dalla Regione Marche
2017-07-18
APPROVATO IL PROGRAMMA DI ATTUAZIONE DEI FONDI MIBACT PER I TERRITORI FERITI DAL SISMA: 1 MILIONE 592 MILA EURO. CON L’INTEGRAZIONE DI 500 MILA EURO DI RISORSE REGIONALI, UNA MOLE COMPLESSIVA DI DUE MILIONI E 100 MILA
“Diamo attuazione ad un importante strumento di programmazione delle attività culturali e di spettacolo dal vivo in favore dei territori colpiti dal sisma, attraverso le risorse stanziate dal MIBACT con l’accordo di programma sottoscritto a giugno: 1 milione e 592 mila euro assegnati alle Marche dei 4 milioni complessivi stanziati per le quattro regioni. Insieme all’integrazione di 500 mila euro di risorse regionali decisa la scorsa settimana e destinata aprogetti di accoglienza turistica e di promozione, funzionali a quelli culturali, arriviamo ad una mole complessiva di 2 milioni e 100 mila euro.” Così ha spiegato l’assessore regionale al Turismo-Cultura, Moreno Pieroni la recente approvazione in giunta del provvedimento con il quale vengono adottati criteri e modalità per la valutazione dei progetti che avranno come finalità la rivitalizzazione del tessuto economico e sociale, la valorizzazione dei territori feriti per aumentarne l’attrattività e la promozione di grandi eventi aggreganti.
L’accordo con il MIBACT prevede che la somma assegnata alle Marche sarà utilizzata per il finanziamento di progetti secondo tre linee attuative: Progetti proposti dal territorio e individuati tramite bando pubblico, riservato ai comuni del cratere e alle reti tra gli stessi comuni; Progetti per il territorio proposti da organismi finanziati nell’ambito del FUS per le Marche che operano nei comuni del cratere sismico; Progetti di iniziativa regionale attuati direttamente dalla Regione anche in compartecipazione con soggetti pubblici e privati.
In particolare per i progetti individuati tramite bando pubblico riservato ai Comuni inseriti nel cratere sismico e alle reti tra gli stessi Comuni, è stata prevista una dotazione di 700 mila euro così ripartiti: fino a 200 mila euro per progetto di eccellenza di rilievo nazionale, cofinanziato per almeno il 50 %, presentato da uno o più Comuni e attuato con ricorso a soggetto sostenuto dal FUS; fino a 170 mila euro per il territorio compreso nel cratere in provincia di Macerata; fino a 150 mila euro per il territorio compreso nel cratere in provincia di Fermo; fino a 150 mila euro per il territorio compreso nel cratere in provincia di Ascoli Piceno; fino a 30 mila euro per il territorio compreso nel cratere in provincia di Ancona. I criteri di valutazione per l’assegnazione dei contributi terranno conto delle attività attuate nei territori del cratere; attività di spettacolo dal vivo attuate mediante professionisti che operano in regione; interventi che prevedono forte impatto sulla coesione sociale del territorio.
Per i progetti per il territorio proposti da organismi finanziati nell’ambito del FUS per le Marche che operano con continuità pluriennale nei Comuni inseriti nel cratere sismico e individuati tramite avviso curato dal Consorzio Marche Spettacolo la dotazione è di 400 mila euro così ripartiti: 20.000 euro per attività dirette del Consorzio Marche spettacolo 380.000 euro per organismi sostenuti dal FUS.
I progetti di iniziativa regionale, attuati direttamente dalla Regione anche in compartecipazione con soggetti pubblici e privati , riguardano grandi eventi ed eventi di sistema realizzati da organizzazioni ed enti in grado di garantire una copertura territoriale vasta per la loro presenza e capillarità sul territorio. Le risorse previste sono pari a 492 mila euro da destinare all’Edizione XXVIII di Musicultura Festival ( 200 mila euro) che quest’anno per la prima volta ha visto la trasmissione in direttta della serata finale su Rai 1 che ha conferito alle Marche una grande visibilità raggiungendo milioni di telespettatori. Il Festival Risorgimarche ( sostenuto dalla Regione Marche con 152 mila euro) come grande evento aggregante che sta coinvolgendo personalità di rilievo del mondo dello spettacolo. Inoltre, Oltre a questi progetti sono stati valutati come di rilievo regionale il progetto di Legambiente Marche, dal titolo “La valigia del cacciatore di sogni” che coinvolgerà in attività di spettacolo gli studenti delle scuole superiori dell’area del cratere ( 70 mila euro). Il progetto dell’Arci Marche dal titolo Sibillini live (Sibillini da vivere), manifestazione dal carattere itinerante che si svolgerà nel periodo compreso tra Settembre e Dicembre 2017( 50 mila euro). Infine il progetto di Anbima Marche -unica associazione bandistica esistente nelle Marche- che realizzerà un progetto per la valorizzazione della cultura musicale popolare attraverso il coinvolgimento delle trenta bande residenti nel cratere sismico.
Interruzione volontaria di gravidanza farmacologica
RU 486
Le Marche estendono il modello di sperimentazione deospedalizzato tramite la RU 486 fino al 30 settembre 2018
Ancona – Le Marche estendono al 30 settembre 2018 la sperimentazione dell’interruzione volontaria di gravidanza farmacologica (Ivg), riducendo la necessità di ricovero ospedaliero. Via libera dunque all’Asur (Azienda sanitaria unica regionale) ad allargare la sperimentazione presso almeno due Aree vaste, per poi procedere “alla graduale messa a regime del modello assistenziale su tutto il territorio regionale”. La prima fase della sperimentazione, avviata nel 2016 presso il Distretto 4 di Senigallia (AN), si è conclusa a inizio 2017. Ha privilegiato, come in altre regioni, il Day Hospital rispetto alla degenza ospedaliera, puntando su una maggiore integrazione con il territorio attraverso il coinvolgimento dei Consultori che svolgono un ruolo importante.
“Ora viene riproposta per definire un modello rispondente alle realtà marchigiana, mettendo a fuoco le questioni emerse e le indicazioni ricavate dall’esperienza dei primi mesi in cui si è testata la sperimentazione, in modo da evitare, a regime, i ricoveri non necessari e la pratica chirurgica “, afferma lo afferma il presidente della commissione Sanità Fabrizio Volpini. A distanza di sei mesi dall’avvio della prima sperimentazione, gli operatori sanitari coinvolti hanno effettuato una verifica dei risultati che sono stati discussi dal Comitato percorso nascite regionale. È emerso che tutte le donne che hanno fatto richiesta, hanno potuto accedere al percorso Ivg farmacologico. L’efficacia del trattamento ha riguardato il 90 per cento dei casi. L’87 per cento delle donne sottoposte a Ivg farmacologica, ha aderito al metodo contraccettivo, dopo un confronto con gli esperti del Consultorio. Il tempo tra la richiesta e l’accesso al Consultorio è stato di 1-2 giorni in media, mentre quello tra accesso al Consultorio e primo accesso al Day Hospital è stato pari a 7-8 giorni in media, con uno scostamento tendente allo “zero” rispetto alla legge 194/78 che stabilisce obbligatoriamente 7 giorni di “attesa per il ripensamento”.
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