede poi domenica una presentazione ufficiale della delegazione congiunta con l’ambasciatore italiano in Kazakistan, durante la quale gli artisti del Rossini Opera Festival e del Festival Puccini suoneranno le opere più famose dei due Maestri. Lunedì la vice presidente Casini prenderà infine parte al seminario organizzato presso il padiglione italiano dedicato alle best practice e alle strategie innovative per lo sviluppo sostenibile, durante il quale docenti provenienti dalle più prestigiose università italiane presenteranno progetti ed esperienze sul tema.
Per due settimane il padiglione Italia ospiterà opere in ceramica provenienti dalle varie Regioni. Le Marche sono rappresentate da uno splendido piatto rinascimentale rappresentante l’aquila dei Duchi di Urbino, della Bottega Ceramiche d’Arte di Casteldurante, il nome che Urbania ha avuto fino al 1636.
SISMA: 268 ATTIVITÀ PRODUTTIVE ED ECONOMICHE DA DELOCALIZZAZIONE INVESTIMENTO DI 10 MILIONI DI EURO
dalla Regione MarcheMontefortino
 
Continua il lavoro della Regione Marche per la delocalizzazione delle attività produttive, economiche e commerciali. Nella giornata di oggi chiuso il programmazione delle attività produttive di Camerino.
Complessivamente i Comuni che hanno chiesto di delocalizzare sono 39, per sei di essi che hanno rinunciato sono state trovate soluzioni alternative (affitti e delocalizzazione in altri Comuni), per i restanti 33 Comuni che hanno chiesto di delocalizzare la loro attività il quadro è il seguente: 13 hanno concluso definitivamente il procedimento con la consegna dei moduli (Corridonia, Gualdo, Bolognola, Montemonaco, Castel di Lama, Montefortino, Pioraco, Smerillo, Tolentino, Valfornace. In modo parziale per Fiastra, Montecavallo, Amandola e San Ginesio).
16 comuni hanno avviato le procedure per la predisposizione dei moduli consistenti in progettazione, fattibilità geologica e appalto.
I Comuni e i relativi importi concessi dalla Regione quale base di gara che stanno predisponendo sono: Amandola (199.500 euro), Arquata del Tronto (668.520 euro), Caldarola (313.250 euro), Camerino (3.200.000 euro), Cessapalombo (127.140 euro), Montecavallo (84.000 euro), Muccia (472.560 euro), Pievetorina (466.520 euro), San Ginesio (119.000 euro), Appignano del Tronto (10.500 euro), Castelsantangelo sul Nera (241.500 euro), Ussita (191.000 euro), San Severino Marche (63.000 euro),  Penna San Giovanni (42.000 euro) e Sant’Angelo in Pontano (105.000 euro) per un totale di 6.403.490 euro.
In totale le attività economiche da delocalizzare sono 268, divise tra Macerata 236, Fermo 6 e Ascoli Piceno 26. Ad oggi sia con fondi pubblici che donazioni sono state delocalizzate 56 attività produttive.
I fondi a disposizione della Regione per la delocalizzazione ammontano a 10 milioni e mezzo di euro più iva. Di questi sono stati già spesi 1 milione e 200 mila. I restanti Comuni autorizzati hanno avviato le procedure amministrative per delocalizzare le loro attività. In particolare, a Camerino, Castelsantangelo sul Nera, Ussita, Pievetorina, Muccia e Caldarola sono già avviate le procedure per terminare entro l’autunno.
Nei prossimi giorni verranno inaugurate altre attività a Valfornace e Pioraco, in quest’ultimo l’elemento decisivo è stata la donazione di un’associazione che ha determinato una proficua collaborazione in joint venture tra pubblico e privato.
Lo scorso fine settimana sono state inaugurate altre due attività commerciali danneggiate dalla prima scossa di terremoto del 24 agosto 2016, il bar Paradiso di Montefortino e il bar gelateria nel giardino di villa Fermani a Corridonia. I lavori per l’istallazione dei moduli temporanei e i relativi costi per le opere di urbanizzazione ammontano a 147.500 euro a Montefortino e 52.500 euro a Corridonia. Il clima festoso e la grande affluenza da parte della cittadinanza alle riaperture commerciali testimoniano un ritorno alla normalità grazie all’intervento della Regione che si è attivata in base all’ordinanza 408/2016 che prevede la delocalizzazione delle attività produttive ed economiche danneggiate dal sisma.
 

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