dalla Regione Marche

2017-07-24
SICCITA’: VERSO LO STATO DI CALAMITA’ PER L’AGRICOLTURA. USI IDROPOTABILI: AUMENTATA PORTATA POZZO BURANO
 
La Regione Marche è pronta a dichiarare lo stato di calamità per l’agricoltura sin da venerdì. E’ in corso la ricognizione della situazione attraverso i dati degli Ato e del Servizio Agricoltura che dovranno corredare il provvedimento. Dal punto di vista dei fabbisogni per gli usi idropotabili invece, fino ad oggi,  l’unica emergenza è stata segnalata sabato per alcune zone della provincia  di Pesaro Urbino nell’ambito del Comitato provinciale della Protezione Civile. La risposta al problema posto è stata immediata: è stata infatti aumentata  la portata del pozzo di emergenza del Burano (Cagli) da 200 litri al secondo a 300 litri al secondo. “Al momento non sono stati riscontrati particolari problemi per l’approvvigionamento di acqua nelle case – spiega l’assessore alla Protezione Angelo Civile Sciapichetti -. Diverso è invece il discorso per quanto riguarda il settore agricolo.  La situazione è sotto il costante monitoraggio della Protezione Civile e del servizio Agricoltura e, se i dati raccolti confermeranno l’emergenza,  la giunta venerdì prossimo si riunirà appositamente per dichiarare lo stato di calamità”.
 
MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA’ DELLE STRUTTURE RICETTIVE TURISTICHE
 
C’è tempo fino al 31 ottobre per partecipare al bando che la Regione ha pubblicato e che stanzia circa 2 milioni di euro. Incontri tecnici sul territorio dai primi di settembre.
 
Come era stato annunciato a giugno, nella conferenza stampa di presentazione, il bando per il miglioramento della qualità, sostenibilità e innovazione tecnologica delle strutture recettive turistiche che finanzia con quasi due milioni di euro le micro, piccole e medie imprese turistiche, è stato pubblicato. Gli operatori turistici avranno, dunque, tempo fino al 31 ottobre per presentare le istanze di contributo. La dotazione finanziaria che fa capo ai fondi POR Fesr 2014-2020 potrà essere incrementata sulla base del numero di richieste.
Proprio in questi giorni l’assessore al Turismo-Cultura, Moreno Pieroni ha rivolto un’ informativa sulla scadenza del bando  a tutti gli operatori della recettività marchigiana fornendo i riferimenti per eventuali delucidazioni “E’ nostra intenzione – ha detto Pieroni – dare la massima visibilità e diffusione a questa misura che riteniamo strategica per migliorare la qualità del turismo marchigiano. L’invito, dunque, è a partecipare a questo bando perché è ferma intenzione della Regione sostenere quello che consideriamo un grande traino per l’economia regionale. Un bando concertato con le associazioni che rappresenta quindi un’opportunità importantissima. Inoltre, da molti anni non veniva concepita con questi criteri e modalità, cioè orientando gli interventi verso i diversi segmenti di vacanza, in un’ottica di ottimizzazione della risposta alla domanda turistica: Family, Cultura, Trekking, Bike, Benessere, Business, Meeting.  Per questo abbiamo deciso anche incontri tecnici sul territorio, in collaborazione con le associazioni di categoria, a partire dai primi di settembre fino alla metà a Fano, Numana, Civitanova Marche, Fermo e San Benedetto del Tronto per fugare qualsiasi dubbio interpretativo e dare tempo di programmare con precisione gli interventi. Tutte le tipologie di strutture potranno partecipare: dagli alberghi, alle country house, alle dimore storiche, alle case vacanze, per favorire miglioramenti e ammodernamenti.  La volontà è anche quella di agevolare nuove vocazioni delle strutture come i bike-hotel nell’ottica di valorizzazione e prossima realizzazione di circuiti collegati di ciclovie. La Regione Marche vuole mettere a disposizione dell’intero sistema turistico le risorse per sostenere una ripresa effettiva e concreta in uno dei settori più importanti per la competitività economica.”
 
Il costo complessivo ammissibile per la realizzazione del progetto presentato, non può essere inferiore a  50.000 euro e non superiore a 200 mila in regime “ de minimis”
Le opere oggetto di contributo:
LAVORI ED OPERE EDILI, COMPRESI GLI IMPIANTI –  ESCLUSI GLI INTERVENTI DI MANUTENZIONE ORDINARIA: (l’intensità del contributo è del 50%sul totale della spesa. In questo caso sono ammesse, nel limite del 10% del totale del progetto, anche le spese di progettazione)
BENI STRUMENTALI E ATTREZZATURE, COMPRESA LA DOTAZIONE INFORMATICA  (l’intensità del contributo è del 40% sul totale della spesa).
ARREDI, il cui coefficiente di ammortamento non deve superare il 12% annuo (l’intensità del contributo è  del 30% sul totale della spesa).
ACQUISTO DI BENI IMMOBILI, TERRENI E FABBRICATI (l’intensità del contributo è del 20% sul totale della spesa).   Sono ammissibili le spese sostenute a partire dal 1 gennaio 2015
I lavori dovranno essere conclusi entro 12 mesi dalla data di concessione del contributo.
Il bando è scaricabile dal sito della Regione Marche: http://www.regione.marche.it/Regione-Utile/Turismo-Sport-Tempo-Libero/Bandi-di-finanziamento?id_9311=498
 
MACERIE, OLTRE 100MILA TONNELLATE RIMOSSE
Superate le centomila tonnellate di macerie rimosse nelle aree colpite dal sisma nella regione Marche, il materiale rimosso è di 101.735,55 tonnellate.
49.739,20 t. di macerie tolte dalle strade che corrisponde a circa il 49.7 per cento, 37.172,05 tonnellate oltre il 37 per cento di materiale raccolto da edifici pubblici crollati e 14.824,30 da edifici privati che corrisponde al 15 per cento del materiale smistato.
“Con i lavori di rimozione e separazione anche di notte – spiega il presidente della Regione Luca Ceriscioli – sono aumentate notevolmente le quantità raccolte in un solo giorno. Quantità che si aggirano intorno alle duemila tonnellate al dì. Le attività sono entrate a regime da diversi mesi e si stanno concentrando principalmente sullo smaltimento delle macerie di origine pubblica (strade, edifici pubblici, piazze). Per quanto riguarda le macerie private la gran parte verranno rimosse con i singoli progetti di ricostruzione anche se la regione Marche sta già procedendo in parte con la loro lavorazione, separando persino gli oggetti personali (oggetti di valore, libri, giocattoli, suppellettili domestiche). Stiamo attendendo i cronoprogrammi che i singoli comuni stileranno con gli enti gestore di riferimento, documenti che dovranno giungerci entro il 26 luglio”.
Nella provincia di Macerate rimosse in totale 49.897,67: 15.857,98 tonnellate da strade o per la messa in sicurezza di strade, 26.730,29 materiale rimosso dagli edifici pubblici e per le aree private la quantità si aggira intorno alle 7.309.
Nella provincia di Ascoli Piceno rimosse 51.574,26 mila tonnellate: 33.617,55 da strada, 10.441,76 rimosse da edifici pubblici (dato riferito principalmente ad Arquata del Tronto), mentre dalle aree private si è raggiunti quota 7.514,95. In particolare il materiale già lavorato ad Arquata del Tronto è di oltre 48 mila tonnellate.
Per quanto riguarda l’area del cratere di Fermo già rimosse 263,66 tonnellate concentrate principalmente a Montefortino e Amandola.
Arrivato oggi agli uffici regionali il primo piano macerie del comune di San Severino Marche. Il cronoprogramma è stato stilato con l’ente gestore, la Cosmari, con data di partenza indicata nel 18 luglio. La conclusione delle operazioni di rimozione è prevista per la fine novembre, con un flusso giornaliero pari a 380 tonnellate per 33.314 tonnellate complessive.
 
 
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