Privatizzare la Città!
San Benedetto del Tronto, 2017-08-27 – E’ questo l’intento non dichiarato , ma purtroppo puntualmente perseguito dall’Amministrazione Piunti nei diversi settori , dagli eventi culturali che hanno animato l’estate sambenedettese a quelli ricreativi che hanno trasformato il centro della nostra città in una perenne fiera, alla gestione degli impianti sportivi come nel caso della piscina comunale.
Particolarmente incresciosa e preoccupante in tal senso è la vicenda degli asili nido comunali, fiore all’occhiello della precedente amministrazione di centrosinistra.
Quando quest’ultima si insediò nel 2006 la percentuale di bambini che frequentavano l’asilo nido era sotto il 10%, ben lontano dall’obiettivo europeo del 30% ed a quello del 16% della regione Marche. Con la realizzazione del terzo asilo nido comunale convenzionato si riuscì ad innalzare tale percentuale al 12-14% con grande determinazione politica ed impegno economico. Avevamo già in animo di destinare uno spazio pubblico di oltre 600 metri quadrati, ubicato al centro di San Benedetto, per la realizzazione del quarto asilo nido, una struttura moderna, che fosse vicina alle esigenze delle famiglie e flessibile nella fruizione. Il centrosinistra era mosso dall’ambizione di creare una continuità educativo-pedagogica nella fascia di età 0-6 anni nella ferma convinzione che frequentare il nido abbia un valore formativo oramai universalmente riconosciuto e che non rappresenti un’alternativa, forse più economica, all’assunzione di una baby-sitter. Convinzione quest’ultima ampiamente diffusa nella cultura della destra. Difatti tale percorso virtuoso si è interrotto con questa amministrazione!
Hanno smantellato il terzo asilo nido comunale convenzionato e, di fatto, è in atto la privatizzazione di quello comunale di Porto d’Ascoli, il Giardino delle Meraviglie, che ha rappresentato per molti anni l’emblema delle politiche per l’infanzia delle passate amministrazioni. Tutto ciò in nome di uno sbandierato quanto improbabile risparmio economico per l’Ente, che comunque passerà sulla testa dei piccoli utenti e comporterà un aggravio di spesa per le loro famiglie. Con questo provvedimento l’amministrazione Piunti abdica al proprio ruolo istituzionale di elaborazione, programmazione, gestione e controllo delle politiche per l’infanzia delegando un settore così delicato per la formazione delle future generazioni esclusivamente all’iniziativa privata. Il sindaco e l’assessore Carboni sua delegata alle politiche sociali mancano di progettualità e di una visione organica e lungimirante delle politiche di welfare in un periodo di crescenti bisogni in cui il ruolo del pubblico andrebbe potenziato con investimenti coraggiosi e non ridimensionato se non addirittura smantellato come sta accadendo a San Benedetto. Persino la proroga di tutte le convenzioni scadute per la gestione dei servizi sociali è un preoccupante indizio della inadeguatezza di questa amministrazione! Questa giunta, è sotto gli occhi di tutti, nel migliore dei casi si limita a gestire in maniera routinaria e pedissequa l’esistente senza slancio e capacità ideativa, spesso con azioni di vera macelleria sociale. E’ per tutte queste ragioni che respingo al mittente le critiche generiche e immotivate che sono state rivolte nei giorni scorsi dal sindaco Piunti al mio operato di assessore alle politiche sociali e rivolgo un appello accorato a questa amministrazione affinché vi sia un cambio di rotta radicale nella gestione del welfare per il bene della nostra comunità.
© 2017, Redazione. All rights reserved.