Pensione e aspettativa di vita: Uilp, Fabiani: “Pagano sempre i lavoratori!”

 
ASCOLI PICENO – I dati Istat hanno acclarato il meccanismo che lega l’età della pensione all’aspettativa di vita.
Il governo ha dichiarato che non possiamo permettercelo.
È evidente che andremo in pensione a 70 anni di età oppure con 46 anni di contributi.
Questa è una scelta politica errata con effetti drammatici per il paese.
Il governo ha abiurato l’accordo di settembre dello scorso anno sottoscritto con CGIL CISL UIL
Sono anni che assistiamo ad un ripetuto attacco ai lavoratori ed ai pensionati in materia previdenziale con l’obiettivo di conseguire un risparmio sulle pensioni entro il 2050 di circa 900 miliardi di euro (il 40% del debito pubblico italiano).
Non mi compete e non sono un tecnico per comprendere le modalità dell’Istat.
Certo è che dobbiamo capire gli elementi utilizzati poichè è in gioco l’esistenza ed il futuro di migliaia di lavoratori.
Abbiamo già l’esempio degli esodati, di numeri e calcoli sbagliati.
Chiediamo e rivendichiamo il rispetto del verbale sottoscritto il 16 settembre 2016, dove c’erano gli aspetti relativi a Ape sociale; blocco dell’aumento dell’aspettativa di vita; lavori gravosi e usuranti.
Tanti commentatori in questi giorni vogliono volutamente mettere in contrapposizione le vecchie e le nuove generazioni.
Forse l’obiettivo è quello di un nuovo intervento sulle pensioni, che penalizzi anziani e giovani o un intervento sulle pensioni già maturate.
 
 
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