dalla Città

2017-09-27
Nuovi servizi del Comune pagabili on line

Dopo la tassa dei rifiuti, modalità attiva da tempo, ora è possibile pagare diversi altri servizi erogati dal comune di san Benedetto stando comodamente seduti a casa.
 
Il Comune ha infatti aderito al sistema di pagamento on line della Regione Marche denominato “Mpay” che consente l’interoperabilità tra le pubbliche amministrazioni aderenti e i “prestatori di servizi di pagamento” (banche, poste, circuiti di carte di credito) che hanno aderito al nodo dei pagamenti nazionale, rispettando le indicazioni normative sulla materia e garantendo a cittadini e alle imprese il pagamento in totale sicurezza delle somme dovute.
 
In pratica, il cittadino, accedendo dalla voce “servizi on line” sulla home page del sito del Comune oppure direttamente al sito mpay.regione.marche.it potrà, per i servizi abilitati, pagare la prestazione richiesta utilizzando le varie forme che il sistema mette a disposizione (carta di credito, bollettino postale, bonifico per i circuiti bancari aderenti al servizio). Il costo di questa prestazione varia in base al tipo di sistema di pagamento prescelto e all’importo della transazione (in genere, tra 1,40 e 2,50 euro) ed è chiaramente indicato prima che l’utente autorizzi il pagamento.
 
“Attualmente questa modalità di pagamento è attiva per i servizi cimiteriali e per alcuni servizi della Polizia Municipale – dice l’assessore alle finanze Andrea Traini – ma l’obiettivo è di estenderne gradualmente l’utilizzo a tutti i servizi erogati dal Comune di San Benedetto del Tronto”.

Interventi per la famiglia, ecco i contributi della legge 30

Sono aperti i termini per presentare domanda di ammissione ai contributi previsti dalla legge regionale n. 30/1998 per interventi a favore della famiglia per l’anno 2016.
 
Possono presentare richiesta di contributo i cittadini residenti a San Benedetto del Tronto che abbiano acquisito la residenza prima del 1° gennaio 2016 con reddito ISEE vigente non superiore a:
– € 10.000,00 per donne sole in stato di gravidanza o con figli, in presenza di situazioni di disagio economico e sociale;
– € 13.000,00 per famiglie con numero di figli pari o superiore a tre;
– € 7.000,00 per le famiglie in situazione di disagio economico e sociale.
 
Hanno priorità sugli altri richiedenti le donne sole in stato di gravidanza o con figli che non superino il tetto di reddito ISEE di € 10.000,00 e le famiglie con numero di figli pari o superiore a tre che non superino il tetto di reddito ISEE di € 13.000,00.
 
La graduatoria, ordinata sulla base delle priorità sopraelencate, sarà redatta in ordine progressivo di reddito ISEE. Il contributo minimo per singolo beneficiario è pari € 250,00 e sarà erogato secondo l’ordine progressivo di graduatoria, fino ad esaurimento del fondo a disposizione.
 
Il contributo non è cumulabile con il contributo al nucleo familiare con 3 figli minori, con l’assegno di maternità e con il sussidio economico per il Sostegno all’Inclusione Attiva (SIA).
 
La domanda va presentata all’Ufficio Protocollo del Comune di persona, via PEC o con raccomandata (farà fede il timbro postale) entro venerdì’ 27 ottobre 2017.
 
Bando e modello di domanda sono reperibili in questa pagina o presso l’URP e il settore Servizi Sociali.

 

 

Nuova seduta della Cabina regia delle azioni di contrasto alla violenza

Si è svolto il 20 settembre, presso la sala Giunta del Comune di S. Benedetto del Tronto, il secondo incontro della “Cabina di Regia per l’attuazione di politiche di prevenzione e contrasto alla violenza nel comune di S. Benedetto del Tronto”, un tavolo di lavoro voluto dall’Assessore alle Pari Opportunità Antonella Baiocchi che ha l’obiettivo di conoscere, far conoscere e mettere in rete le opportunità di aiuto che offre il territorio, ideare iniziative di prevenzione e fronteggiamento del problema, promuovere la cultura del reciproco rispetto.
 
Il tavolo vede riuniti i rappresentanti degli ambiti che maggiormente hanno la possibilità di intercettare episodi di violenza e conflitti nella relazione: il magistrato Rita De Angelis, il direttore del Consultorio Familiare Vincenzo Luciani, la Presidente della Commissione Provinciale Pari Opportunità Antonietta Lupi, il Direttore dell’Ambito Territoriale Sociale n. 21 Antonio De Santis, la Direttrice dei Servizi Sociali Simona Marconi, la coordinatrice del Centro Antiviolenza Laura Gaspari, il Primario del Pronto Soccorso Paolo Groff e la dott.ssa Liliana Talamonti, gli avvocati Francesca Biancifiori e Cristina Perozzi, la prof.ssa Flavia Mandrelli, consigliera comunale in rappresentanza del mondo dell’istruzione, l’ispettore di Polizia Fiorina Marra, il comandante della stazione dei Carabinieri Luogotenente Luigi Cameli, il direttore del servizio Rapporti con il cittadino e comunicazione pubblica Eugenio Anchini e i quattro componenti della Commissione Anti violenza del Comune di S. Benedetto : i consiglieri Comunali Brunilde Crescenzi, Antonella Croci, Gianni Balloni e Gabriele Pompili.
 
Nel corso dell’incontro, al quale ha partecipato anche il sindaco Piunti, promotore a suo tempo dell’istituzione nella nostra provincia di due Centri Anti violenza, ognuno ha espresso le criticità del proprio ambito di riferimento.
“Abbiamo evidenziato criticità di base – spiega l’assessore Baiocchi – su cui intervenire con priorità: ad esempio, il problema della mancanza di mappatura delle risorse esistenti, l’insufficienza delle risorse presenti sul territorio (ad esempio case di accoglienza temporanea, case rifugio), la debolezza della rete tra le risorse esistenti, la necessità di informazione e formazione degli operatori che hanno occasione di intercettare il disagio (medici di base, operatori in ambito scolastico, le associazioni che offrono servizi di ascolto, etc.). E ancora, il problema delle ore scoperte, notturne, festive e prefestive, in cui chi ha bisogno di aiuto non trova operatività ma una segreteria telefonica. C’è molto da fare, ma sono fiduciosa perché la squadra è molto competente e motivata: si è respirata aria di grande complicità e volontà di spendersi per colmare le lacune esistenti e far diventare il nostro territorio un esempio di buone prassi ed operatività”.

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