Al Bizzarri è la serata delle premiazioni

 
Sabato alla Palazzina Azzurra la chiusura della 24ª rassegna del documentario.
Premi a Vittoria Quondamatteo e Maurizio Compagnoni

 
San Benedetto del Tronto – La 24ª rassegna del documentario Premio Libero Bizzarri si conclude sabato 15 luglio alla Palazzina con una serata dal programma vario e interessante, come da lunga e consolidata tradizione. La conduzione sarà affidata al critico cinematografico Andrea Fioravanti, che presenterà in apertura un omaggio a Libero Bizzarri, comprendente la proiezione del suo documentario “La disamistade” (1962, 10 minuti). A seguire verrà proposto “Whynotcelebration”, documentario di Mauro Martinelli, soggetto e sceneggiatura Stefano Cavezzi e Gianni Schiuma (2017, 12 minuti), sulla celebre discoteca degli anni ’80.
Si passerà poi al premio Bizzarri “Una vita per gli altri”, che verrà consegnato a Vittoria Quondamatteo per il documentario “The Children of the Noon” di Diego Fiori e Olga Pohankova (2016, 107 minuti) con musiche di Luigi Pulcini, sulle attività quotidiane di bambini e adolescenti nell’orfanotrofio di Nchiru, in un piccolo villaggio del Kenya, fondato dalla stessa Quondamatteo.
Successivamente verrà consegnato il premio Bizzarri alla comunicazione sportiva al giornalista di Sky Sport Maurizio Compagnoni, e infine un omaggio a Paolo Villaggio dal titolo “Il calcio del ragionier Ugo Fantozzi”, attraverso la proiezione di alcuni spezzoni tratti dalla saga del celebre personaggio. L’appuntamento con la serata conclusiva del Bizzarri è per le ore 21,30, con ingresso libero.
Anche quest’anno la rassegna ha confermato un successo testimoniato da serate tutte “sold out” alla Palazzina, da quella iniziale dedicata alla storia della Sambenedettese, a quelle successive, con Gene Gnocchi, Luigi Maria Perotti, allenatori di calcio e altre storie. I temi affrontati nel corso dei dibattiti sono stati molti e forse più che in passato. Rari, inediti e sempre preziosi i filmati proiettati sullo schermo. Archiviata l’edizione 2017, non resta che attendere le future proposte di una manifestazione culturale longeva e ormai caratterizzante la vita culturale sambenedettese.
 
 
 
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