Prevenire Bullismo e Cyberbullismo
Fermo – PATENTINO DELLA DOPPIA LEGALITA’ organizzato al Montani di Fermo
– PER PREVENIRE BULLISMO E CYBERBULLISMO A SCUOLA
– GENITORI, INSEGNANTI E STUDENTI IN UN GIOCO DI SQUADRA
– IL BILANCIO DEL PROGETTO E LA GIORNATA CONCLUSIVA DEL CORSO
IL PATENTINO DELLA DOPPIA LEGALITA’ PER PREVENIRE BULLISMO
E CYBERBULLISMO A SCUOLA
GENITORI, INSEGNANTI E STUDENTI IN UN GIOCO DI SQUADRA
1 – Che cosa è
Il Patentino della doppia legalità è un progetto che si basa sulla costituzione di una task-force con il contributo di studenti, insegnanti, genitori in grado di voler fornire il loro indispensabile contributo di professionalità ed esperienze per costruire un Polo Positivo, da contrapporre a quello negativo basato sui fenomeni di devianza giovanile. Un modello fondato su formazione ed informazione in grado di affrontare tematiche di stringente attualità come il bullismo ed il cyber bullismo ma che si basa su quattro pilastri fondamentali: fiducia, solidarietà, amicizia e vicinanza attraverso quindi il calore del contatto umano, l’ unione attraverso un gioco di squadra per passare poi a momenti di allenamento in palestra alternati alle lezioni teorico pratiche in classe.
Il patentino come piano formativo, rappresenta il sigillo di una metodologia basata su un processo circolare che parte dalla legalità, vista come il rispetto delle regole, per arrivare a quella legalità individuata come prevenzione e che prevede la promozione di modelli associativi per discutere e affrontare le problematiche dei ragazzi. Il programma è stato definito pilota perché costruito sulla base dei positivi risultati del precedente anno scolastico come progetto sperimentale, di cui rappresenta la conseguente evoluzione e si propone di svolgere un ruolo positivo nel mondo della scuola, l’ambiente naturale dove poter operare, dal momento che nello stesso sono già presenti soggetti che rappresentano trasversalmente la collettività, a partire dagli studenti, la classe dirigente del futuro, per arrivare ai genitori ed insegnanti, che appartengono alla società attuale e quindi allaComunità.
2 – La giornata formativa finale
E’ possibile a scuola attraverso la legalità vincere la partita per prevenire bullismo e cyber bullismo senza giocarla? E’ questo il teorema che è stato illustrato nei giorni scorsi presso l’Aula Magna del Montani di Fermo durante una tavola rotonda nella giornata formativa di conclusione del progetto “Il patentino della doppia legalità” alla sua seconda edizione organizzato dalla Lega delle Autonomie Locali Marche in collaborazione con l’ITT Montani. Nella giornata formativa finale hanno partecipato la squadra di docenti diretti da Cesarino Caioni, esperto di educazione alla legalità e composta dalla psicologa Cristina Marinelli e dal maestro VI Dan di Karate Gianluca Tosoni alla presenza del Dirigente scolastico e con l’intervento del Sindaco Paolo Calcinaro, i circa duecento studenti, insegnanti e genitori, è stato illustrato come attraverso un gioco di squadra e formazione potrebbe essere possibile mettere gli insegnanti al centro, sia dei rapporti di collaborazione con le famiglie sia della gestione della classe. La squadra si è inoltre avvalsa della collaborazione e partecipazione attiva di un pool di insegnanti dell’Istituto Montani composta tra l’altro dai due vice dirigenti scolastici Vincenzo Mora ed Emiliano Giorgi e dagli insegnanti referenti Diletta Parrino, Mary Leoni, Monica Vallesi e Sandro Di Stefano. I docenti, servendosi di un modello attivo di riferimento rappresentato da una storia interattiva collegata a casi con tecniche di discussione e simulazione suddivisa in diverse unità didattiche, hanno cercato di coinvolgere gli studenti nell’apprendimento di situazioni teorico-pratiche relative al bullismo e cyber bullismo collegate con le risorse del corpo umano e nell’applicazione dei principi fondamentali della difesa personale.
Per cercare di vincere la partita è stata poi presentata una nuova figura positiva, il playmaker, che insieme all’insegnante ed alla vittima, puntano a mettere fuori gioco il bullo con il coinvolgimento della classe. Due le classi che hanno partecipato al progetto, una che ha mostrato le tecniche di autodifesa apprese attraverso un filmato mentre alcuni ragazzi dell’altra, hanno interpretato insieme alla propria insegnante dei ruoli specifici in un caso con le applicazioni pratico-operative della gestione della classe e della difesa personale.
Alla tavola rotonda ha preso parte anche l’Avv. Gianmarco CESARI, esperto e relatore di convegni sul bullismo e cyber in campo nazionale che ha trattato alcuni punti fondamentali di “Sport e difesa personale a Scuola per prevenire e contrastare bullismo e cyber bullismo” e della “Riforma di legge sul Cyberbullismo approvata in data 17 maggio 2017”. Di particolare effetto anche l’intervento come testimonial di una mamma con la propria figlia sedicenne su un fatto di bullismo subìto.
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