Doppia vittoria per “Storie dalla sabbia. La Libia di Antonino Di Vita” al Festival del Cinema Archeologico di Agrigento

 
 
 
Il documentario ha vinto sia il premio della giuria che quello del pubblico.
 
Macerata – Doppia vittoria per il film documentario “Storie dalla sabbia. La Libia di Antonino Di Vita”, prodotto dall’Università di Macerata in collaborazione con Fine Art Produzioni srl, presentato alla XIV edizione del Festival del Cinema Archeologico Valle dei Templi di Agrigento, una delle manifestazioni più importanti in Italia sui documentari a tema archeologico. Il festival, della durata di quattro giorni, ha visto la proiezione serale di sette film nazionali e internazionali, selezionati tra un gran numero di documentari provenienti da tutto il mondo, all’interno del parco archeologico, ai piedi delle rovine del Tempio di Giunone illuminato.
I riconoscimenti ottenuti dal film “Storie dalla sabbia. La Libia di Antonino Di Vita” consistono nell’ambito Premio Valle dei Templi, attribuito da una giuria di qualità al film ritenuto migliore, e il Premio Città di Agrigento, conferito dal pubblico al documentario più gradito attraverso un sistema di votazione per schede.
La Libia di ieri, quella di oggi, filtrata attraverso i ricordi di uno dei più grandi protagonisti dell’archeologia mediterranea, Antonino Di Vita.
Il film ripercorre le ricerche archeologiche e le attività di scavo, restauro e anastilosi avviate da Antonino Di Vita nei primi anni ’60 del secolo scorso, e portati ancora oggi avanti dall’Università di Macerata, attraverso il Centro di documentazione e ricerca sull’archeologia dell’Africa settentrionale, da lui fondato, ricco di migliaia di documenti e fondi storici relativi agli scavi italiani in Libia a partire dal 1923. Il percorso scientifico ed umano di Antonino Di Vita viene ricostruito attraverso le testimonianza degli studiosi che lo hanno conosciuto e degli allievi che continuano, secondo quanto da lui tenacemente voluto, la sua opera di studio, restauro e valorizzazione degli straordinari  monumenti delle città della Libia (Leptis Magna e Sabratha), cui ha dedicato i migliori anni della sua vita, attraversando tutti i momenti travagliati della recente storia della Libia.
Scheda tecnica
Sinossi: “Anni Sessanta: la Libia cambiava pelle in quegli anni. Modernità e tradizione si misuravano, si scontravano. Un mondo si trasformava e io avevo il privilegio di esserne testimone. Ogni giorno mi regalava un tassello nuovo su cui riflettere. Imparai a guardare la realtà in cui mi muovevo senza giudicare, senza pormi sul terreno di una diversità dichiarata. Appresi molto dalle persone più disparate” (Antonino Di Vita).
Produzione: Università degli Studi di Macerata in collaborazione con Fine Art Produzioni Srl Genere: documentario Lingua: italiano, sottotitoli in inglese – Durata: 31 minuti . SIAE: DP 0157720938 – Anno di produzione: 2014 Regia: Lorenzo Daniele – Soggetto: Maria Antonietta Rizzo, Alessandra Cilio, Lorenzo Daniele – Fotografia e montaggio: Mauro Italia – Aiuto regia: Domenico Raina – Musiche: Saro Tribastone – Voci: Gigi Strano, Daniele Sapio – Studio Jingle Catania – Con la partecipazione di: Franco Armellini e Fabio Condorelli.
Doppia vittoria per “Storie dalla sabbia. La Libia di Antonino Di Vita” al Festival del Cinema Archeologico di Agrigento
 
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