dalla Regione Marche

2017-10-28
San Severino è il primo comune delle Marche libero dalle macerie.
 
Questa mattina infatti la regione e il gestore termineranno le operazioni di rimozione delle macerie degli edifici demoliti e disponibili per essere conferite nei siti di stoccaggio. Il materiale effettivamente rimosso dal comune è di 21.961,18 tonnellate a fronte di un cronoprogramma iniziale del piano comunale che stimava 33.319 tonnellate.
“San Severino – spiega l’assessore regionale Angelo Sciapichetti – è un comune modello per la gestione delle macerie. Infatti è uno dei pochi comuni ad avere redatto il piano macerie e il relativo cronoprogramma così come richiesto dalla regione. I tempi sono stati perfettamente rispettati”. In particolare i siti gestiti e ripuliti sono stati 34 con 4504 kg di amianto raccolto e differenziato.
Sulle macerie la regione Marche ha rimosso in tutto il territorio 200 Mila tonnellate, solo ad Arquata del Tronto oltre 90 Mila. Attualmente restano a terra e disponibili per essere rimosse 26 mila che la regione conta di conferire nei siti di stoccaggio entro metà novembre. Come realizzato da San Severino le attività si stanno programmando in maniera analoga con tutti gli altri sindaci che stanno provvedendo con avvisi e ordinanze di abbattimento per rendere disponibili le macerie e far funzionare in maniera costante la macchina della rimozione.
“Sulle macerie la regione – aggiunge Sciapichetti – ha rispettato i tempi e dato un’accelerazione importante negli ultimi mesi grazie alla richiesta di lavorare anche di notte. Il livello di qualità del lavoro e differenziazione è eccellente tanto da aver ricevuto anche un premio europeo. La priorità è stata quella di liberare strade e luoghi pubblici. Ora con la ricostruzione e il lavoro dei sindaci potremmo raggiungere l’obiettivo di rimuovere tutto il materiale entro dicembre 2018”.
Amandola avrà presto un nuovo ospedale

dalla Regione Marche
un momento della presentazione

NUOVO OSPEDALE AMANDOLA: PRESENTATO OGGI IL PROGETTO
 
Amandola, 2017-10-28 – Il progetto per la struttura è stato presentato oggi nell’ambito di una conferenza stampa. Il costo previsto dei lavori è di 18 milioni di euro: 13 milioni saranno finanziati grazie alle risorse della Ricostruzione Sisma che la Regione Marche ha deciso di destinare alle opere sanitarie e gli altri 5 milioni sono una donazione della Compagnia petrolifera Rosneft. In merito al progetto il Gruppo Kos Santo Stefano ha presentato ufficialmente una proposta di sponsorizzazione che permetterà di accelerare di molto i tempi relativi all’incarico di progettazione e permetterà di andare subito a bando, appena terminata la progettazione esecutiva, risparmiando molti mesi. A questa proposta seguirà comunque un avviso pubblico così come previsto dalla legge, per possibili eventuali altre proposte.
“La giornata di oggi – ha commentato il presidente Ceriscioli – da’ una grande accelerazione: avere attraverso la sponsorizzazione il progetto significa risparmiare diversi mesi. Chiederemo le tecniche costruttive più veloci. Si tratta di una grande dono a questa regione e a questa comunità grazie anche ai 5 milioni di euro, la più importante donazione effettuata finora. L’ospedale è  un segnale importante per tutti: è la dimostrazione che attraverso operazioni come queste è possibile tornare come si era prima o anche meglio con una struttura moderna, efficiente e sicura. Abbiamo scelto di investire in un nuovo edificio per dare il massimo di garanzia di una struttura di quarto livello. Una opportunità per le aree interne non solo come risposta alla salute ma anche come fonte di occupazione e motore dell’economia”.

dalla Regione Marche
un momento della presentazione

Emozionato il sindaco di Amandola Adolfo Marinangeli: “Un giorno importante per tutto il territorio. Un ringraziamento a tutti coloro che hanno voluto portare a termine questa realizzazione. Avremo una struttura che sarà  il fiore all’occhiello di questa area e ringrazio tutti i sindaci coinvolti. Si tratta della più grande opera pubblica mai realizzata in queste zone”.
Augusto Curti presidente del Comitato delle autonomie locali: “Un investimento fondamentale per il territorio. La Regione ha dimostrato grande vicinanza in questa situazione più grande di noi e abbiamo la consapevolezza che tutte le istituzioni si stanno impegnando al massimo nella ricostruzione”.
Alessandro Marini direttore Asur: “Stiamo vivendo giornate che sono pietre miliari. IL lavoro fatto in questi due anni dall’Asur sta portando risultati. Abbiamo ricevuto i mezzi per migliorare i servizi e per poter dare risposte di qualità. Facendo sintesi e sinergia come oggi portiamo a casa i risultati”.
Enrico Brizioli, Gruppo Santo Stefano: “Siamo uno dei maggiori partner della Regione e ci riteniamo una parte importante del servizio sanitario pubblico a servizio della collettività. Insieme dobbiamo sostenere e difendere il patrimonio costruito della sanità pubblica. In questa ottica abbiamo voluto dare un contributo attivo alla ricostruzione per valorizzare sempre di più queste terre meravigliose”.
La nuova struttura di Amandola sarà un ospedale a misura d’uomo e di territorio con una struttura leggera di 7.400 metri quadrati, piani «scalettati» che si adattano all’andamento del terreno, massima altezza di 3 piani, sezione ispirata all’abitato storico. 60 i posti letto previsti più 20 per la RSA. Ci saranno il blocco operatorio con due sale, il punto di primo intervento Potes, l’area diagnostica e di terapia (Tac, radiologia e ambulatorio prelievi), un’area degenza con 23 posti letto per acuti e 10 posti letto per post acuti, un’area diurna e ambulatoriale (ambulatori chirurgici, medici, diagnostici, dialisi e riabilitazione) i servizi territoriali, l’area dei servizi sanitari e non (farmacia e cup), con un ampio parcheggio. Il nuovo edificio sarà spostato in pianura in modo da essere più sicuro grazie alla scelta del terreno e più facilmente raggiungibile. Inoltre in questo modo i lavori avranno minori interferenze con la vita cittadina. Il cronoprogramma prevede il progetto esecutivo entro il 1° semestre 2018 e il bando di appalto entro la fine dell’anno 2018.
Clicca l’allegato: OSPEDALE AMANDOLA_new
 

 
 
 
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