In 3000 a Recanati per “m’è dolce”
Il XXIII Simposio AMPI elegge i suoi Maestri davanti a una folla di golosi
Il salernitano Giuseppe Manilia è il Pasticcere dell’Anno AMPI 2017. Luca Mannori premiato per la miglior monoporzione, Riccardo Patalani per il miglior Tavolo di presentazione. Villa Anton gremita dal primo pomeriggio
Recanati (MC, Marche), martedì 17 ottobre – È Giuseppe Manilia titolare della pluripremiata Maison Manilia a Montesano sulla Marcellana (Sa) il Pasticcere dell’Anno 2017 AMPI. A proclamarlo, oggi, martedì 17 ottobre, a Villa Anton di Recanati è stata la giuria dell’Accademia che si è riunita per il XXIII Simposio Pubblico AMPI “m’è dolce”. Un appuntamento che, per tre giorni, ha trasformato le Marche nella terra della dolcezza e che oggi, a Villa Anton, durante l’evento conclusivo aperto al pubblico, ha richiamato una folla di appassionati, composta da centinaia di persone che hanno atteso trepidanti l’apertura delle porte del Simposio alle 16.30.
Un fiume di golosi si è quindi rovesciato nelle 3 sale allestite di cioccolato, glassa, frutta, zucchero, ghiaccio e colori, profumi, creatività dai quasi 70 Accademici di Ampi che hanno realizzato i loro lavori dedicandoli ai tre geni dell’arte marchigiana – Rossini, Leopardi, Raffaello – che, come ricordato dal presentatore dell’evento Federico Quaranta, voce e volto Rai, hanno reso grande le Marche “Regione che una volta visitata, non smetti più di amare”.
A dare inizio al pomeriggio di festa – che ha seguito i 3 giorni di Simposio durante i quali i pasticceri hanno visitato laboratori, sei città marchigiane, hanno fatto riunioni, incontri e demo – è stato il live de La Vita in Diretta di Rai1 che, tramite l’entusiasmo di Federica De Denaro, inviata, ha raccontato l’evento. A seguire è stato il momento delle premiazioni che hanno consacrato gli Accademici che si sono distinti nell’ultimo anno (e che si è svolto a porte chiuse per agevolare lo svolgimento dell’evento, alle 15.30, per non ostacolare l’afflusso di persone).
La distesa di cappelli bianchi dei 70 Accademici ha quindi esultato al premio consegnato a Giuseppe Manilia con un lungo e caloroso applauso. A consegnarlo è stata Corinna Pavoni, dell’omonima azienda partner di AMPI, e dal presidente onorario AMPI Iginio Massari che ha voluto sottolineare l’impegno dei presenti citando Leopardi: “Oltre alla forza dell’Infinito c’è l’impegno nel credere nel nostro futuro, i nostri pasticceri lo sanno bene ed è per questo che continuano a fare ricerca, a innovarsi, a studiare con rigore”.
Giuseppe Manilia premiato “per l’impegno e la costanza profusi nel perseguire gli obiettivi e gli straordinari traguardi professionali finora raggiunti e per i nuovi stimoli che costantemente contribuisce a fornire ad AMPI e all’intera pasticceria nazionale” ha dedicato il riconoscimento alla moglie e alla figlia: “Questo premio è solo un punto di partenza, ora sulle spalle ho un premio molto importante. Ringrazio l’Accademia, perché quando sono entrato ho ascoltato tanto e ogni volta, tornando dai nostri incontri, mi arricchisce di un grande bagaglio”.
Insieme a lui, sul podio, acclamati dal fondatore AMPI Iginio Massari e dal presidente Gino Fabbri, sono stati altri illustri accademici. A Riccardo Patalani, dell’omonima pasticceria di Viareggio, è andata la Medaglia d’Oro “per l’alta tecnica ed il grande senso artistico dimostrati nella realizzazione del Tavolo di Presentazione”. Luca Mannori (di Prato) è stato invece premiato con la Medaglia d’Oro “per l’eccellenza nella bontà della monoporzione”: “Per la mia proposta sono partito da un frutto – la prugna, non sempre apprezzata in pasticceria – e l’ho abbinato al cioccolato, di cui sono un grande appassionato. È un onore essere giudicati dai propri colleghi”.
Premiate anche l’azienda Polin – Medaglia d’Oro per la costante ricerca scientifica applicata allo sviluppo tecnologico per la pasticceria – e l’azienda Agrimontana, Medaglia d’Oro per la costante ricerca del buono, la valorizzazione dei prodotti del territorio e le straordinarie peculiarità di alto valore qualitativo della pasta di nocciola I.G.P. pura, tostatura media”.
Dopo le premiazioni si è svolto il taglio del nastro che il sindaco di Recanati Francesco Fiordomo ha fatto davanti alla folla trepidante che ha poi avuto il via libera per l’accesso a Villa Anton e al tripudio di dolci. A unire, con il filo rosso della creatività, le quasi 70 creazioni realizzate dai pasticceri è stato il tema dell’edizione 2017, “Poesia, musica e pittura, espressione di arte nel mondo” e ha visto i pasticceri dedicare le loro creazioni ai tre più grandi artisti marchigiani: Raffaello, Leopardi e Rossini. “Le tematiche scelte per i Simposi AMPI sono sempre legate alla tradizione del territorio ma mai avevano vantato un riferimento così alto. Ci è sembrata la scelta più adeguata per rendere onore a queste terre” – ha sottolineato il presidente Fabbri.
Un crescendo di emozioni e riconoscimenti che hanno sottolineato l’eccellenza che caratterizza i Maestri AMPI creatori di vere sculture alte oltre un metro di cioccolato, zucchero e pastigliaggio e di oltre 2000 monoporzioni che la folla presente ha potuto degustare.
Una decisione, quella di scegliere le Marche come location del Simposio (per la prima volta) fatta dai 69 Maestri dell’Accademia fondata da Iginio Massari e presieduta da Gino Fabbri per “accendere i riflettori su un territorio ferito dal sisma dello scorso anno, patria di grande eccellenze e professionalità”. Eccellenze rappresentate anche dai 4 accademici (anch’essi pluripremiati) marchigiani – Claudio Marcozzi, Pasticceria “Picchio” di Loreto; Roberto Cantolacqua Ripani, Pasticceria Mimosa di Tolentino; Armando Lombardi, vice presidente AMPI, Pasticceria “Lombardi” di Osimo; Andrea Urbani, “Guerrino Pasticceria & Banqueting” di Fano; – che hanno curato l’organizzazione della tre giorni accompagnando i colleghi alla scoperta del territorio fino a radunare neofiti e appassionati, oggi, nella cornice di Villa Anton per l’appuntamento finale del Simposio Pubblico.
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