dalla Regione Marche

2017-07-06
VISSO E CASTELSANTANGELO SUL NERA: INCONTRO IN REGIONE PER FARE IL PUNTO SULLE ATTIVITÀ POST SISMA
 
Il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli ha incontrato ieri pomeriggio i sindaci di Visso e di Castelsantangelo sul Nera per fare il punto sulla situazione di macerie, SAE e delocalizzazione attività commerciali. Per quanto riguarda il Comune di Visso, in merito alle macerie è il territorio con il maggior numero di tonnellate rimosse in proporzione al numero dei siti.
I siti conclusi sono:
Visso – Piazza Capuzi e Piazza Vissani  Visso F.54 P.65 via Roma, 22
Visso F.54 P568 via Rosi, 25 –
Visso B&B loc. Villa S. Antonio
Visso Via Cesare Battisti 4 Via Jaja 1
Visso via Roma 33
Visso Via Ponte Spagnolo, 2 F.54 P 168 e 169 Visso – Villa S. Antonio
La viabilità principale è quasi ripristinata.
I siti con documentazione pronta sono:
Visso – Piè di Villa
Visso via Roma 34 –
Visso F.34 P.62 – Villa S. Antonio
Visso – Pie di Villa
Visso – Loc. S. Antonio
Visso – Villa S. Antonio
Visso – Piè di Villa
Visso – Piè di Villa
Visso – Villa S. Antonio – Visso via P.P. Pirri n. 2
Sul fronte SAE, i lavori di urbanizzazione sono cominciati su 6 delle 7 adibite per le casette. In alcune aree i cantieri procedono più lentamente per alcune questioni tecniche legate all’orografia e alla geologia del terreno, che hanno reso necessari degli approfondimenti. L’obiettivo è consegnare le prime casette alla fine di agosto per far rientrare, per prime, le famiglie con i bambini. Probabilmente le prime aree dove si comincerà con il montaggio sono quelle di Borgo San Giovanni, in considerazione delle caratteristiche dell’area e della semplicità delle opere di urbanizzazione.
La Regione Marche inoltre affiderà all’Università di Camerino un incarico per lo studio di un’area funzionale per le attività produttive, che possa contribuire a rilanciare la zona mettendo in condizione di lavorare in modo ottimale le imprese commerciali, cuore dell’economia locale prima del sisma.
A Castelsantangelo sul Nera le attività di rimozione delle macerie proseguono ormai da circa due mesi (inizio operazioni l’8 maggio 2017 da via Sarponicchio in località Nocria), concentrandosi sui materiali insistenti sulle pubbliche vie, per consentirne l’apertura.
Ad oggi sono state ultimate le rimozioni sulle vie seguenti:
1)       Via Sarponicchio a Nocria
2)      Via B Vittazzi e piazza del Ponte nel capoluogo
3)      Via Belvedere a Vallinfante
4)      Via Fratelli Quaglia a Gualdo
Le operazioni stanno proseguendo senza soluzione di continuità, si lavora sul posto con escavatore gommato e cingolato, bobcat, terna e autocarri. Per quanto attiene al recupero di opere d’arte e di edifici storici (macerie di tipo A), la quantificazione del lavoro viene calcolata in base alle ore impiegate per il recupero. I dati, aggiornati alla fine di giugno, indicano 83 ore di impiego di manodopera, anche specializzata, e circa duecento ore di impiego di macchinari. Nel frattempo, il MiBACT sta garantendo una presenza assidua in fase di vagliatura delle macerie, prima del trasporto a rifiuto. La procedura prevede una prima ispezione per individuare eventuali macerie di tipo A (beni di notevole pregio) che vanno conservate e protette presso il sito di produzione, poi la successiva identificazione di eventuali macerie di tipo B (di valore) che possono essere allontanate ma conservate con georeferenziazione, quindi la  rimozione delle altre macerie e il successivo trasporto a rifiuto. Presso la chiesa di Santa Maria della Piazza in località Gualdo sono stati reperiti, sotto i cumuli di macerie causati dal crollo della tettoia, i resti di un affresco di cui il MiBACT sta ultimando il recupero. Parallelamente sono state inviate le prime richieste di autorizzazione ai privati per la rimozione delle macerie insistenti su aree di sedime private, in ottemperanza alla normativa.
L’ufficio sisma ha trasmesso alla Regione Marche il proprio Piano di Gestione delle Macerie, in cui sono state stimate circa 98.000 tonnellate di materiale da trattare. Ora si sta provvedendo a redigere il Cronoprogramma di Rimozione delle Macerie dove si illustreranno le fasi, le intersezioni e le sovrapposizioni, la tempistica stimata per le rimozioni sia da suolo pubblico che privato, includendo quindi anche i tempi necessari per l’ottenimento delle autorizzazioni da parte dei proprietari e i tempi necessari per ultimare le molte demolizioni purtroppo inevitabili.
Per quanto riguarda le SAE, sono in consegna oggi le piazzole dell’area di Gualdo, dove comincia il montaggio di 11 casette per 32 persone che saranno pronte ad agosto. Nell’area Nocria (12 casette per 36 persone) è stata aggiudicata ieri la gara, quindi la prossima settimana sarà aperto il cantiere. Per piazzale Piccinini (43 SAE per 88 persone) la consegna del progetto esecutivo da parte della società di progettazione incaricata è prevista per oggi.
Per quanto riguarda le attività commerciali, è stata appaltata la gara per i moduli e sono attualmente in corso le verifiche con il Comune. L’ultimazione dei lavori è prevista per fine luglio.
Ristrutturazione e riconversione dei vigneti: prorogata al 10 luglio la scadenza delle domande
Casini: “Recepita circolare Agea. Qualità legata al territorio”
È stata posticipata al 10 luglio la scadenza di presentazione delle domande per beneficiare degli aiuti destinati alla ristrutturazione e alla riconversione dei vigneti. L’Agea ha comunicato la nuova data per la campagna 2017-2018. La Giunta regionale ha recepito l’indicazione, adeguando le disposizioni precedentemente emanate che fissavano il termine al 30 giugno. “È stata accolta la richiesta presentata dalle Regioni per consentire agli agricoltori di posticipare le domande, viste le difficoltà segnalate su tutto il territorio nazionale a rispettare la scadenza”,  spiega la vice presidente Anna Casini, assessore all’Agricoltura. Le Marche hanno a disposizione tre milioni di euro per le ristrutturazioni. Le risorse sono quelle comunitarie, assegnate alla Regione dal ministero Politiche agricole per l’attuazione delle misure nazionali previste dall’Ocm vino: la normativa europea che riguarda il settore vitivinicolo. “Contributi importanti per qualificare le produzioni legate al territorio (Dop e Igp) e per ammodernare gli impianti, in modo da competere con successo sui mercati internazionali, sempre più esigenti in fatto di qualità delle produzioni”, conclude l’assessore.
 
APPROVATO IL CALENDARIO VENATORIO 2017/2018
 
PIERONI: “Per il prelievo in deroga di alcune specie, recepita l’esigenza di non danneggiare ulteriormente il mondo agricolo nelle aree ferite dal sisma.”
 
 
Il calendario venatorio inizierà il 2 settembre prossimo e si concluderà il 10 febbraio 2018. Lo ha deciso la giunta regionale nel corso dell’ultima seduta, su proposta dell’assessore alla Caccia, Moreno Pieroni. La stagione faunistica 2017/2018 prevede anche un periodo di preapertura per alcune specie. Nei giorni 2 – 3 – 6 – 9 – 10 settembre, infatti, è consentito il prelievo della tortora, colombaccio, cornacchia grigia, ghiandaia, gazza, alzavola, germano reale, dalle ore 05:30 alle ore 12:00 e dalle ore 17:00 alle ore 19:30. Nei giorni 11 e 13 settembre oltre alle specie sopra citate è consentito il prelievo della quaglia anche con l’uso del cane dalle ore 05:30 alle ore 12:00
Per quanto riguarda la caccia alla selvaggina stanziale, l’inizio è fissato il 17 settembre 2017 e terminerà il 26 novembre 2017. L’addestramento dei cani avrà inizio dal 16 agosto 2017
Anche per quest’anno  le aperture per la caccia al cinghiale sono calendarizzate su base provinciale: Ancona e Pesaro Urbino dal 1 novembre al 21 gennaio 2018; Macerata dal 22 ottobre al 21 gennaio 2018; Fermo e Ascoli Piceno dal 15 ottobre al 14 gennaio 2018  
Il calendario approvato dalla giunta,  come sempre, stabilisce che la fauna stanziale e migratoria abbattuta sia annotata sul tesserino venatorio subito dopo l’abbattimento e che i cacciatori devono riconsegnare all’ATC di riferimento il tesserino di caccia entro il 12 marzo 2018.
Per quanto riguarda il prelievo in deroga è stato concesso per lo storno, il piccione e la tortora dal collare nei giorni di apertura anticipata della caccia previsti dal calendario venatorio 2017/2018 e nel periodo compreso tra la terza domenica di settembre e il 10 settembre 2017 per lo storno e nel periodo compreso tra la terza domenica di settembre e il 31 dicembre 2017 per il piccione e la tortora.
“ Le motivazioni che hanno spinto ad attivare la deroga del piccione e della tortora – spiega l’assessore Pieroni –  sono da ricondurre, tra l’altro, all’esigenza di contenere i danni provocati da queste specie alle colture agricole e in particolare nelle aree colpite dal sisma. In sostanza si tratta di non aggiungere ulteriori danni al mondo agricolo dei Comuni del cratere,  già fortemente provato.” 
Anche per il prelievo in deroga, l’obbligo di annotazione sul tesserino venatorio, nella parte riguardante le deroghe, subito dopo l’abbattimento così come disposto dall’art. 12 comma 12bis della Legge n. 157/92. 
 
 
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