dalla Regione Marche

2017-09-05
Rimodulazione del Fondo di solidarietà a favore delle zone terremotate: il Comitato di sorveglianza del Psr Marche si riunisce ad Ascoli.
È la prima volta che viene convocato nel capoluogo provinciale.
Casini: “Celerità e incisività dei programmi per rilanciare l’agricoltura”
 
È praticamente un “battesimo” per la città di Ascoli Piceno, ma la portata delle decisioni che verranno assunte supera l’importanza dell’evento, delineando e accompagnando lo sviluppo agricolo delle aree devastate dal sisma nei prossimi anni. Giovedì 7 settembre, alle ore 10.30 presso la Cartiera Papale, il Comitato di sorveglianza del Psr Marche si riunirà per autorizzare la rimodulazione del fondo di solidarietà destinato alla quattro Regioni colpite. Le altre Regioni italiane e lo Stato hanno rinunciato a parte delle propri risorse dello sviluppo rurale per assegnarle al rilancio alle zone dell’Italia centrale devastate dal terremoto. Lo scorso 22 giugno la Commissione politiche agricole nazionali della Conferenza Stato Regioni si era riunita a Civitella del Tronto (Teramo) per ripartire 300 milioni di euro relativi alle annualità 2018-2019-2020 (261 milioni dai Programmi regionali di sviluppo rurale e 38 milioni dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale ministeriale). Alle Marche sono stati assegnati 160 milioni, all’Umbria 51 milioni, all’Abruzzo 46 milioni e al Lazio 42 milioni. Giovedì prossimo il Comitato di sorveglianza del Psr Marche – organismo composto da funzionali europei, italiani e regionali – si riunirà ad Ascoli per certificare e autorizzare i nuovi interventi proposti dalla Regione, finanziati con i 160 milioni aggiuntivi che andranno a sommarsi ai 537,96 della dotazione iniziale. “Nel giro di poche settimane abbiamo condiviso le scelte con le rappresentanze del settore agricolo, con gli imprenditori rurali e con il Consiglio regionale – afferma la vice presidente Anna Casini – Velocità e incisività dei programmi sono state le nostre parole d’ordine per sostenere la ripresa economica e sociale delle aree rurali danneggiate. Il Comitato di sorveglianza dovrà autorizzare questi interventi, in modo che entro l’anno possano essere emanati i nuovi bandi di finanziamento alle imprese e alle aziende agricole”. La Casini anticipa le linee d’intervento che verranno proposte al Comitato: “Le risorse aggiuntive saranno destinate alle misure più rilevanti, a sostegno degli investimenti produttivi, all’insediamento dei giovani agricoltori, alla multifunzionalità dell’azienda agricola (agriturismo, vendita diretta), alle azioni di certificazione e di promozione dei prodotti di qualità. Il terremoto ha stravolto la rete viaria, per cui parte delle risorse serviranno a ripristinare la viabilità minore, in sinergia con quelle sulla viabilità maggiore finanziati con fondi nazionali”. La vice presidente segnala anche il ripristino degli edifici e del potenziale produttivo aziendale. “La modifica del Psr, oltre che assegnare risorse aggiuntive, ha anche l’obiettivo di ampliare le opportunità e di migliorare le condizioni offerte alle aziende agricole e agli imprenditori che operano nel cratere sismico, tenendo conto delle difficoltà e del contesto economico aggravato dal sisma. Per questo, nelle aree del cratere proponiamo di maggiorare i premi per il primo insediamento di giovani agricoltori e per le start up agricole”, conclude Casini.

LA GIUNTA APPROVA CRITERI E MODALITÀ PER LE AGEVOLAZIONI SUI SERVIZI DI TRASPORTO PUBBLICO – OLTRE 4,2 MILIONI DI EURO LE RISORSE STANZIATE
 
Sono 3,275 milioni di euro le risorse che la Giunta regionale mette a disposizione delle agevolazioni tariffarie per il trasporto pubblico locale su ferro e gomma. Il periodo di riferimento va dal primo settembre 2017 al 31 agosto 2018. Inoltre, a valere sull’anno 2016, la Giunta regionale ha incrementato di 937mila euro le risorse dedicate alle agevolazioni, sulla base dei rendiconti presentati dalle aziende di trasporto. Le risorse coprono il 95% delle spese sostenute dalle aziende di trasporto per il rilascio dei titoli di viaggio agevolati, mentre il restante 5% è a carico dei comuni. “Oltre 4,2 milioni di euro vanno a sostenere la fruizione agevolata dei servizi di trasporto pubblico locale destinata ad utenti socialmente deboli – sottolinea l’assessore ai Trasporti Angelo Sciapichetti – si tratta di circa 19mila soggetti in tutta la regione, che si dividono in invalidi e portatori d’handicap, pensionati ultrasessantacinquenni, lavoratori dipendenti, studenti, disoccupati e donne in gravidanza o con neonati. Circa il 56%% dei beneficiari sono studenti, mentre circa il 30% sono invalidi e portatori di handicap. L’andamento tendenziale delle richieste di titoli di viaggio agevolati è in aumento, per questo abbiamo deciso di mantenere la misura agevolativa che ha una duplice valenza positiva: da un lato si sostiene il reddito di fasce deboli, dall’altro si incentiva l’uso dei mezzi pubblici, a vantaggio dell’ambiente”. In particolare, i titoli di viaggio a tariffa agevolata sono costituiti da abbonamenti mensili, trimestrali o annuali, per il trasporto su gomma, senza limitazione del numero delle corse, validi su un’area urbana determinata ovvero su una linea extraurbana prescelta, eventualmente estesa ad un’area urbana connessa. Relativamente al trasporto ferroviario, sono previsti abbonamenti mensili validi su una tratta prescelta compresa nel territorio delle Marche. Previsti anche i titoli di viaggio integrati (“Treno Marche Bus” e “Picchio”). Il monitoraggio dell’andamento delle richieste e della connessa spesa, permetterà agli uffici regionali di modulare gli stanziamenti qualora si discostassero dalle stime effettuate.
 
Bando sulla riqualificazione delle strutture ricettive, ammessi a beneficio anche i rifugi di montagna
 
Anche i rifugi alpini ed escursionistici potranno beneficiare dei contributi previsti dal bando “Miglioramento della qualità, sostenibilità ed innovazione tecnologica delle strutture ricettive” che scadrà il 31 ottobre.  L’assessorato al Turismo della Regione Marche ha infatti deciso una modifica inserendo tra le attività economiche ammesse a beneficio, insieme agli alberghi, alle country houses, alle dimore storiche, alle case vacanze ed altre tipologie di strutture, anche i Rifugi Alpini ed escursionistici previsti dall’art.25 della L.R.9/2006.
“C’è una precisa volontà – ha spiegato l’assessore regionale, Moreno Pieroni –  di valorizzare e qualificare la ricettività delle aree interne montane. La domanda turistica legata al trekking e al turismo montano è, infatti, in crescita e diventa quindi fondamentale creare un’offerta ricettiva qualificata in queste aree, che risponda sempre di più alle esigenze del turista con servizi completi e innovativi. Si tratta anche di una misura orientata alla destagionalizzazione: le Marche anche in inverno hanno un fascino particolare e la montagna rappresenta l’accoglienza tipica, ospitando grandi e piccoli sulle piste da sci, negli snow park e al caldo nei rifugi dove poter degustare le eccellenze enogastronomiche. Questo bando – come ho avuto modo di sottolineare anche ieri a Fano nel primo degli incontri territoriali programmati con gli operatori e le associazioni di categoria per illustrarne le opportunità – è un’occasione fondamentale per incrementare gli investimenti in qualità e quindi lo sviluppo per moltissime tipologie di strutture ricettive. Aver inserito anche i rifugi di montagna- conclude Pieroni –  è un ulteriore importante segnale lanciato dalla Giunta Ceriscioli verso le aree interne per promuovere la valorizzazione e l’accoglienza anche in quei territori e soprattutto una particolare sensibilità ribadita verso le aree dei Sibillini in gran parte all’interno del cratere sismico.” ( ad’e)
 
I prossimi incontri in calendario con la rete degli albergatori e delle associazioni di categoria sulla presentazione del bando:
 
Oggi, martedì 5 settembre alle 17,00 a Numana presso il Comune
lunedì 11 settembre alle 17,00 a Civitanova Marche presso Cosmopolitan Business Hotel
martedì 12 settembre alle 17,00 a Fermo presso Sala Consiliare della Camera di Commercio
mercoledì 13 settembre alle 17,00– San Benedetto del Tronto  – presso  Hotel Calabresi –
lunedì 18 settembre   alle 17.30 a Senigallia presso Auditorium San Rocco
mercoledì 20 settembre alle 17.00 a Fabriano – sede da definire
 
Manifattura e lavoro 4.0

dalla Regione Marche
Manuela Bora

Bando della Regione con 8,9 milioni  per rilanciare gli investimenti e valorizzare il capitale umano.
Bora: “Le persone vero motore dell’innovazione”. Venerdì 15 settembre seminario di presentazione
 
Ancona, 2017-09-05 – Favorire i processi di innovazione tecnologica e digitale delle micro, piccole e medie imprese manifatturiere marchigiane, attivando almeno un tirocinio lavorativo. È la finalità di un bando emanato dalla Regione che prevede una dotazione finanziaria iniziale di 8,9 milioni di euro, da ripartire sotto forma di contributi a fondo perduto. Verrà pubblicato sul Bollettino ufficiale (Bur Marche) del 7 settembre, ma è già scaricabile al link: http://www.regione.marche.it/Regione-Utile/Attivit%C3%A0-Produttive/Ricerca-e-innovazione. Il bando sarà anche presentato nel corso di un seminario che si terrà il 15 settembre presso la sede della Giunta regionale (Palazzo Li Madou, Ancona a partire dalle ore 15.00). Le risorse messe a disposizione del sistema produttivo locale sono quelle del Por Marche Fesr 2014-2020 che sostengono i processi di innovazione aziendale e l’utilizzo delle nuove tecnologie digitali (Azione 1.3). Risultano coerenti con la strategia di specializzazione intelligente approvata dalla Giunta regionale nel dicembre 2016.
L’intervento, spiega l’assessora alle Attività produttive e Politiche comunitarie, Manuela Bora, “prevede la concessione di contributi in conto capitale alle imprese per realizzare programmi di investimento finalizzati al trasferimento e all’applicazione delle nuove tecnologie digitali, che verranno accompagnati con interventi di sostegno alle politiche del lavoro e della formazione. Non a caso abbiamo voluto chiamare il bando Manifattura e Lavoro 4.0: il supporto all’innovazione tecnologica e digitale dovrà essere strettamente collegato alla valorizzazione delle risorse umane, per porre al centro della strategia industriale 4.0 non solo le tecnologie, ma anche e soprattutto le persone, vero motore dei processi di innovazione”. Le aziende interessate a partecipare al bando, prima di presentare la domanda, dovranno attivare almeno un tirocinio di inserimento o reinserimento lavorativo, della dura di sei mesi, collegato all’investimento da sviluppare. La richiesta di partecipazione andrà poi accompagnata da un progetto di qualificazione e sviluppo delle competenze interne o di nuova assunzione, che potrà essere finanziato attraverso voucher formativi appositamente assegnati dalla Regione Marche. Alle imprese  ammesse a finanziamento, sarà corrisposto il 60 per cento dell’indennità  spettante ai tirocinanti e un ulteriore contributo, a fondo perduto, del Fondo sociale europeo, nel caso di trasformazione del tirocinio in contratto subordinato o di assunzione di lavoratori, aggiuntivi rispetto all’organico risultante al momento della presentazione della domanda. L’accesso al bando sarà possibile esclusivamente con procedura informatizzata. 

 
 
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