La Ministra Valeria Fedeli a UniMc per un dibattito sulle politiche per l’Università

 
 
Lunedì, 26 giugno, alle 15 si svolgerà un confronto sul volume “Università in declino” a cura  di Gianfranco Viesti, promosso dall’Ateneo e dal centro studi Nens – Nuova Economia Nuova Società.
 
 
Macerata – La Ministra dell’istruzione Valeria Fedeli sarà lunedì pomeriggio, 26 giugno, all’Università di Macerata per partecipare a un incontro su un tema ritenuto centrale per lo sviluppo del Paese e per la promozione della giustizia sociale: le politiche per l’Università. L’appuntamento è per le ore 15 nell’aula verde del Polo Pantaleoni. Promosso dall’Ateneo e dal centro studi Nens – Nuova Economia Nuova Società – l’iniziativa prevede un confronto, introdotto e coordinato da Gianluca Busilacchi, direttore scientifico Nens, a partire dal volume “Università in declino. Un’indagine sugli atenei da Nord a Sud” a cura dell’economista Gianfranco Viesti. Insieme al curatore stesso, interverranno Francesco Adornato, rettore dell’Università di Macerata, Luigi Lacchè, presidente dell’Istituto Confucio di Macerata, Francesca Spigarelli e Emmanuele Pavolini, docenti di Unimc, Beatrice Bianconi, rappresentante degli studenti. Le conclusioni sono affidate a Valeria Fedeli, Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

Il tema dell’istruzione e della formazione di capitale umano qualificato è sempre più riconosciuto come fattore cruciale per uno sviluppo economico solido e capace di coesione sociale. Dopo aver già analizzato il tema dell’istruzione secondaria (2015), la Fondazione Res dedica il suo Rapporto annuale all’istruzione universitaria nel nostro paese: le iscrizioni, le carriere e i servizi per gli studenti, l’offerta didattica e la qualità della ricerca, il trasferimento tecnologico e il contributo allo sviluppo economico dei territori, le modalità di finanziamento sono solo alcuni degli aspetti affrontati nel volume. Ne emerge l’immagine di un’università in declino, con un peso e un ruolo fortemente ridimensionati rispetto a quanto accade nel resto dei paesi avanzati. In controtendenza rispetto agli altri contesti nazionali, in particolare in Europa, l’Italia ha visto sensibilmente calare gli studenti iscritti e i laureati. Si è inoltre ridotto il numero dei docenti ed è diminuito vistosamente l’impegno finanziario pubblico. Se è vero che il declino dell’università è una questione nazionale, non vi è dubbio tuttavia che una serie di fenomeni preoccupanti si concentra maggiormente al Sud, dove si acuiscono le distanze rispetto al Nord del paese.
 
 
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