dalla Regione Marche

2017-06-27
UNICA FESTA PER LE MARCHE DELLE BANDIERE BLU E DELLE BANDIERE ARANCIONI
 
Il 1° Luglio a Porto Sant’Elpidio e Porto San Giorgio e il 2 ad Acquaviva Picena.
 
Su proposta dell’Associazione Bandiere Arancioni –Marche,  il Touring Club confermerà d’ufficio il riconoscimento anche ai 5 comuni più colpiti dal sisma per i prossimi tre anni.
 
Una festa per celebrare tutti insieme le Bandiere Blu e le Bandiere Arancioni delle Marche che anche quest’anno confermano il numero dei vessilli della qualità turistica-ambientale: 17 Bandiere blu, sei porti turistici e 21 Bandiere Arancioni. Il 1° luglio a Porto Sant’Elpidio (Rotonda Lungomare Centro) dal pomeriggio, dopo la sfilata dei Sindaci che partirà dal Comune, la cerimonia delle Bandiere Blu 2017 con la consegna da parte dell’assessore regionale al Turismo-Cultura, Moreno Pieroni ai Comuni detentori: Gabicce, Pesaro, Fano, Mondolfo, Senigallia, Ancona, Sirolo, Numana, Potenza Picena, Civitanova Marche, Porto Sant’Elpidio, Fermo, Porto San Giorgio, Pedaso, Cupra Marittima, Grottammare, San Benedetto del Tronto. La manifestazione, condotta da Alvin Crescini, si svolgerà alla presenza di Claudio Mazza, Presidente nazionale FEE Italia, l’organismo internazionale che assegna i riconoscimenti oltre che alle spiagge italiane anche agli approdi turistici che nelle Marche sono sei: Senigallia – Porto della Rovere; Numana – Porto Turistico di Numana; Ancona – Marina Dorica; San Benedetto del Tronto – Circolo Nautico Sambenedettese; Porto S.Giorgio – Marina di Porto S.Giorgio Fano – Marina dei Cesari.  In serata si continuerà a festeggiare a Porto San Giorgio per “le Marche in Blu”, spettacolo-evento con la partecipazione di musicisti e attori comici. Domenica 2 luglio è dedicata alle Bandiere Arancioni che celebreranno nella Fortezza medievale di Acquaviva Picena i 21 riconoscimenti. Anche qui, insieme a vari eventi, degustazioni di prodotti tipici e rievocazioni storiche, la cerimonia di consegna  da parte dell’assessore Pieroni ai borghi storici dei comuni di Acquaviva Picena , Camerino , Corinaldo , Frontino , Genga , Gradara, Mercatello sul Metauro  Mondavio , Montecassiano, Montelupone , Monterubbiano , Offagna , Ostra, Valfornace-Pievebovigliana, Ripatransone , San Ginesio, Sarnano , Staffolo , Urbisaglia , Visso.
“ Vogliamo sempre più rafforzare la rete di collaborazione progettuale tra Bandiere Blu e Bandiere Arancioni – ha commentato l’assessore Moreno Pieroni – a simboleggiare il collegamento sempre più stretto che deve esserci tra costa e entroterra,  un legame virtuoso e di reciproco scambio e ovviamente ancor più in questo anno particolare e difficile. Per questo abbiamo voluto organizzare una festa che unisce idealmente gli emblemi della nostra qualità turistica e di cui siamo molto orgogliosi. Vogliamo che il messaggio sia chiaro: se la costa considera l’entroterra una risorsa indispensabile ci sarà sviluppo collettivo. Siamo fieri della capacità di ripartenza dimostrata dai nostri territori e del fermento culturale che il sisma non ha sopito, dell’accoglienza garantita dai Comuni, nonostante il dramma vissuto. E come ho già detto più volte, in questo “ anno zero” bisogna ripartire dai punti fermi della nostra qualità, dalle eccellenze che ci distinguono nel mondo.”
Come ha spiegato oggi in conferenza stampa Giuliano Ciabocco, presidente dell’Associazione Bandiere Arancioni e vicepresidente nazionale che raggruppa le Associazioni italiane, “il progetto di collaborazione tra Bandiere Blu e Bandiere Arancioni che le Marche hanno ideato e stanno conducendo con ottimi risultati sarà preso a modello da altre regioni, a partire dalla Liguria e dalla Toscana.  Inoltre, su proposta delle Marche, il Touring Club riconoscerà d’ufficio per i prossimi tre anni la Bandiera Arancione ai cinque comuni più colpiti dal sisma: Camerino, San Ginesio, Pievebovigliana, Sarnano, Visso. Una scelta condivisa immediatamente dal Touring Club, necessaria per non uscire dal circuito di valorizzazione dei borghi e per non perdere opportunità importanti di promozione turistica.”
NUOVI LEA: ESENZIONI TICKET PER 6 MALATTIE CRONICHE E DEROGA AL NUMERO DI PRESIDI PER L’INCONTINENZA
 
Esenzione completa dai ticket per 6 nuove malattie croniche e invalidanti (broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), osteomielite cronica, patologie renali croniche, rene policistico autosomico dominante, endometriosi e sindrome da Talidomide) per le correlate prestazioni e la possibilità, sulla base delle condizioni cliniche degli assistiti, di derogare al limite numerico dei presidi per l’incontinenza (pannoloni). Sono due delle principali novità introdotte dalla Regione Marche con l’adozione delle prime disposizioni attuative dei nuovi Livelli Essenziali di Assistenza (LEA).  La delibera regionale è stata anche l’occasione per disciplinare altri aspetti come, ad esempio, il trasporto dal domicilio al centro dialisi e l’adeguamento del contributo mensile riconosciuto per l’acquisto di specifici prodotti dietetici agli assistiti nefropatici cronici. E’ stata inoltre integrata la disciplina dei trasporti sanitari per l’autorizzazione all’espletamento del trasporto sanitario nei casi particolarmente complessi.
Per ottenere l’attestato di esenzione per le nuove malattie croniche gli assistiti devono recarsi all’Ufficio Anagrafe Assistiti dell’Area Vasta territorialmente competente muniti della documentazione stabilita dalla vigente normativa. Le nuove esenzioni avranno come data inizio validità il 1° agosto 2017, al fine di consentire i necessari adeguamenti tecnici dei sistemi informativi di prescrizione, prenotazione ed erogazione delle prestazioni di specialistica ambulatoriale.
Per quanto riguarda i presidi per l’incontinenza c’è invece la possibilità, sulla base delle condizioni cliniche degli assistiti, di derogare al limite numerico dei presidi per l’incontinenza stabilito con una precedente deliberazione, nel caso in cui la prescrizione sia coerente con le esigenze assistenziali del paziente e approvata dal competente Servizio Distrettuale.
L’applicazione dei nuovi LEA, come stabilito dalle disposizioni nazionali, è rispettata dalla Regione Marche secondo le tempistiche stabilite per la loro entrata in vigore.
NUOVE DISPOSIZIONE SULLA GESTIONE DEI MOLLUSCHI BIVALVI – APPROVATA LA LEGGE
 
Il Consiglio regionale ha approvato la legge, su iniziativa della Giunta regionale per nuove disposizioni urgenti sui molluschi bivalvi. Prende avvio uno studio, che utilizzerà il dispositivo GPS, finalizzato ad un definito assetto del settore e riduzione del numero delle vongolare attive, i punti caratterizzanti per l’avvio di un percorso che dia stabilità definitiva alla pesca delle vongole.
“Abbiamo dato una risposta a un annoso problema molto complesso e delicato – ha detto l’assessore Angelo Sciapichetti – che nasce dalle troppe licenze date non da noi, non dalla Regione. Questo comporta che oltre un terzo delle vongolare italiane pesca nelle Marche. Questo provvedimento è una risposta politica in termini seri su un problema che da anni non vede soluzioni. Abbiamo sperimentato tutte le soluzioni possibili assieme agli operatori del settore, che sono purtroppo molto divisi tra compartimenti diversi. Data la situazione attuale la legge che approviamo pone le condizioni per una definitiva programmazione dell’attività e della risorsa biologica. Per farlo abbiamo bisogno di dati certi, oggettivi, inconfutabili. Lo studio serve a questo. Nel frattempo abbiamo organizzato un meccanismo finanziario che permette la riduzione delle vongolare”.
Lo Studio di settore. Entro 90 giorni dall’approvazione della legge, lo studio scientifico verrà attivato. Data la complessità della tematica, che coinvolge fauna ittica, ecosistema marino e attività produttive, il monitoraggio non potrà durare meno di quattro anni. L’approfondimento sarà finanziato da Regione e Ministero. Da luglio la tracciabilità mediante GPS del percorso delle vongolare, fornirà inoltre dati importanti ad integrazione dello studio, per poi dare un assetto definito al settore mediante approfondita conoscenza delle caratteristiche delle attività di pesca, oltre che della realtà ambientale.
L’Assemblea ha approvato anche un ordine del giorno del presidente della Commissione competente Gino Traversini, che prevede una verifica dopo i primi 12 mesi di monitoraggio.
Riduzione del numero delle vongolare. Il lavoro svolto dalla Giunta regionale con la Commissione assembleare competente, i presidenti e i rappresentanti dei Consorzi di gestione e con i rappresentanti delle associazioni di categoria del settore della pesca, ha accertato la disponibilità di istituti operanti nel settore della garanzia dei fidi per agevolare mutui dedicati alle ditte intenzionate alla dismissione dell’attività di pesca delle vongole. Il fondo dovrebbe consentire il ritiro di una decine di vongolare.
La nuova legge prevede anche, sentito il Ministero, le autorità marittime e la Consulta della pesca, la possibilità per le imbarcazioni del Cogevo di Ancona di attraccare al Porto di Civitanova Marche poiché, grazie al GPS è possibile controllare la velocità delle barche distinguendo i tratti di mare dove vengono effettuati gli spostamenti dai tratti in cui si pesca.
La Regione Marche sostiene a livello nazionale il maggior sforzo di pesca delle vongole. Nelle Marche operano infatti 221 imbarcazioni, che rappresentano più di un terzo del totale nazionale in questo comparto. Questo è un elemento di criticità, soprattutto al fine di stabilire in modo coerente la programmazione e la gestione delle attività di competenza della Regione. Dal 2009 le imbarcazioni marchigiane operano in base a un assetto definito dal regolamento regionale 6/2009, prorogato fino al 30 giugno 2017. Contestualmente la Giunta regionale e la Commissione consiliare competente, hanno portato avanti un percorso con i rappresentanti dei Consorzi di gestione e tutela dei molluschi bivalvi operanti nella Regione finalizzato a superare definitivamente la difficile situazione connessa con l’eccessivo numero di imbarcazioni della flotta.
 
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