da Grottammare
San Martino, è tempo di Fiera
Alle 16 in piazza San Pio V l’apertura ufficiale con la rievocazione storica dell’annuncio.
Sabato e domenica di festa a Grottammare per la tradizionale Fiera di San Martino. Chiuso al traffico l’intero centro cittadino: in una superficie di 9150 mq, circa 410 ambulanti, tra commercianti, espositori e produttori diretti, esporranno merci e articoli di vario genere sin dalle prime ore del mattino di domani (sabato 11), in attesa dell’apertura ufficiale della Fiera, che avverrà nel pomeriggio alle ore 16 in Piazza San Pio V.
L’evento è affidato al Capitano del Popolo, una figura storicamente legata alla Fiera di San Martino, di cui si ha nota sicuramente a partire dal 1500. Eletto dal consiglio cittadino in occasione della ricorrenza della Sacra (ogniqualvolta il 1° luglio cade di domenica), il Capitano del Popolo comandava le milizie urbane e presiedeva annualmente la Fiera fino alla Sacra successiva.
All’annuncio, seguiranno spettacoli gratuiti di falconeria, esibizioni in abiti d’epoca e laboratori a tema per bambini.
Da ieri, intanto, è iniziato l’allestimento della Fattoria didattica nel Giardino Comunale. L’iniziativa intende riportare la Fiera di San Martino alle origini, quando era un grande mercato del bestiame in riva al mare, come documenta anche l’Archivio storico Luce (link a fondo pagina). Visitando la fattoria, i più piccoli potranno osservare i tipici animali di una fattoria marchigiana, ma anche specie animali di altri continenti. Il luogo sarà presidiato da un medico veterinario per tutto il tempo della manifestazione.
Anche la vocazione dell’incontro è ampiamente assicurata. Oltre al Chiosco della Pace in piazza Fazzini, dove sono attesi i bambini delle scuole per attività di animazione sui diritti umani, e le 10 onlus che troveranno spazio in Piazza San Pio V, questa edizione della Fiera ha raccolto l’interesse dei social: per l’occasione, si terrà a Grottammare il primo #instawalk che riunirà in città, domenica mattina, i fan marchigiani di Instagram, il popolare social network fotografico, per una passeggiata fotografica tra le bancarelle, ma anche per le vie del vecchio borgo.
La Fiera è organizzata dall’Assessorato alle Attività produttive, con il contributo dell’ufficio Cultura per gli eventi artistici e la collaborazione dell’ associazione Presepe Vivente Grottammare, per la cura della Fattoria didattica, e dell’associazione Madonna della Speranza, per gli stand gastronomici che quest’anno sono stati dislocati nella pineta di Piazza Kursaal, dove sarà presente anche la Help Life onlus di Acquasanta Terme con le prelibate castagne dei boschi piceni.
Più dettagli e approfondimenti nel documento allegato: dati e notizie 2017
Dall’Archivio Storico Luce: Fiera di San Martino
10.11.2017
Agrumi e scienza, incontro in municipio
Nell’ambito delle iniziative previste dal progetto di valorizzazione delle agrumiere storiche Picene
Gli studi più recenti sulle fitopatologie degli agrumi verranno presentati a Palazzo Ravenna, mercoledì 15 novembre, nel corso di un evento in programma nella sala consiliare, a partire dalle ore 16.
L’iniziativa è aperta a tutti e sarà anche l’occasione per “conoscere” l’Arancio biondo del Piceno, che ha aperto alle varietà agrumicole locali il registro delle biodiversità marchigiane circa un anno fa.
L’apertura dell’incontro è affidata all’assessore Lorenzo Rossi, in rappresentanza della Rete Intercomunale Agrumi Piceni di cui Grottammare è capofila, Ambra Micheletti per l’Assam e Davide Neri dell’Università Politecnica delle Marche.
Gli argomenti verranno trattati dal dott. Giuseppe Russo, ricercatore del CREA-OFA, il Centro di ricerca Olivocoltura, Frutticoltura e Agrumicoltura di Acireale, con cui i sette Comuni firmatari del Protocollo di intesa per la valorizzazione delle agrumiere storiche del Piceno (Grottammare, Cupra Marittima, Campofilone, Massignano, Monterubbiano, Pedaso e San Benedetto del Tronto) e privati proprietari di antichi giardini d’agrumi hanno stretto un saldo legame di collaborazione, insieme all’Agenzia agroalimentare delle Marche e all’Università Politecnica delle Marche, per lo studio di genoma tipici del territorio.
Percorso che in meno di un anno ha portato ad iscrivere nell’elenco delle specialità agronomiche regionali, oltre all’Arancio Biondo, anche il Limone pane, l’ Arancio biondo tardivo e l’Arancio sanguinella del Piceno e che prosegue proficua, in ottemperanza ai propositi dell’intesa siglata tra le amministrazioni locali. All’incontro pubblico, infatti, seguirà la prima riunione del Comitato tecnico-scientifico previsto dal Protocollo.
10.11.2017
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