Torna in scena allo Sferisterio Madama Butterfly
Alle 21, l’opera di Giacomo Puccini messa in scena da Nicola Berloffa. Il fine settimana è dedicato all’accessibilità: per tre giorni spettacoli con audio descrizioni e percorsi tattili
Macerata 27 luglio – La giornata di domani 28 luglio apre il secondo fine settimana di recite, a cui si affiancano le iniziative del Festival Off, in vista della prima di Aida messa in scena da Francesco Micheli domenica 30 luglio. Questo weekend, inoltre, è dedicato all’accessibilità: spettacoli con audio descrizioni e Percorsi tattili.
Alle ore 12, gli Aperitivi Culturali accolgono Marco Mellone, avvocato ed esperto di diritto matrimoniale comparato, agli Antichi Forni. L’ospite dell’incontro affronta il complesso tema delle unioni tra persone di paesi diversi, un argomento rilevante per la stagione dedicata a Oriente. Lasciandosi suggestionare dal libretto di Giacosa e Illica, Mellone si concentra sul matrimonio tra Cio-Cio-San e F.B. Pinkerton nella Madama Butterfly di Puccini. L’appuntamento Moglie e buoi dei paesi tuoi? è accreditato dall’Ordine degli Avvocati di Macerata ai fini della formazione forense.
Si continua nel Parco di Villa Cozza con i Fiori musicali, un ciclo di concerti che anticipano le arie d’opera che risuoneranno in serata allo Sferisterio. L’iniziativa curata da Cesarina Compagnoni vede la partecipazione degli studenti del Conservatorio G.B. Pergolesi di Fermo.
L’appuntamento per i Percorsi tattili, organizzati in collaborazione con l’Università di Macerata e il Museo Tattile Omero, è alle ore 18.15 allo Sferisterio. Il progetto è pensato per i non vedenti o gli ipovedenti, ma è aperto a tutti i curiosi del dietro le quinte. Il percorso di domani si concentra sulle scenografie di Madama Butterfly, che potranno essere toccate grazie alla collaborazione dello staff di palcoscenico.
Da quest’anno, sempre alle 18.15, è disponibile in via sperimentale un percorso guidato da un’interprete LIS per i non udenti, che porterà i partecipanti alla scoperta del teatro, del palcoscenico e delle scenografie. Per informazioni e prenotazioni sui percorsi, contattare arte.accessibile@unimc.it. Stessa mail per prenotare le audio descrizioni, disponibili in serata per Madama Butterfly. Le audio descrizioni permettono ai non vedenti e agli ipovedenti di godersi l’opera attraverso una precisa descrizione di tutto ciò che è elemento visivo dello spettacolo, con lunghe sezioni introduttive che precedono l’inizio di ciascuno spettacolo e forniscono informazioni fondamentali per la comprensione: la storia e la trama dell’opera, le scenografie, i costumi, le ambientazioni e le chiavi di lettura fornite da registi, costumisti e scenografi. La ricezione delle audio descrizioni avviene attraverso una cuffia mono auricolare su un settore di 60 posti. È possibile scaricare gratuitamente le parti introduttive dei titoli in programma dal sito web dello Sferisterio.
Altro appuntamento in Arena, alle ore 19, è l’aperitivo in loggione, organizzato da IMT, per festeggiare i 50 anni delle prime due DOC maceratesi – il Verdicchio di Matelica e il Rosso Conero. Il programma prevede una verticale di vini, con un sommelier dell’AIS, ed offre la possibilità di godersi il magnifico panorama maceratese, dai Monti Sibillini al Mare Adriatico. Per prenotazioni, visitare il sito www.sferisterio.it/visit.
Alle ore 21, la Madama Butterfly del regista Nicola Berloffa sale sul palcoscenico per la seconda recita. Cio-Cio-San è interpretata dal grande soprano Maria José Siri, il tenore Antonello Palombi interpreta lo sposo della protagonista, F.B. Pinkerton. Nella veste di Suzuki, il mezzo-soprano Manuela Custer. A completare il cast: Samantha Sapienza (Kate Pinkerton), Alberto Mastromarino (Sharpless), Nicola Pamio (Goro), Andrea Porta (Il Principe Yamadori), Cristian Saitta (lo zio bonzo) e Giacomo Medici (Il commissario imperiale). Le scene sono di Fabio Cherstich, mentre i costumi di Valeria Donata Bettella. Marco Giusti cura le luci. Dirige la FORM il Maestro Massimo Zanetti. Completa la produzione il Coro Lirico Marchigiano “V. Bellini”.
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