dal Piceno
“Memorie della Mezzadria nel Piceno”
30-11-2017
Giornata di studi e progetti alla Cartiera Papale e all’Istituto Agrario “Ulpiani”
La Mezzadria ha rappresentato un fenomeno di straordinaria importanza storica per le Marche e, in particolare, per il nostro territorio tanto che uno studio indicava la provincia di Ascoli Piceno come quella in Italia a più alto tasso di presenza di case isolate e legate ad un podere. Proprio alle “Memorie della Mezzadria” nel Piceno è dedicata la giornata di studi e progetti organizzata sabato 2 dicembre dall’Istituto Provinciale per la Storia del Movimento di Liberazione delle Marche e l’Istituto Agrario “Ulpiani” di Ascoli Piceno con il patrocinio di Regione Marche e Provincia.
L’iniziativa si svolgerà, con inizio alle ore 9.30, nella Cartiera Papale di Ascoli Piceno. Dopo il benvenuto del Presidente della Provincia Paolo D’Erasmo e i saluti delle autorità, si svolgeranno gli interventi programmati di Roberto Luciani della Regione Marche e di Laura Melloni della Camera di Commercio di Ascoli. Successivamente il Prof. Gianluca Vagnarelli presenterà il progetto “Meme” (Memorie della Mezzadria) – Per una storia orale della mezzadria nel Piceno, quindi il prof. Giuliano De Angelis tratterà il tema della mezzadria in tribunale nel periodo 1861 – 1918. Il prof. Costantino Di Sante si occuperà del tema delle lotte mezzadrili nel dopoguerra e, infine, l’avvocato Ennio Consorti racconterà le vicende giudiziarie degli ultimi anni della mezzadria. L’obbiettivo di questi appuntamenti di studio e approfondimento è quello di arrivare a costituire un vero e proprio centro studi sulla storia rurale del Piceno.
Sempre sabato 2 dicembre, nel pomeriggio, la giornata proseguirà presso l’Istituto Tecnico Agrario “Celso Ulpiani” con il convegno: “Scuola: spazio aperto alla cultura” – I telai del Piceno: la canapa e la seta.
Memorie della Mezzadria
Nuova condotta idrica per il Rifugio Paci
Lavori in pieno svolgimento, posizionati già le prime tubature
Sono in pieno svolgimento da una settimana i lavori per la realizzazione di una nuova linea idrica, al servizio del Centro di Educazione Ambientale “Mario Paci” completamente restaurato nel 2001, di cui la Provincia è comproprietaria insieme al CAI di Ascoli. Come noto, la struttura si trova a circa 900 metri di altitudine, lungo la S.P. 76 che da Colle San Marco raggiunge il Colle San Giacomo, al confine tra Marche e Abruzzo, alle porte del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Costruito negli anni ’40, rappresenta un importante sito storico montano dell’ascolano funzionale al turismo escursionistico.
Al momento sono già eseguiti scavi, inseriti i tubi e riposizionato l’asfalto per circa 400 metri per quanto riguarda l’attraversamento della strada comunale di Valle Castellana in direzione località Tre Caciare e il tratto interessato della strada della Provincia di Teramo in direzione della frazione San Vito di Valle Castellana. Si proseguirà nelle prossime settimane fino al completamento nella realizzazione dell’opera lunga complessivamente circa 2,5 Km.
Fase dei lavori per la realizzazione della condotta idrica
“Grazie all’intervento della Provincia che ha messo disposizione risorse del proprio Bilancio, curato la progettazione dell’opera e si sta occupando delle fasi di realizzazione – spiegano con soddisfazione il Presidente Paolo D’Erasmo e la Vice Presidente Valentina Bellini – il Rifugio Paci non dovrà essere più rifornito con autobotte ma verrà realizzata una nuova condotta idrica. In base ad un protocollo d’intesa stipulato la Ruzzo RETI S.p.A. fornirà l’acqua necessaria alla struttura e, a tale riguardo, ringraziamo l’ente abruzzese per la disponibilità ad aver accolto questa richiesta dimostrando una grande sinergia a livello interregionale. Una proficua e incisiva collaborazione è stata assicurata dalla Ciip S.p.A., che ha fornito i materiali necessari e sta dando supporto tecnico e specialistico nella fase della posa in opera della condotta. Indubbiamente – concludono i due amministratori – il CEA Paci così ulteriormente riqualificato può dare un contributo ancora maggiore al rilancio della montagna“.
“Ringrazio la Provincia – ha dichiarato la Presidente della Sezione Cai di Ascoli Paola Romanucci – per questo importante intervento di miglioramento infrastrutturale. Ricordo che il rifugio è un Centro di Educazione Ambientale che supporta concretamente le famiglie, ospitando ogni estate centinaia di ragazzi col programma “A Tutta Natura”, avviato col determinante apporto della Fondazione Carisap. La nuova condotta idrica aumenterà la qualità dell’offerta alla comunità e al territorio: un bell’esempio di come la collaborazione fra istituzioni e associazioni produca risultati utili per tutta la cittadinanza“.
Copertura delle vasche di Relluce entro giugno 2018
29-11-2017
Importante intervento a presidio della salute pubblica e dell’ambiente
La copertura definitiva delle vasche n. 4 e n. 5 della discarica di Relluce dovrà essere realizzata entro il 30 giugno 2018. Si tratta di un risultato importante ed incisivo a salvaguardia della salute pubblica, della tutela dell’ambiente e della sicurezza dei versanti del sito, perseguito con grande impegno dalla Provincia nell’ambito dell’esercizio delle sue funzioni di competenza e di controllo in campo ambientale.
Il Servizio Ambiente della Provincia aveva prescritto alla ditta Ascoli Servizi Comunali di eseguire il capping in base alla normativa vigente inoltrando alla stessa anche varie diffide fino ad avviare il procedimento per l’escussione delle polizze fideiussorie a garanzia della gestione operativa delle vasche in questione. Si era instaurato un complesso contenzioso che è ora terminato con la cessazione della materia del contendere stabilita dal Tribunale di Ascoli Piceno che ha preso atto dell’impegno, in esecuzione di determinazione dirigenziale della Provincia, da parte di Ascoli Servizi Comunali ad eseguire la copertura definitiva superficiale delle vasche n. 4 e 5 entro il 30 giugno 2018 provvedendo inoltre a rinnovare entrambe le garanzie finanziarie prestate in favore della Provincia per la gestione operativa delle vasche almeno fino al 30 giugno 2020.
A tale riguardo, Ascoli Servizi Comunali ha trasmesso al Servizio Ambiente della Provincia le polizze di circa 3 milioni e 80 mila euro per la gestione operativa delle vasche n. 1, 2, 3 e 4 e di 2 milioni e 19 mila euro per la gestione della vasca n. 5, importi che comunque possono assicurare la realizzazione degli interventi volti al presidio dell’ambiente e della salute dei cittadini.
Cantieri sulle Strade Provinciali danneggiate dal sisma
28-11-2017
Importanti interventi nel cuore del territorio del Comune di Arquata del Tronto
In queste settimane sono stati già ultimati diversi interventi o sono in completamento lavori per un importo di circa 3 milioni e 735 mila euro sulle strade provinciali S.P. 20 Colle d’Arquata, S.P. 34 Forca di Presta e la S.P. 129 Trisungo – Tufo, tutte ricadenti nel territorio del Comune di Arquata del Tronto.
“Le opere di sistemazione – spiegano il Presidente della Provincia Paolo D’Erasmo e il Sindaco di Arquata Aleandro Petrucci – rientrano nel cospicuo pacchetto di interventi di ripristino del primo e secondo stralcio individuato dall’Amministrazione Provinciale con soggetto attuatore Anas in piena sinergia con l’Ufficio ricostruzione e con la Regione Marche e consentono di dare una prima ed importante risposta alla necessita di messa in sicurezza di infrastrutture gravemente danneggiate dal sisma e indispensabili per la mobilità non solo della comunità arquatana, ma anche dei collegamenti di zone montane interprovinciali”.
Sulla S.P. n. 20 “Colle d’Arquata” sono attualmente aperti cantieri per la realizzazione di due interventi: il primo, dell’importo contrattuale di circa 516 mila euro, con consegna dei lavori il 25 agosto scorso e termine previsto per l’11 dicembre; il secondo, dell’ammontare di 1 milione e 7 mila euro, con consegna dei lavori il 15 settembre scorso e data di chiusura degli stessi per il 20 gennaio 2018. Come noto l’arteria provinciale era stata chiusa al transito per la presenza di massi pericolanti e di smottamenti che rendevano pericolosa la circolazione stradale e la pubblica incolumità. I lavori attualmente in svolgimento prevedono la messa in sicurezza dalla caduta massi presenti sul costone roccioso a ridosso del paese e la stabilizzazione del tratto di strada interessato da un movimento franoso del rilevato stradale lato valle.
Sono stati invece appena completati, per una spesa di circa 318 mila euro, lavori di messa in sicurezza funzionali alla riapertura della S.P. 34 “Forca di Presta”. Si tratta del posizionamento di reti in aderenza e chiodature in corrispondenza del tratto dal Km. 4+600 al Km. 4+900. Per l’importante arteria provinciale, che costituisce collegamento con l’Umbria e con Castelluccio di Norcia, sono previsti ulteriori interventi per 300 mila da parte della Provincia e di circa 470 mila euro da parte dell’Anas, oltre ad opere di rimodulazione delle zone rosse delle frazioni di Piedilama e Pretare.
Sono, infine, in piena attività i cantieri sulla S.P. 129 Trisungo di Arquata – Tufo posti tra il Km. 4+600 in corrispondenza dello svincolo della SS 685 delle Tre Valli Umbre e al Km. 7+200, in corrispondenza dell’ingresso al Comune di Arquata del Tronto. I lavori, dell’importo di circa 1 milione e 894 mila euro, consegnati il 3 ottobre scorso con ultimazione prevista il 22 gennaio, consistono in una serie di opere per la messa in sicurezza dell’infrastruttura quali paratie e gabbionate per il ciglio di valle, barriere paramassi, reti, muri di controripa e chiodatura di blocchi rocciosi instabili. Gli interventi, una volta completati, consentiranno la riapertura della strada garantendo così a numerosi nuclei familiari residenti nel Comune di Arquata di poter far rientro alle loro abitazioni dichiarate agibili
Interventi sulle Strade Provinciali
27-11-2017
Proseguono i lavori sulla S.P. 67 Polverina – Propezzano
Nell’ultima seduta di approvazione del Consiglio Provinciale sono stati evidenziati i 44 interventi sulle strade provinciali per un importo che supera i 44 milioni di euro e finanziati con fondi ripristino post sisma, che l’Amministrazione Provinciale ha individuato con soggetto attuatore Anas per la realizzazione.
“Si tratta di interventi che, in piena sintonia con la Regione, già vedono cantieri aperti o in procinto di attivazione, dopo le numerose conferenze di servizio svoltesi in Provincia – spiega il Presidente Paolo D’Erasmo – e tra i lavori che proseguono già da circa un mese ci sono quelli che hanno come oggetto la sistemazione della S.P. n. 67 Polverina – Propezzano nel tratto tra il Km. 2+300 al Km 9+ 700, a cavallo dei territori dei Comuni di Comunanza e Montegallo, per un importo di oltre 366 mila euro. Ripristinare e restituire le infrastrutture viarie alla comunità costituisce – prosegue D’Erasmo una priorità nella ricostruzione post terremoto”.
“Vigileremmo insieme alla Provincia – affermano i sindaci Cesaroni e Fabiani – per monitorare lo stato dei lavori e restituire nei tempi stabiliti e prima possibile la piena fruibilità di questa strada che, pur aperta al transito, presenta una circolazione in vari punti con sensi unici alternati e la necessità della sistemazione di pareti rocciose per prevenire il pericolo di smottamenti e mettere in sicurezza i versanti danneggiati da sisma e maltempo”.
I lavori attualmente in corso riguardano il ripristino del corpo stradale, l’esecuzione di un contenimento e consolidamento della scarpata franata, previa regolarizzazione e rimozione del materiale roccioso, la posizione di micropali, di reti di protezione e successivamente, quando le condizioni meteo saranno più favorevoli, l’asfaltatura dei tratti stradali ammalorati.
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