Il primo moto carbonaro fu maceratese

 
Un incontro pubblico della Massoneria ne celebra i 200 anni
 
Macerata – 11/10/2017 – Pochi lo sanno ma i moti carbonari iniziarono nella ‘quieta’ Macerata, ora città di Maria e città della pace. A duecento anni di distanza, un incontro promosso dalla loggia EVOLUZIONE e TRADIZIONE all’obbedienza del Grande Oriente d’Italia e con il Patrocinio del Comune di Macerata e del Collegio Circoscrizionale dei MM:.VV:. delle Marche, ricorda l’insurrezione che anticiperà di tre anni gli altrettanto sfortunati moti del ’20 e ’21, divenendo in assoluto il primo fatto patriottico sulla difficile strada verso l’unità d’Italia.
Pochi animosi maceratesi dalla città e dalla provincia, affiliati alla Carboneria, si organizzarono nella notte tra il 23 ed 24 giugno 1817 per insorgere contro quella che consideravano la tirannide della Chiesa del Papa Re da poco restaurata. L’organizzazione fu presto stroncata e i “cugini” carbonari furono processati.
Un fatto questo che getta una luce unica sulla società maceratese dell’epoca e sulla sua capacità politica e morale, proponendo, a distanza di due secoli, un tema di riflessione.
L’omaggio a quei valorosi, spesso e troppo velocemente etichettati come quattro sfigati (poi condannati a morte, condanna non eseguita ma commutata in diversi anni di carcere), celebrati a Macerata anche da una lapide apposta nel 1895 in corso Garibaldi sulla facciata del palazzo Cioci (immagine allegata), prosegue nella tradizione che vuole la Carboneria italiana legata al sodalizio massonico. Entrambi saranno alla base della costituzione della Giovine Italia e dello spirito che animerà Giuseppe Mazzini.
A parlarne, il prossimo venerdì 13 ottobre alle 17.00, presso la SOCIETA’ FILARMONICO DRAMMATICA di Macerata (Via Gramsci, 30), saranno Marco Severini, Docente di Storia Contemporanea all’Universita degli Studi di Macerata, Renato Pasqualetti, autore del romanzo “Carbonari a Macerata”, lo storico Marco Gaetano Gentili e Fabrizio Illuminati, presidente del Collegio Circoscrizionale dei Maestri Venerabili delle Marche.
Modera Evio Hermas Ercoli.
L’ingresso è libero.
 
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