Futura Festival e la Festa di Scienza e Filosofia vogliono ampliare i rapporti
Si rinnova la collaborazione tra Civitanova e Foligno
Intanto ieri assegnati i riconoscimenti per la prima edizione del premio Annibal Caro
Civitanova 28 luglio – Si rinnova la collaborazione tra il Comune di Civitanova Marche e il Comune di Foligno, con i rispettivi festival Futura e la Festa di Festa di Scienza e Filosofia. Stamattina a Palazzo Sforza, sede del Municipio, c’è stato un incontro tra il primo cittadino civitanovese Fabrizio Ciarapica e il vice sindaco di Foligno, Rita Barbetti. Un colloquio voluto dai due amministratori e dai direttori artistici di Futura, Gino Troli, e della Festa di Scienza e Filosofia della città umbra, Pierluigi Mingarelli.
I festival sono da anni gemellati: proprio grazie alla collaborazione tra le due manifestazioni nel 2014 era stato siglato un protocollo d’intesa voluto per ampliare i rapporti tra le due città. “Vogliamo potenziare sempre di più questa nostra collaborazione – ha detto il sindaco Ciarapica – e capire quali opportunità possono allacciare i nostri territori. Siamo agevolati da un collegamento, la superstrada, che è diventato rapido e possiamo interagire ognuno seguendo le proprie peculiarità, coinvolgendo soprattutto le nuove generazioni”. La Barbetti ha osservato come Civitanova “ha con il mare una forte attrazione” per tutto l’entroterra e ha spiegato come Foligno stia “sempre più caratterizzandosi con manifestazioni culturali, rievocazioni storiche, itinerari e altro. Futura Festival e la nostra Festa di Scienza e Filosofia hanno creato un ottimo asse, occasione per unirsi ed esaltare l’importanza di tutto il mondo scientifico”. Gradito ospite della delegazione, il professor Edoardo Boncinelli, genetista di fama internazionale e grande amico dei due festival, che proprio oggi al Teatro Annibal Caro alle 17.30 terrà un dibattito con Marcello Massimini sui segreti della coscienza.
Intanto ieri sera sono stati consegnati a Futura i riconoscimenti della prima edizione del premio Annibal Caro. Già noti i vincitori – Franco D’Intino, Fabio Pedone ed Enrico Terrinoni – che, al Teatro Annibal Caro, hanno tenuto una lectio sui propri lavori.
A Franco D’Intino, professore alla Sapienza di Roma dove insegna Letteratura Italiana moderna, è stato assegnato il premio per “aver tradotto dall’Italiano in lingua inglese lo Zibaldone di Giacomo Leopardi, nel corso di sette anni di duro e prezioso lavoro con una squadra di traduttori professionisti inglesi e americani che hanno collaborato tra loro, in costante dialogo, diretti da Michael Caesar (University of Birmingham) e Franco D’Intino (Università di Roma La Sapienza), sotto gli auspici del Centro Nazionale di Studi Leopardiani (Cnsl) di Recanati, del Leopardi Centre di Birmingham e dell’Arts and Humanities Research Council, promuovendo la conoscenza del capolavoro leopardiano nel mondo, che proprio in questi giorni nel 1817, precisamente duecento anni fa, il recanatese iniziò per portarlo a conclusione nel 1832”.
Enrico Terrinoni, docente di letteratura inglese all’Università per Stranieri di Perugia, e Fabio Pedone, critico letterario e fine studioso della poesia italiana, sono stati premiati per “avere tradotto dall’inglese in italiano per la prima volta il terzo libro del capolavoro di James Joyce Finnegans Wake, impervia e complessa impresa che verrà conclusa nel 2019 con la completa traduzione dell’opera, ma che ha già avuto i consensi e gli elogi della critica che ne ha sottolineato la qualità, la scelta di soluzioni linguistiche creative, la restituzione completa dello spirito del grande scrittore. Viene anche evidenziata la scelta innovativa di aver aperto nel corso della traduzione un dialogo con i lettori con una rubrica su un settimanale chiedendo loro di proporre delle modalità di traduzione, creando così una sorta di ‘traduzione aperta’ che trasforma in maniera futuribile il lavoro stesso del traduttore”.
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