dalla Regione Marche

2017-09-16
Diagnosticato un caso di Chikungunya a Castelplanio
 
Nel pomeriggio di ieri, 15.9.17, al Servizio Igiene e Sanità Pubblica dell’ASUR AV 2 è giunta la notifica di un caso accertato di Chicungunya a seguito dell’esito positivo degli esami effettuati presso il centro di riferimento regionale di Virologia dell’Azienda Ospedali Riuniti di Torrette.
Il paziente, di 65 anni, residente a Castelplanio, aveva soggiornato per tre settimane in una città del Lazio dove si sono registrati altri casi, sino ai primi giorni di settembre. Dopo pochi giorni dal rientro nella sua residenza è stato ricoverato presso l’Ospedale di Fabriano e qui è stata sospettata la diagnosi per i sintomi tipici: febbre molto alta, forti dolori muscolari ed articolari.
Il paziente, guarito, è stato già dimesso.
Il caso è probabilmente correlato con la epidemia in corso nel Lazio e della quale si ha già da qualche giorno notizia tramite i mezzi di comunicazione nazionali.
 
Questa malattia, benigna nella prognosi, si trasmette tramite la puntura di zanzare che si sono infettate pungendo un uomo malato, ma non si trasmette direttamente da uomo a uomo.
Per questo motivo le circolari del Ministero della Salute prevedono, in via cautelativa, di sottoporre a disinfestazione contro tali insetti, le zone circostanti il luogo abituale di soggiorno della persona malata. Tali procedure sono state attivate immediatamente dal Dipartimento di Prevenzione dell’AV 2 ASUR che ha allertato i Comuni di Castelplanio e Fabriano i quali provvederanno ad effettuare la disinfestazione applicando le procedure previste.
Anche il centro di riferimento entomologico dell’Istituto Zooprofilattico Umbria Marche è subito stato attivato per effettuare  la “cattura” di zanzare adulte e verificare i focolai larvali con lo scopo di verificare efficacia delle misure messe in atto e monitorare la presenza di zanzare.
 
La popolazione, che non corre rischi particolari, verrà avvertita dai Sindaci delle procedure di disinfestazione messe in atto. Si informa che, nell’area interessata dalla irrorazione con prodotti disinfestanti si consiglia di restare in casa, durante il periodo del trattamento, con finestre e porte ben chiuse; trattenere all’interno delle abitazioni gli animali domestici che normalmente vengono lasciati in giardino, per un periodo di almeno 8 ore successive al trattamento; allontanare i bambini, anziani, persone con problemi respiratori o allergici, a scopo cautelativo, durante l’irrorazione del prodotto.  Per i prodotti dell’orto o delle piante da frutto, qualora non possano essere protetti da teli impermeabili, non devono essere consumati.
MACERIE PUBBLICHE, RIMOSSA LA QUASI TOTALITÀ
 
La quasi totalità delle macerie pubbliche è stata rimossa. Un obiettivo primario, quello di liberare strade pubbliche e piazze, per permettere il raggiungimento di tutte le frazioni e le case soprattutto nei comuni più colpiti dal sisma.
“In totale – spiega L’assessore Sciapichetti – le macerie rimosse ad oggi sono più di 150 mila tonnellate. L’operazione di rimozione di tutte le macerie pubbliche permette di dare a tutti la possibilità di raggiungere le proprie abitazioni, a meno delle frazioni più colpite come Pescara del Tronto ad Arquata”.
Inoltre sono avviate già da tempo inoltre la rimozione delle macerie private, soprattutto per le abitazioni che sono in adiacenza alle strade. Infatti ogni volta che si iniziano le operazioni di rimozione si procede con l’avviso ai cittadini che possono scegliere di essere presenti durante i lavori di carico così da poter reperire già in loco alcuni oggetti personali. Oggetti recuperati anche durante le fasi di selezione e cernita nei siti di deposito temporaneo di Monteprandone e Tolentino.
Le operazioni di rimozione inoltre avranno un’accelerazione a seguito di una nota della protezione civile nazionale dello scorso 7 settembre, in merito alle demolizioni degli edifici parzialmente crollati. Documento che considera la demolizione non più un procedimento a parte ma un’operazione connessa alla rimozione delle macerie, evitando così il percorso ordinario previsto con le ordinanze dei sindaci.
 
In allegato le foto, riferite a ieri, dei lavori di rimozione macerie a Castelsantangelo sul Nera, che ha permesso lo sgombero della strada di accesso alle porte nocrine. (le foto prima e dopo l’intervento)

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