Anziani ed esclusione sociale

 
Al via la Training School internazionale dell’Inrca nei luoghi del sisma
 
Camerino – Relazioni intergenerazionali gratificanti, politiche di welfare mirate e una gestione ottimale delle persone anziane in caso di calamità naturali, in riferimento al recente terremoto del centro Italia. Sono alcuni dei temi della 2° Training School internazionale (Camerino, 18-21 settembre) per giovani ricercatori, organizzata dall’Inrca – l’Istituto Nazionale Riposo e Cura Anziani – in collaborazione con l’Università di Camerino e il network europeo Rosenet (Reducing Old-age Social Exclusion)con l’obiettivo di ridurre i fenomeni globali di esclusione sociale in età anziana.

‘L’iniziativa – commenta Fabrizia Lattanzio, Direttore scientifico dell’Inrca, che ha messo a disposizione 15 borse di studio del valore di 1500 euro attraverso il network ROSEnet – mira a fornire alle nuove generazioni gli strumenti per colmare lo scollamento tra politica e ricerca nei servizi di welfare per la terza età. L’esclusione sociale è infatti il risultato di diseguaglianze nella gestione delle risorse e nelle opportunità individuali, che portano ad un progressivo assottigliamento della rete sociale e dei diritti, con ripercussioni evidenti sulla possibilità di perseguire un invecchiamento attivo e in salute, ed un peggioramento complessivo della qualità di vita’.
 
La Training School, che si rivolge a dottorandi e giovani ricercatori, vede il contributo dei massimi esperti mondiali del settore, tra cui Kieran Walsh, presidente network ROSEnet e direttore dell’Irish Centre for Social Gerontology, National University of Ireland, Tineke Fokkema, Netherlands Interdisciplinary Demographic Institute, Junko Otani, Università di Osaka, Pieter Vanhuysse, University of Southern Denmark, Charles Waldegrave, Family Centre Social Policy Research Unit, Nuova Zelanda. ‘Grazie alla collaborazione con l’Università di Camerino – spiega Giovanni Lamura, responsabile del Centro ricerche socio-economiche per l’Invecchiamento dell’Inrca e tra gli organizzatori – è stato possibile avviare la scuola in uno dei territori maggiormente colpiti dal sisma, al fine di mantenere alta l’attenzione e incentivare la ripresa di queste zone’.
 
 
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