dalla Regione Marche
2017-10-12
Al “ TTG Incontri” a Rimini dal 12 al 14 ottobre
STUDIARE, PEDALARE E SPOSARSI NELLE MARCHE
Presentati tre nuovi cluster turistici su cui la Regione punterà per le prossime stagioni. Pieroni: “Registriamo un forte interesse che vogliamo consolidare e sviluppare. Si apre una nuova stagione per le Marche, fatta di proposte mirate per intercettare nuovi mercati e uscire definitivamente dal cono d’ombra gettato dal sisma”
“Sulla direttrice tracciata dal Piano Triennale del Turismo 2016-2018 e con il Piano Straordinario di rilancio della regione dopo il sisma, vogliamo consolidare con azioni mirate tre nuovi prodotti turistici: il bike , il turismo delle nozze e il turismo scolastico.” Così oggi l’assessore regionale al Turismo-Cultura, Moreno Pieroni nello stand della Regione Marche alla “Fiera del Turismo di Rimini, TTG –Incontri” fino al 14 ottobre, nel corso della presentazione al pubblico e ai tour operator dei tre nuovi segmenti turistici sui quali la Regione sta puntando per aumentare e diversificare l’offerta turistica delle prossime stagioni. “Mutuando in parte la campagna promozionale turistica, vogliamo far vivere alle Marche una nuova stagione, una rinascita appunto, attraverso nuove proposte mirate e il rafforzamento del turismo culturale. I tre nuovi cluster saranno strumenti importanti per intercettare nuovi mercati. Per il bike – ha proseguito – registriamo molto interesse e si tratta di un prodotto che nelle Marche vede attivi diversi Tour Operator e agenzie specializzate. Inoltre una buona diffusione di bike hotel che hanno aderito ai disciplinari regionali – e sui quali puntiamo anche attraverso il bando sulla riqualificazione delle imprese turistiche- ci sollecita a proseguire verso questa tendenza. Abbiamo tracciato anche una mappatura costantemente aggiornata degli itinerari anche per mountain bike e per i bike park.”Anche per il turismo delle nozze, il cosiddetto wedding, c’è una crescita costante “ Stiamo diventando una meta preferita per i matrimoni romantici –ha aggiunto Pieroni – nei borghi, nei resort di campagna, nelle ville soprattutto da parte del mercato straniero, con diverse agenzie anch’esse straniere presenti sul nostro territorio. Abbiamo nelle Marche addirittura un intero borgo dedicato al wedding: Petritoli, nel Fermano, e su questo ruota in parte l’economia di quel territorio. Infine , vogliamo mettere a punto e a sistema il terzo prodotto: il turismo scolastico attraverso la rimodulazione e aggiornamento di una mappatura esistente e da implementare promuovendola a livello nazionale ed internazionale per intercettare questo mercato. Ci saranno proposte e pacchetti dedicati, dalle Grotte di Frasassi nell’omonimo parco regionale ai musei, da Leopardi alla Urbino di Raffaello, proponendo itinerari tematici inerenti alle materie di insegnamento nei vari livelli scolastici.”
Nello stand marchigiano, identificato dalla campagna promozionale Viviamo le Marche, il cui logo era anche su un cuscino da viaggio gonfiabile regalato come gadget al pubblico intervenuto alla presentazione, sono ospitatati anche 33 operatori incoming e dal confronto con loro emerge una sostanziale tenuta dei flussi turistici considerando che a inizio anno si era partiti con una stima del calo di prenotazioni tra il 50% e il 70%, con un leggero aumento sia sul fronte degli arrivi che delle presenze. “Possiamo comunque delineare alcuni trend – commenta Pieroni – a partire dalla grande affluenza di turisti dall’Umbria e dal Lazio nell’area di Civitanova / Porto S. Giorgio/ Porto S. Elpidio/ Conero a seguito dell’apertura completa della Superstrada SS77 Val di Chienti. E per questo la Regione, proprio per consolidare questo flusso turistico, si è subito mossa in vista del 2018 grazie al progetto di promozione integrato Lazio Marche Coast to coast realizzato con la Regione Lazio nell’ambito del progetto di Eccellenza In. Itinere finanziato dal Mibact e dalle Regioni.”
Ma nella presentazione di oggi si è parlato anche del cluster che nelle Marche registra sempre numeri positivi: il mare, in un nuovo video in anteprima proprio a Rimini e realizzato in occasione della Notte dei desideri 2017. Una full immersion nelle infinite possibilità di vacanza nella Riviera delle Marche, dall’alba al tramonto. E poi non potevano mancare i grandi eventi culturali che punteggeranno le stagioni dei prossimi tre anni su cui la Regione sta investendo: dalleCelebrazioni rossiniane agli eventi di Mostrare le Marche con mostre territoriali dedicate al patrimonio culturale colpito dal sisma. “Il binomio cultura– turismo – ha rimarcato Pieroni – si rafforzerà ancor più perchè siamo convinti che presentarsi ai mercati esteri con una forte proposta culturale integrata sia una carta vincente e le celebrazioni dei più illustri personaggi marchigiani , Raffaello, Rossini Leopardi costituiscono un’opportunità unica per far conoscere le eccellenze di tutto il territorio regionale. Nel 2018 si terranno le Celebrazioni per i 150 anni della morte di Gioachino Rossini, nel 2019 ricorreranno i 200 anni del manoscritto “L’Infinito” di Giacomo Leopardi, nel 2020 i 500 anni dalla morte di Raffaello Sanzio. Oltre a questi grandi temi il turismo culturale sarà arricchito anche da pacchetti legati al nuovo Museo dedicato a Federico II Hohenstaufen di Jesi che può attirare pubblico tedesco e il ciclo di mostre legate alla valorizzazione e diffusione del patrimonio culturale colpito dal sisma.”
STRATEGIA NAZIONALE AREE INTERNE – AREA DEL MACERATESE – A PIEVE TORINA INCONTRO SUI BENI CULTURALI
La strategia per le arre interne dedica al Maceratese 8,5 milioni di euro, parte di queste risorse andranno a finanziare progetti sui beni culturali, coinvolgendo i comuni di Acquacanina, Bolognola, Castelsantangelo sul Nera, Fiastra, Monte Cavallo, Muccia, Valfornace, Pieve Torina, Serravalle di Chienti, Ussita, Visso Cessapalombo, Gualdo, Monte San Martino, Penna San Giovanni, San Ginesio, Sant’Angelo in Pontano, Sarnano. Di questo e di come prepararsi a gestire al meglio queste risorse si è oggi discusso a Pieve Torina (Mc). “Investire in cultura – così l’assessore Moreno Pieroni prendendo parte all’incontro – soprattutto per i territori delle aree interne, significa riportare economia, lavoro e turismo. E’ un tassello fondamentale per ritornare a come eravamo, cogliendo l’opportunità di andare ancora avanti. Se questo era importante prima del terremoto, ora è davvero essenziale. Abbiamo un enorme patrimonio culturale diffuso sul quale il sisma ha avuto un grande impatto, in sinergia con il Mibact stiamo facendo un lavoro attento e minuzioso, recuperando e catalogando ogni frammento, per riportare ogni opera d’arte, ogni opera architettonica o monumento, nel luogo e nello stato in cui si trovava. Per fare questo oltre al lavoro e alla dedizione di tanti tecnici e funzionari, vengono utilizzate anche tecnologie innovative. La qualità delle procedure di recupero dedicate ai beni culturali è stata formalmente riconosciuta a livello europeo. Vogliamo costruire un percorso condiviso, una progettualità concertata e per far questo le risorse che la strategia nazionale per le Aree interne mette in movimento saranno determinanti. In questa prospettiva occorre fare squadra e lavorare insieme, la ricostruzione, il rilancio delle aree montane non sono un obiettivo facile, né di breve periodo, perché quello che ha colpito la nostra terra è qualcosa di epocale e della stessa portata deve essere la risposta delle istituzioni”. Hanno preso parte all’iniziativa anche l’assessore Angelo Sciapichetti, il consigliere alle Aree interne Fabrizio Barca, rappresentanti del Comitato tecnico, i sindaci di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci, e di San Ginesio, Mario Scagnetti, l’Arcivescovo di Camerino – San Severino Marche, Francesco Giovanni Brugnaro, rappresentanti del Mibact e delle Università marchigiane, esperti, tecnici regionali. La strategia per l’area del Maceratese prevede itinerari culturali, artistici e paesaggistici durante la lunga ricostruzione post sisma. Condividere informazioni sullo stato attuale dei beni culturali e i programmi di recupero, raccogliere idee e scambiare valutazioni sui tipi di progetti/interventi che è possibile e conveniente immaginare, definire la road map organizzativa per la definizione dei progetti. Questi in sintesi gli obiettivi dell’incontro. “La Strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne – così Angelo Sciapichetti – punta a migliorare l’accessibilità ai servizi essenziali nei territori interni rurali, con l’obiettivo di finanziare progetti di sviluppo economico, oltre che nei settori della salute, della mobilità e dell’istruzione. Grazie a questo grande progetto vengono concentrate risorse europee e nazionali, che verranno erogate tramite bandi pubblici. Affinché i comuni compresi nelle aree interne tracciate, come quella del Maceratese, abbiano successo nella partecipazione ai bandi è necessario aumentino la loro capacità amministrativa. Spesso si tratta di piccole realtà, con poco personale, per questo è necessario condividere funzioni. Per la gestione dell’emergenza e della ricostruzione quasi tutti i comuni hanno potuto effettuare assunzioni a tempo determinato, spesso giovani e competenti tecnici. Ma per cogliere le opportunità della strategia per le aree interne sono necessarie anche specifiche professionalità. Occorre puntare sull’associazionismo degli enti locali per dare un’adeguata risposta a questa necessità. Se prima del terremoto lo sviluppo delle aree interne era una priorità, oggi è la priorità. Le città, i borghi, le montagne devono tornare a vivere come prima e a ancora meglio, tramite strutture più sicure. Abbiamo un grande patrimonio ambientale e culturale da valorizzare, affinché l’evento naturale più distruttivo che ha colpito la nostra terra negli ultimi secoli, diventi un’occasione storica di rilancio e rinascita”.
“La biodiversità in cucina”, bando della Regione per gli Istituti alberghieri marchigiani
Casini: “Sfida per rinnovare i piatti della tradizione con i prodotti tipici del territorio”
La biodiversità agraria entra in cucina per la preparazione di nuove paste, in linea con le tendenze attuali dei consumatori e magari innovando un piatto della tradizione. Un progetto ambizioso che la Regione rivolge ai futuri cuochi degli otto Istituti alberghieri marchigiani attraverso un bando presentato oggi, alle scuole e alla stampa, nella sede della Giunta regionale. Il concorso “La biodiversità in cucina, impastiamo con le farine…diverse” è la terza edizione di un progetto promosso con l’Assam per tutelare le risorse genetiche, vegetali e animali, delle Marche. La legge regionale 12/2003 promuove queste iniziative per salvaguardare il patrimonio originario delle Marche o presente negli agro sistemi marchigiani da almeno cinquant’anni, a rischio di erosione genetica o di estinzione. L’Agenzia per i servizi agroalimentari dal 2005 gestisce i due strumenti operativi previsti dalla legge: il Repertorio regionale e la Rete di conservazione e sicurezza, collaborando alle iniziative promozionali che vengono organizzate sul territorio. “L’obiettivo del bando è quello di diffondere nei ragazzi delle scuole alberghiere la conoscenza dei prodotti della biodiversità attraverso un percorso didattico che, dagli approfondimenti e ricerche sulla storia di un determinato prodotto del Repertorio regionale, dei suoi trasformati e derivati, del suo legame con il territorio, arrivi alla creazione di una pasta che valorizzi la peculiarità delle farine biodiverse utilizzate – spiega la vice presidente Anna Casini, assessore all’Agricoltura – Altra finalità del concorso è quella di creare un rapporto di collaborazione con gli agricoltori, custodi e fornitori della materia prima, i pastifici locali e le scuole alberghiere per un valorizzazione della biodiversità agraria marchigiana. È una sfida che lanciamo per far lavorare insieme i ragazzi, dando loro la possibilità di innovare i piatti. Pensiamo che sia possibile formare futuri chef stellati partendo dalla scuola: per questo motivo crediamo molto in questo progetto, investendo 8 mila euro tra premi e rimborso spese di partecipazione sostenute dagli Istituti”. Luca Facchini (coordinatore Accademia Tipicità) ha evidenziato le novità dell’edizione 2017 del concorso: “Innalzamento della parte formativa del progetto, con il coinvolgimento dell’Università, perché tante innovazioni nascono con lo studio e focalizzazione sul prodotto rispetto al piatto cucinato secondo la tradizione”. Alberto Monachesi (Tipicità) ha garantito che, nell’ambito della manifestazione fermana, “daremo massima visibilità e opportunità ai ragazzi, allacciando contatti con il summit mondiale della cucina italiana. Avranno a disposizione la filiera completa, dall’agricoltore al distributore, per conoscere tutto il ciclo del prodotto, in modo che lo chef diventi promotore del nostro territorio. Lo slogan di Expo Dubai 2020 è Connettere le menti, creare il futuro: nel nostro piccolo andiamo verso questa direzione”. Il calendario delle iniziative legate al concorso è stato illustrato da Ambra Micheletti (Assam). Prevede la scadenza delle domande il 31 ottobre 2017 e una giornata divulgativa entro l’ultima settimana di novembre presso l’Università Politecnica delle Marche, a cui saranno invitate le classi partecipanti per approfondimenti sul progetto regionale Biodiversità, sui cereali e le altre farine, sugli aspetti nutrizionali dei prodotti, sugli oli mono varietali autoctoni e per la conoscenza diretta delle aziende custodi e dei loro prodotti. Ogni istituto affiderà il tema del concorso a un gruppo o a una classe individuato del III o IV anno; la classe (o il gruppo di lavoro) potrà partecipare con una ricetta per la creazione di una pasta con farina biodiversa (Orzo nudo, Mais ottofile, Cece Quercia e Cece nero, Cicerchia, Roveja, Fava e Frumento Jervicella mescolate necessariamente alla farina di frumento duro di varietà antiche). Essendo la realizzazione della pasta il focus del concorso, nella giornata dedicata all’assaggio dei piatti (5 marzo, Tipicità Fermo) la pasta dovrà essere presentata dall’Istituto in due versioni: abbinata esclusivamente con un olio mono varietale specifico; abbinata a un condimento elaborato dalla scuola, con particolare attenzione alla stagionalità degli ingredienti utilizzati. Entro il 16 febbraio 2018 andrà consegnata una relazione finale descrittiva del “percorso didattico” che illustri le motivazioni della scelta dei prodotti, il loro legame con il territorio, lo studio per la preparazione di un certo tipo di pasta (% farine, tecniche d’impasto), la collaborazione con un pastificio locale, la ricerca della ricetta, la sua rielaborazione con particolare attenzione alla stagionalità degli ingredienti utilizzati. Il concorso si concluderà il 5 marzo 2018 nell’ambito dell’iniziativa Tipicità – Fermo con una giornata interamente dedicata alla preparazione e assaggio dei piatti valutati dalla giuria. Gli elaborati presentati e i piatti saranno sottoposti all’esame di una Commissione di valutazione composta da un rappresentante dell’Ufficio scolastico regionale, un funzionario Assam, un docente rappresentante dell’Università Politecnica, due chef, un rappresentante di Tipicità e un rappresentante dell’Accademia italiana della cucina.
PARIFICATO IL RENDICONTO 2016 DELLA REGIONE
La Sezione regionale di controllo per le Marche della Corte dei conti ha parificato oggi il Rendiconto 2016 della Regione Marche.
“Anche quest’anno – dichiara l’assessore al Bilancio Fabrizio Cesetti – la Corte dei conti ha quindi promosso a pieni voti i conti della Regione, confermando la qualità della loro gestione”.
Il giudizio di parifica, come noto, attesta la corrispondenza tra i valori indicati nel conto del bilancio e nel conto del patrimonio e quelli esposti negli atti normativi e amministrativi aventi risvolti finanziari. Si è trattato di una parifica piena e incondizionata, che ha riguardato anche la spesa per il trattamento accessorio del personale al servizio delle segreterie politiche degli organi regionali e del personale addetto alla guida a supporto dell’attività dei componenti della giunta regionale, superando anche la relativa pregiudiziale di costituzionalità.
In particolare, il giudizio positivo della Corte dei conti riguarda la tenuta degli equilibri di bilancio, la riduzione dell’indebitamento, l’efficiente gestione della sanità, l’utilizzo dei fondi comunitari.
Ferma restando la piena parifica espressa anche in relazione agli organismi partecipati, la Corte ha infine raccomandato alla Regione di porre particolare attenzione alla vigilanza sulle società partecipate. Ed è proprio su queste che la Regione sta ponendo in essere tutte le azioni necessarie.
“Emerge anche dall’odierna udienza – afferma sempre l’assessore Cesetti – un quadro virtuoso del nostro operato. Azioni positive per garantire il migliore utilizzo possibile delle risorse pubbliche nell’interesse fondamentale dei cittadini. Sono molto soddisfatto e ritengo che la leale collaborazione con gli organismi di controllo sia fondamentale per migliorare sempre di più la gestione di risorse pubbliche, la qualità dell’azione amministrativa nel suo complesso ed anche per superare le criticità segnalate”.
SCIAPICHETTI, “SULL’INCENERITORE IL CONSIGLIERE BISONNI SBAGLIA: REGIONE CONTRARIA CON FATTI E ATTI E NON A PAROLE”
“La Regione Marche è contro l’inceneritore, non solo a parole ma con gli atti e utilizzando tutti gli strumenti a disposizione. Nelle parole del consigliere Bisonni c’è solo la voglia di pubblicità, costruendo sul nulla una polemica finalizzata a guadagnare visibilità, cavalcando le paure dei cittadini. Siccome noi, invece che alle polemiche, teniamo di più ad evitare l’inceneritore nelle Marche, ci siamo da tempo attivati per impedirne la realizzazione, non lasciando nulla di intentato. Promuovere un referendum contro la legge che prevede un inceneritore nelle Marche, oltre che non impedirne affatto l’eventualità sarebbe stato un boomerang, come nel caso delle Trivelle dove scarsa affluenza e risultati finali, non hanno portato nessun vantaggio alla causa”. L’assessore all’Ambiente, Angelo Sciapichetti, risponde così alle dichiarazioni apparse oggi sulla stampa da parte del consigliere Bisonni. “L’aumento della produzione di rifiuti – prosegue l’Assessore – di 13 kg per abitante registrato nel 2016 rispetto al 2015, non sappiamo ancora se rappresenti un’inversione del trend pluriennale di decrescita, se sia un effetto della ripresa economica, o se sia legato ad eventi contingenti. Il dato va approfondito e studiato. Bisonni, anziché studiare e approfondire è più interessato alla polemica, ne prendo atto. Noi intanto andiamo avanti con le politiche per la raccolta differenziata e il riuso, che, contrariamente a quanto strumentalmente sostenuto, servono proprio ad evitare i conferimenti in discarica. Siamo, come media regionale, oltre gli obiettivi di legge, ma in diversi ambiti territoriali possiamo fare ancora meglio e in questa direzione indirizzeremo tutti gli sforzi”. Contro l’inceneritore la Regione Marche ha deciso di ricorrere al TAR Lazio alla fine dello scorso anno, ritenendo inutile e non economicamente sostenibile un impianto nel proprio territorio. La Giunta regionale è fortemente convinta che una gestione sostenibile del ciclo dei rifiuti, secondo la gerarchia dettata dalla direttiva comunitaria in materia, individui l’incenerimento quale ultima opzione e che tale opzione non dovrà essere effettuata nelle Marche. Nel ricorso al TAR Lazio, è stato evidenziato il fatto che il Piano nazionale degli inceneritori a norma di legge, non poteva essere sottoposto a verifica di assoggettabilità a VAS, ma direttamente a procedura di VAS (art. 11 del Dlgs. n.152/2006). La necessità di assoggettamento del programma a VAS, oltre che a valutazione di incidenza, sono stati evidenziati dalla Regione Marche anche con il parere espresso e trasmesso al Ministero dell’Ambiente all’inizio dello scorso anno.
Il presidente Ceriscioli alla firma dell’Accordo di programma per il lungomare Nord di Ancona:
“Tassello di un progetto più grande che interessa l’intera tratta ferroviaria Adriatica”
“Una bellissima giornata in cui concretizziamo le cose che abbiamo deciso assieme”. Lo ha affermato il presidente della Regione Luca Ceriscioli alla firma del Accordo di programma per il lungomare nord di Ancona, a Palazzo degli Anziani, alla presenza del ministro per le Infrastrutture, Graziano Delrio. “Migliorare questo tratto è un obiettivo che riguarda e interessa l’intero asse ferroviario Adriatico. Un intervento che qualifica il lungomare nord, crea spazi migliori per la vivibilità cittadina, rettifica un percorso tortuoso per i treni. È un tassello di un progetto più grande che, togliendo minuti su minuti alla percorrenza, garantirà maggiore competitività sia al trasporto merci che passeggeri. Attraverso l’investimento restituiamo qualità di vita alle nostre comunità, in quanto una ferrovia veloce significa spostare su questo mezzo sempre più traffici altrimenti impattanti a livello locale. La Regione ha utilizzato i fondi europei con una scelta strategica che rafforza le strutture a servizio dell’economia blu. Oggi sigliamo l’accordo per ridisegnare un piccolo tratto costiero, ma di grande valore e significato per le ricadute positive che avrà”.
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