In cerca di terra ferma, tra miti, racconti e leggende al cospetto della Sibilla
Montelago Celtic Festival – XV edizione
Taverne di Serravalle di Chienti (Mc) – Non strecciate i crini dei cavalli, poiché disturbereste le creature fatate invisibili agli occhi! Il popolo di Montelago lo sa: non è con gli occhi ma con il cuore che si scopre la realtà, e il 3, 4 e 5 agosto, per il 15° anno consecutivo, è pronto all’adunata al cospetto della Sibilla, la Fata buona, alla ricerca di risposte e in cerca di terra ferma.
Siamo a Taverne di Serravalle di Chienti (Mc), nel cuore dell’Appennino umbro-marchigiano. Qui la terra ha tremato, ha abbattuto case, sconquassato anime, strappato all’incanto intere comunità. Ci troviamo, d’altro canto, alle pendici dei Monti Sibillini, il luogo più magico e fantastico d’Italia, popolato da miti e leggende, dove in tanti, nei secoli e nella letteratura, hanno ritrovato pace, certezza e verità.
Forse questo posto lo conosceva anche Tolkien e forse, nel suo viaggio nel Bel Paese, anche il suo sguardo si è perso fra le cime della Terra di Mezzo, ad invocare la Sibilla. Bisogna confrontarsi con esseri spaventosi, oppure orribilmente belli, bisogna saper guardare nello specchio di Galadriel, resistere alle paure e alle tentazioni del potere.
Un po’ come nella leggenda del Guerin Meschino e della Sibilla appenninica che Cesare Catà, filosofo, ideologo e figura di riferimento di Montelago Celtic Festival, mette a confronto con il viaggio di Frodo e il suo incontro con la Dama di Lòrien.
Paura, smarrimento, ansia. Ricerca della quiete dopo la tempesta. Morte e rinascita.
È questo il filo sottile che lega il “terremoto” culturale di Montelago 2017.
Eventi, conferenze, dibattiti e le ormai famose lezioni/spettacolo a cura dei teatrali Magical Afternoon. In cerca di terra ferma; Per amore dell’Appennino; Fare i conti con l’ansia; La sacralità della terra e delle piccole cose: da Odisseo a Leopardi, passando per Kafka e Jane Austen, tra miti antichi e moderni, nella Tenda Tolkien arrivano i narratori dell’incubo.
Così l’approdo e la terra ferma diventano i concetti-chiave di “Ascolta, Penelope”, la rappresentazione sugli amori di Ulisse, mentre il rapporto di amore-odio di Leopardi con la sua Marca, l’ansia dell’essere senza luogo descritta da Kafka e la sacralità del legame con la propria terra d’origine stanno alla base delle pièce “Gli incanti dei Monti azzurri”, “Sono un mostro?“ e “Burn and Brave”. Perché da ogni “distruzione”, esterna o interiore che sia, si rinasce più forti di prima. Perché una catastrofe può generare una letteratura del dolore, della perdita, dell’inevitabile sconfitta ma anche una letteratura d’avanguardia, dell’innovazione e della speranza. A testimoniarlo, nell’incontro/dibattito “La scrittura, la catastrofe, il senso”, ci sono Loredana Lipperini, scrittrice e giornalista di Radio RAI3 e Repubblica, e Lucrezia Ercoli, filosofa e direttrice artistica del Festival PopSophia.
La scrittura, peraltro, gioca un ruolo da protagonista in questa edizione di Montelago.
Per la prima volta, infatti, il Festival lancia il corso/concorso di Scrittura Fantasy in collaborazione con la prestigiosa scuola Holden di Torino: Racconti originali dei Sibillini. Una full immersion, dal 31 luglio al 5 agosto, per dieci selezionati allievi, per scrivere un racconto fantastico – fantasy, gotico, horror, fantascienza – che abbia però a riferimento le leggende dell’Appennino umbro-marchigiano e i recenti eventi sismici.
Dopo un primo orientamento nel mondo dei Sibillini e del territorio che ospita Montelago a cura di insegnanti, studiosi e storici locali, si comincia a scrivere sotto la guida di Loredana Lipperini, docente del corso e insegnante di Letteratura fantastica alla Scuola Holden.
Tutti i racconti verranno pubblicamente letti nel clou della manifestazione dall’attore Stefano Tosoni, e una giuria di esperti proclamerà il vincitore del Premio speciale Montelago Storytelling 2017. Infine, ma non ultimi, due originali viaggi alla scoperta delle meraviglie della Marca, con la conferenza/performance di Sandro Polci e il suo cammino rivoluzionario e simbolico tra paura e bellezza, e con la conferenza di Lucia Tancredi, autrice del romanzo “L’otto”, Ev casa editrice, che narra la misteriosa biografia di Lorenzo Lotto attraverso la Marca, immergendosi nei suoi capolavori.
TRAILER: https://vimeo.com/218659111/cfec3e3637
Montelago Celtic Festival – XV edizione
Sláinte! In prima linea per rilanciare la cultura appenninica dopo il terremoto
Quando la terra trema, Montelago ruggisce! Ed è un ritorno di fuoco, con il Festival di musica e cultura celtica più grande d’Italia in prima linea per rilanciare i territori montani dopo il terremoto. Il 3, 4 e 5 agosto a Taverne di Serravalle di Chienti (Mc), nel cuore dell’Appennino umbro-marchigiano, la Festa Fantastica della Terra di Mezzo diventa l’epicentro che riunisce le estremità e ricongiunge lo squarcio.
La XV edizione della manifestazione vuole essere, infatti, un “terremoto” culturale, un’ode a tutti quelli che, seppure colpiti duramente dal sisma, hanno deciso di resistere; un punto di riferimento per raccogliere le energie ancora pulsanti, lavorando insieme perché l’anima di quei luoghi non venga dispersa. Montelago da qui riparte: dalla cultura appenninica di cui rappresenta, da 15 anni, la quintessenza; dal recupero dell’identità, dalla riattivazione dell’aggregazione delle comunità di una terra ferita ma che non si è piegata.
E proprio Montelago, una città fatata, disegnata dal profilo delle cime circostanti, senza abitanti né forestieri, senza mura e pilastri di vero o finto cemento, ma fatta di solide radici che affondano nella condivisione e nell’armonia, e di ali leggere capaci di assecondare il potere della natura, è il posto ideale per tornare a parlare di montagna non più come pericolo e distruzione, ma come rinascita e possibilità.
Così, tra musica, danze e rievocazione storica da sempre fiore all’occhiello del Festival, spazio a numerose iniziative culturali e solidali, come la raccolta fondi promossa a sostegno di Epicentro, un grande Festival contenitore di arte e cultura voluto e attivato da Montelago, a cui stanno aderendo spontaneamente i principali Festival marchigiani.
Per tutta la stagione autunno-inverno 2017/2018 sarà itinerante nel cratere sismico e porterà artisti, musicisti e scrittori di fama nazionale a contatto con gli sfollati e le comunità disgregate, sopperendo alle stagioni invernali dei comuni terremotati.
È la vocazione di Montelago, focolaio di incontri e fulcro di scambi, sempre più laboratorio di respiro nazionale e internazionale, dove nascono le idee e prima ancora le produzioni musicali, come quella che, nell’edizione 2017, coinvolge i The Sidh, formazione italiana, sul palco con le ballerine irlandesi di Innova e con i piper italiani e scozzesi, o la produzione degli austriaci Celtica Pipes Rock che realizzeranno un concerto e un film insieme all’Unione Corale Senese Ettore Bastianini, o ancora i tre concerti made in Scozia – Treacherous Orchestra, Ross Ainslie and Ali Hutton, Dosca – nati dalla collaborazione con il Festival Celtic Connections di Glasgow. Senza dimenticare la band olandese degli Omnia, la cui musica, figlia di vari itinerari culturali, sgorga da terre come l’Irlanda, l’Inghilterra, la Cornovaglia, la Persia e rappresenta un approccio originalissimo all’antica religione europea e alla sua tradizione musicale, rivissute attraverso la moderna spiritualità pagana.
Montelago Celtic Festival è un evento firmato Arte Nomade e organizzato in collaborazione con Regione Marche, Provincia di Macerata, Comune di Serravalle di Chienti (Mc), Cosmari, Protezione Civile della Regione Marche, Università di Macerata, e con il patrocino di Ambasciata d’Irlanda in Italia, Federazione Italiana Rugby e Legambiente.
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