Nasce all’ UniMc la Società nazionale di studio del patrimonio storico educativo
I professori universitari di dodici Atenei italiani hanno sottoscritto lo statuto e l’atto costitutivo della Sipse.
Macerata, 2017-09-14 – Parte dall’Università di Macerata l’iter per avviare una nuova Società scientifica che studi il patrimonio storico-educativo. Nei giorni scorsi al Polo Pantaleoni, nell’ambito della terza conferenza internazionale sulla Cultura materiale a scuola, “Prodotti, utilizzo e circolazione degli arredi scolastici e degli ausili didattici tra Europa e America Latina XIX e XX secolo”, i professori universitari di dodici Atenei italiani hanno sottoscritto lo statuto e l’atto costitutivo della Sipse, la Società Italiana per il Patrimonio Storico Educativo. Società di questo genere sono sorte già in Paesi come Spagna, Portogallo, Francia, Regno Unito, Grecia, Argentina, Cile, Brasile e Canada.
I soci fondatori sono i docenti appartenenti alle unità di ricerca di storia della pedagogia degli atenei che già dispongono di musei della scuola, della didattica e dell’educazione o archivi, laboratori, centri di documentazione e ricerca che sono interessati a dare vita a tali istituzioni e ad impegnarsi negli studi del patrimonio storico-educativo. Tra gli obiettivi più rilevanti della Società, quello di valorizzare i giovani studiosi e di promuovere studi e ricerche altrettanto specializzati, caratterizzandosi da subito per il suo profilo internazionale e per la realizzazione di quella rete europea delle società scientifiche di carattere universitario impegnate nello studio del patrimonio storico–educativo. La Sipse intende anche affiancare e collaborare strettamente con il Centro Italiano per la Ricerca Storico-Educativa.
Il Comitato Organizzatore, di cui è presidente Anna Ascenzi, docente Unimc e socio fondatore, è stato incaricato di redigere il regolamento attuativo, avviare le procedure per l’elezione degli organi di governo e indire il primo seminario scientifico internazionale del sodalizio.
Gli altri soci fondatori sono Annemarie Augschöll per la Libera Università di Bolzano, Gianfranco Bandini per l’Unità di ricerca dell’Università di Firenze, Alberto Barausse per l’Università del Molise, Vittoria Bosna per l’Università di Bari, Antonella Cagnolati per l’Università di Foggia, Francesca Borruso per l’Università Roma Tre, Michelina D’Alessio per l’Università della Basilicata, Mirella D’Ascenzo per l’Università di Bologna, Carla Ghizzoni per l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Brunella Serpe per l’Università della Calabria, Carla Callegari per l’Università di Padova.
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