da Giulianova
Casa cantoniera. Il sindaco replica alla Guerrucci:
“L’amministrazione della cosa pubblica implica serietà. Sorprende constatare quanta disinformazione faccia una ex assessora che pure l’ha subita durante il suo incarico”.
“No. Le cose non stanno come dice l’ex assessora Francesca Guerrucci nel suo intervento che, oltre ad evidenziare disinformazione, è anche inopportuno. L’amministrazione della cosa pubblica implica serietà, per cui le sue posizioni ed il tono usato sono davvero sorprendenti. Tanto più da parte di chi ha avuto un ruolo gestionale e quindi ha sperimentato quante difficoltà si incontrano e persino patito le disinformazioni altrui”.
Sulla questione della ex casa cantoniera per la Protezione civile il sindaco Francesco Mastromauro ribatte alla accuse ed alle critiche di Francesca Guerrucci, delegata ai Lavori pubblici dal 22 gennaio 2016 sino al luglio scorso.
“Intanto l’ex assessora – dice il Sindaco – dovrebbe ricordare come alla mia richiesta iniziale del novembre 2016, a titolo gratuito, seguì l’11 aprile di quest’anno quella a titolo oneroso di cessione al Comune dell’ex casa cantoniera e dell’ area circostante giacché l’ANAS non poteva concederli se non pagando un canone. E poiché stabile ed area insistono in un’area nevralgica, quindi ottimale per le esigenze della Protezione civile alla quale abbiamo sempre riservato attenzione per l’ottimo e preziosissimo servizio garantito sia alla cittadinanza giuliese ma anche a favore di altre comunità, abbiamo risposto positivamente. Per cui, grazie anche ai buoni uffici del sottosegretario alla Regione Mario Mazzocca, il 13 aprile ho sottoscritto con l’ing. Salvatore Aiello il verbale di consegna provvisoria. Non sa però l’ex assessora, e quindi perlomeno avrebbe dovuto usare maggiore cautela, che il 14 settembre scorso l’ANAS ci ha fatto pervenire i termini e le condizioni dell’accordo, con implicazioni fondamentali che nella mia nota del 13 ottobre ho sottoposto all’attenzione dell’ANAS stessa avendo cura di informare preventivamente il presidente Michele Maruccia ed i suoi diretti collaboratori in un incontro che ho voluto con loro il 5 ottobre. E cioè – prosegue il primo cittadino – che i 5 anni stabiliti per la concessione dell’immobile sono troppo pochi, per cui la nostra proposta è di concedere l’ex casa cantoniera almeno per 10 o 15 anni in modo da garantire la giusta serenità operativa ai volontari della Protezione civile. Cosa che dimostra ulteriormente quanto sia per noi importante l’attività che essi svolgono. In secondo luogo il Comune può ricevere un bene in concessione a titolo oneroso ma solo per finalità istituzionali dirette, non quindi indirette come sarebbe il caso di subconcessione alla Protezione civile. In terzo luogo il canone richiesto, di 5.547 euro l’anno, non tiene conto dei grossi interventi da effettuare, e quindi delle spese sostanziose, per rendere fruibile l’immobile e per garantire la sicurezza passiva dell’area con apposita recinzione e sistema di videosorveglianza, necessari per evitare che i mezzi vengano vandalizzati. Da rilevare che l’ANAS rientrerebbe in possesso dei beni senza dovere un euro per tutte le migliorie apportate. Terzo punto: il Comune non può dare in sub concessione un bene per il quale paga un canone. E questo la Guerrucci, che è stata assessora, avrebbe dovuto saperlo. Ecco perché dico che poteva e doveva evitare polemiche che, oltre ad essere inopportune, rivelano approssimazione e disinformazione. Un autogoal quindi. In ogni caso – conclude Mastromauro – posso rassicurare sul fatto che per il prossimo incontro con l’ANAS, che ho richiesto proprio il 13 ottobre scorso, proporrò alcune soluzioni per superare le problematiche sul tappeto. 1)Portare appunto a 10 o 15 gli anni della concessione. 2) Sul canone da pagare non c’è problema ma chiederò che tutte le spese che il Comune affronterà per la bonifica e per rendere fruibile la struttura vengano scorporate dal canone stesso. 3) L’ex casa cantoniera diverrà sede del Centro Operativo Comunale di Protezione Civile, quindi con attività istituzionale propria del Comune facendone pertanto la sede della Protezione civile”.
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