da Giulianova
Fondo di solidarietà sociale.
Al via il progetto di inclusione sociale con 10 borse lavoro per 350 euro mensili. Scadenza domande il 25 ottobre.
Si chiama P.I.S., cioè Progetto di inclusione Sociale, ed è stato predisposto dal direttore dell’Ambito Sociale, su disposizioni dell’Amministrazione comunale, a favore di persone e famiglie in condizione di estrema povertà, fragilità e marginalità sociale.
A disposizione 10 borse lavoro per 350 euro mensili con durata massima di 6 mesi e impiego settimanale di 15 ore.
“Questo progetto – dichiara il sindaco Francesco Mastromauro – è stato finanziato interamente grazie al Fondo di solidarietà sociale che ho voluto nel 2014 per sostenere le famiglie in difficoltà economica ed alimentato, come è noto, con il taglio del 50% delle indennità spettanti per legge a me, agli assessori ed al presidente del Consiglio comunale”.
“Il nostro proposito – spiega la vicesindaco con delega alle Politiche sociali Nausicaa Cameli – è quello di favorire appunto l’inclusione sociale dei soggetti svantaggiati facendoli sentire utili alla comunità, e garantenendo dignità umana e sociale, tramite piccole attività lavorative. Ovviamente nell’assegnare le mansioni si terrà conto della specifica condizione individuale così come dichiarato nella domanda”.
Le domande debbono essere consegnate entro e non oltre il 25 ottobre prossimo negli uffici del Segretariato Sociale del Comune in viale Orsini (Parco Cerulli, tel. 085-80.21.214). L’avviso contenente i requisiti per la partecipazione e il relativo modulo di domanda sono pubblicati sul sito istituzionale del Comune (www.comune.giulianova.te.it), sezione “Concorsi ed avvisi”.
clicca l’allegato: AVVISO PROGETTO P.I.S.
Ente Porto e parità di genere.
La presidente CPO e la vicesindaco Cameli si dicono parzialmente soddisfatte. Pronto il ricorso qualora la modifica alla Statuto non sia immediatamente esecutiva.
da sx Marilena Andreani e Nausicaa Cameli
La verifica avviata dall’Ente Porto per rendere effettiva l’applicazione delle norme sul rispetto di genere è stata accolta con parziale soddisfazione dalla presidente della Commissione Pari Opportunità giuliese Marilena Andreani e dalla vicesindaco con delega alle Pari Opportunità Nausicaa Cameli.
“Non crediamo infatti – dice Andreani – che vi siano motivi per essere particolarmente contente in quanto abbiamo dovuto constatare le resistenze all’ accesso nelle stanze dei “bottoni” nonostante la legge Golfo/Mosca del 2011 sia molto chiara. Va infatti ricordato che già il 10 agosto scorso come presidente della Commissione Pari Opportunità di Giulianova, sulla scorta delle scelta “monogenere” del CdA, indirizzai una nota al presidente dell’Ente Porto chiedendo le ragioni di una scelta che, nel violare la legge Golfo/Mosca, al contempo deludeva la spettative di un territorio, il nostro, da sempre distintosi nel territorio provinciale e in quello regionale nella promozione delle pari opportunità e parità di genere”.
” Certo – aggiunge la vicesindaco Cameli – questa decisione dell’Ente Porto è la presa d’atto, sollecitata dalla CPO, di un’anomalia derivante dal mancato rispetto di una legge dello Stato. Quindi una scelta nel solco della legalità. Tuttavia è mia opinione che la cosa giusta da fare non sia aumentare un posto riservandolo alle donne bensì inserirle nel numero già previsto per la composizione del Cda”.
“Adesso – conclude la presidente Andreani – attendiamo che l’Ente Porto convochi a breve l’Assemblea con tutti i legali rappresentanti, inserendo all’ordine del giorno la modifica allo Statuto e la nomina della rappresentante di genere nel CdA. Qualora la modifica allo Statuto non fosse immediatamente esecutiva, presenteramo il ricorso alla presidenza del Consiglio dei Ministri e al Ministero delle Pari Opportunità”.
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