“Così in terra”

 
Ad Acquasanta Terme un cortometraggio del Centro Sperimentale di Cinematografia con protagonista Roberto Citran. Nel cast la popolazione locale.
 
Marche Landscape Cinefund, un ruolo di primo piano per il paesaggio marchigiano nel Cinema
 
Acquasanta Terme, 2017-08-30 – E’ stato presentato oggi, nell’elegante e antica ospitalità di Villa Cicchi ad Ascoli Piceno, il Fondo Cinematografico Speciale per il Paesaggio: una modalità innovativa di educare al paesaggio, alla sua cura e alla presa di coscienza della sua importanza anche nella vita quotidiana. E’ nelle finalità di Marche Landscape Cinefund, un progetto ideato da Marche Film Commission della Fondazione Marche Cultura e sostenuto dalla Regione Marche – Assessorato all’Urbanistica,  Paesaggio che intende sperimentare e attuare politiche innovative di promozione e valorizzazione del territorio attraverso il sostegno a progetti cineaudiovisivi ed in particolare alla narrazione filmica dei luoghi.  Elementi che appaiono ancora più attuali alla luce dei recenti eventi sismici che hanno colpito le Marche e in qualche caso modificato anche il paesaggio ed il suo racconto.
“C’è l’esigenza di comunicare un paesaggio che non è solo bellezza naturale ma così come viene percepito appartenente alla popolazione -ha evidenziato il vicepresidente della giunta regionale e assessora all’Urbanistica e Paesaggio, Anna Casini – ora un paesaggio ferito che ha bisogno di essere compreso nella sua profondità che è fatta anche delle anime che lo abitano. In questo senso Acquasanta è emblematica sia come paesaggio fortemente connesso con l’elemento acqua sia nella mentalità e volontà determinata a ripartire dopo le ferite subite, senza perdere la speranza. Questo progetto filmico – ha concluso-  che non è documentaristico ma che racconta i luoghi e le persone e le relazioni umane servirà anche a far capire quanto sia fondamentale il rapporto con il paesaggio come valorizzazione dell’economia del territorio.”
“Per l’edizione 2016-2018 del Fondo,- ha spiegato Stefania Benatti , direttore della Fondazione Marche Cultura- si è avviata  la collaborazione tra Fondazione Marche Cultura e Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma – Scuola nazionale di Cinema che proprio in questi giorni, fino a 31 agosto,  sta effettuando le riprese di un cortometraggio nel territorio di Acquasanta Terme, scelto per “interpretare” una storia emblematica insieme al protagonista  maschile Roberto Citran  e alla popolazione locale, circa 40 persone impegnate nel cast tra cui la protagonista femminile Angelarosa Orsini .  Il progetto di Marche Landscaape è una peculiarità delle Marche , non esiiste in altre regioni con queste finalità e siamo molto soddisfatti di questa collaborazione con la più prestigiosa scuola di Cinema italiana.“
Per la regia di Pier Lorenzo Pisano, il corto si intitolerà Così in terra e si ispira liberamente al racconto Casa d’altri di Silvio D’Arzo.  Prodotto da CSC Production si tratta del saggio di diploma oltre che della regia, di tutti i reparti di cinematografia, dal suono al datore luci,  e il progetto filmico viene seguito dal regista Gianni Amelio, docente al CSC.
Roberto Citran, il protagonista del cortometraggio che durerà circa 15 minuti , dopo aver spiegato che è legato alle Marche da molto tempo anche per un ricordo affettivo – “qui ho concepito mio figlio che ora ha 19 anni e durante le riprese di un film mia moglie veniva a trovarmi … e  poi ho frequentato agli inizi della carriera il Festival di Polverigi”  ha parlato di un’esperienza unica e toccante, dove la finzione si sovrappone e si mescola alla realtà drammatica. “Non nascondo che ascoltando le storie vere delle persone con cui giriamo le scene qualche volta mi sono sentito spiazzato, disarmato  e commosso come il prete che interpreto. Per capire questo dramma bisogna vivere accanto alle persone, ascoltarle e non basta un reportage in tv, occorre un occhio sensibile ma soprattutto, bisogna venire in questi luoghi per ricevere la forza di queste persone. Abbiamo lavorato a questo film senza la minima forma di morbosità o voyieurismo ma solo evidenziando i rapporti tra le persone.”
Il giovane regista Pisano, 26 anni ha detto di essere partito da una piccola idea e poi la storia “si è sviluppata interagendo con le persone e il loro entusiasmo   trovando un tesoro a cui attingere come un flusso continuo tra realtà e finzione , cogliendo immagini inedite  del paesaggio. Un’esperienza bellissima e ringrazio tutti di avermi dato questa opportunità.”
Ringraziamenti alla Regione e a Marche Fillm Commission per la non scontata disponibilità e competenza  professionale lavorando meglio con chi conosce e guida al territorio,  anche da parte di Elio Cecchin, coordinatore di produzione della CSC Production, che ha detto di aver trovato una sensibilità collettiva molto forte, quasi come fare cinema decenni fa con le persone scelte per strada e un coinvolgimento totale. Parlando a nome,  del Centro Sperimentale di Cinematografia e del Presidente Felice Laudadio, del direttore Marcello Foti, di Elisabetta Bruscolini direttore della CSC, ha sottolineato quanto il Centro creda e aderisca a questo progetto.”
Alla conferenza stampa è intervenuto anche il sindaco di Acquasanta Terme, Sante Stangoni che ha ricordato l’esigenza delle popolazioni terremotate di essere capite e sostenute anche moralmente  per andare avanti e non perdere la speranza. E anche un film come questo è importantissimo per sentirsi non abbandonati ma valorizzati.“
Già dal 2013 la Regione Marche – Servizio Urbanistica, Paesaggio, Informazioni Territoriali e Fondazione Marche Cultura hanno attivato il Fondo cinematografico triennale denominato Marche Landscape CineFund (MLCF) finalizzato alla valorizzazione del paesaggio delle Marche attraverso la produzione cinematografica e audiovisiva. A tale scopo è stata istituita una Commissione di valutazione dei progetti che per il biennio 2016-2018 ha voluto focalizzare l’attenzione sulle nuove leve di giovani autori, avviando una collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma- Scuola Nazionale di Cinema. Il corto che si sta girando in questi giorni nelle frazioni di Acquasanta Terme (Quintodecimo, Tallacano, San Vito, Cascate di Forcella – Mulino Pompili)  esprimerà il senso profondo del paesaggio regionale, inteso come landscape sia ambientale che umano, cioè un sistema complesso di ecosistemi in cui si integrano gli eventi della natura e le azioni della cultura umana. In tal senso un particolare risalto sarà dato alle zone drammaticamente segnate dal sisma.
Le riprese sono realizzate grazie alla collaborazione e al supporto logistico di Marche Film Commission – Fondazione Marche Cultura e del Comune di Acquasanta Terme, dei Vigili del Fuoco – Comando Provinciale di Ascoli Piceno, della Croce Verde di Acquasanta Terme che si sono adoperati per fornire la massima collaborazione, disponibilità  e assistenza a rendere agevoli e sicure le operazioni di ripresa sui diversi territori.
Così si è espressa Caterina d’Amico Preside SCUOLA NAZIONALE DI CINEMA:
“Così in cielo come in terra (..) seguendo i dettami del nostro cinema migliore, nell’intento di produrre un film che abbia valore di preziosa memoria storica, ha voluto raccontare la ferita più recente subita dal territorio e, per distanziarsi dal linguaggio della cronaca televisiva, si è ispirato al magnifico racconto Casa d’altri di Silvio D’Arzo, scrivendone un libero adattamento (..). Il regista ci sta lavorando sotto la guida del docente Gianni Amelio, il quale tiene molto a questo progetto”
Dalla sceneggiatura (di Flaminia Gressi, Nicoletta Senzacqua e Pier Lorenzo Pisano):
“Il paese è vuoto. Non c’è rimasto quasi più nessuno, nemmeno le case, crollate quasi tutte dopo l’ultimo terremoto. C’è silenzio. Solo durante la messa arriva gente dai paesi limitrofi: una decina di anziani che vivono ancora qui perché non hanno nessun posto dove andare e nessuno che li aspetta. Lo dicono anche durante la confessione, che sono soli, non sono nemmeno più capaci di far peccato perché non c’è l’occasione. Abbandonati a far la vita dei santi. Poi, un giorno, durante i canti della messa, risuona una voce diversa dalle altre, un canto limpido. Il prete rincorre quella voce, e vede una donna anziana vestita di scuro che si dirige verso la collina con una capra al seguito…
Roberto Citran, 62 anni, ha iniziato a fare teatro nel 1979 nella sua città, Padova, poi nel 1983 insieme a Vasco Mirandola ha dato vita al duo comico “Punto e Virgola” e vinto la prima edizione del concorso per comici La zanzara d’oro. Nel corso della sua carriera ha lavorato per Cinema e Tv in numerosi ruoli e con moltissimi registi tra i quali Carlo Mazzacurati, Cinzia Th Torrini, Francesca Archibugi, Giuseppe Piccioni, Ricky Tognazzi e all’estero accanto a Ewan McGregor in Nora (2000) di Pat Murphy e ne Il mandolino del capitano Corelli di John Madden. Coppa Volpi a Venezia nel 1994 come miglior attore non protagonista nel film Il Toro di Carlo Mazzacurati e Candidato ai Nastri d’Argento per Il Prete bello di C.Mazzacurati (1990). Recentemente è stato anche la voce narrante del docufilm di Laura Viezzoli ( film maker anconetana) La Natura delle Cose . 
 
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