Grande partecipazione al convegno di diritto sindacale
Il giuslavorista Giampiero Proia, “Tra l’Università di Macerata e la cosiddetta scuola romana c’è sempre stato un collegamento fruttuoso basato su una comunanza forte di valori. Il prof. Cinelli è stato una guida per me”.
Macerata – Grande partecipazione al convegno “Previdenza sociale, vincoli di bilancio, andamenti demografici: un diritto in cambiamento?” organizzato ieri e oggi (8-9 giugno) dalla Scuola di specializzazione in diritto sindacale, del lavoro e della previdenza dell’Università di Macerata con il patrocinio della Cassa Forense. Dopo una prima giornata dedicata agli attuali scenari della previdenza sociale, i lavori si sono, poi, incentrati su un aspetto ancora inesplorato, quello della previdenza dei liberi professionisti. L’iniziativa è stata organizzata dalla Scuola – oggi diretta da Guido Canavesi e, negli anni precedenti, anche da Maurizio Cinelli e Paola Olivelli – per celebrare i 50 anni dalla sua fondazione nel 1967. E’ stato scelto un tema di forte attualità e interesse, che ha visto confrontarsi studiosi del calibro di Mattia Persiani, primo previdenzialista in Italia ad aver elaborato uno studio scientifico della materia e Giampiero Proia, ordinario di diritto del lavoro dell’Università di Roma tre. “Tra l’Università di Macerata e la cosiddetta scuola romana c’è sempre stato un collegamento fruttuoso basato su una comunanza forte di valori – ha detto quest’ultimo -. Per me è un grande piacere vedere colleghi che hanno costituito per me, pur a distanza, una guida importante come il prof. Cinelli, che tutti i giuslavoristi della mia generazione hanno come punto di riferimento”.
Nata nel 1967 per volontà del prof. Valente Simi, rettore dell’Ateneo dal 1966 al 1972, la Scuola – una delle quattro ancora operative in Italia – ha sempre rappresentato un unicum nel panorama nazionale, perché focalizzata sulla materia previdenziale, poco presente nei corsi universitari e raramente oggetto di approfondimenti scientifici. “Considerato il progressivo invecchiamento della popolazione – sottolinea il direttore Guido Canavesi -, questa materia assumerà sempre più importanza sia sul piano delle scelte politiche sia in termini di applicazione concreta e, dunque, anche del contenzioso giuridico, che richiede, però, competenze specifiche”. Alla Scuola possono accedere al massimo 40 allievi selezionati. Gli iscritti provengono prevalentemente dalle Marche, ma anche da Abruzzo, Umbria e Campania. Oltre a neo laureati e giovani avvocati, si contano anche ispettori del lavoro, funzionari dell’Inps e dirigenti di azienda che vogliono qualificare la propria formazione.
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