dalla Regione Marche

2017-11-16
 
5,3 MILIONI PER NIDI E SCUOLE MATERNE 0-6 ANNI PIU’ QUALIFICATI E MENO COSTOSI: APPROVATI I CRITERI DI RIPARTO.

Oltre 5 milioni di euro per rendere  i nidi e le scuole materne più qualificati, più sicuri e con costi più bassi e accessibili a tutte le famiglie.
Sono stati approvati dalla giunta i criteri di  riparto tra i Comuni delle Marche dei 5.318.025 euro assegnati dal Ministero dell’istruzione, dell’Università nell’ambito del Piano pluriennale di azione nazionale per la promozione del sistema integrato di educazione e di istruzione 0-6 anni. Il provvedimento è stato presentato dall’assessore all’Istruzione Loretta Bravi.

“Questo atto – spiega l’assessore – è di essenziale importanza perché si prefigge di attuare probabilmente una delle novità più salienti introdotte dalla Legge sulla “Buona Scuola”: un sistema integrato di educazione e istruzione dalla nascita fino a sei anni con risorse specifiche per il potenziamento dei servizi offerti alle famiglie e l’abbassamento dei costi sostenuti dai genitori.  L’intenzione è quella di sviluppare le potenzialità di relazione, autonomia creatività e apprendimento, pari opportunità di educazione e di istruzione, lungo tutto l’arco della vita, a partire dalla prima fascia di età: 0-6 anni. Allo stesso tempo vogliamo sostenere le famiglie nell’espletamento delle funzioni educative e nella difficoltà a conciliare il lavoro e gli impegni familiari che condizionano fortemente le scelte della coppia per ciò che riguarda il numero dei figli e la partecipazione al mondo del lavoro”.
 
Il Piano si prefigge, in particolare, di promuovere l’inserimento dei servizi educativi nell’ambito del sistema dell’istruzione, favorendone l’integrazione con la scuola dell’infanzia. Per fare questo è necessario il progressivo consolidamento e ampliamento dei servizi educativi sul territorio.

“La territorialità – prosegue l’assessore – insieme agli indirizzi dati dal MIUR, è il principio che ci ha guidato perché il sistema integrato 0-6 deve avere una ricaduta ovunque nelle Marche. Ci sono poi risorse destinate ai Coordinamenti pedagogici territoriali, strumenti fondamentali per consentire ai servizi per l’infanzia di avere una loro continuità di esperienza e quindi di compiere un salto di qualità. Come Regione – conclude l’assessore Bravi – ci siamo battuti convintamente ai tavoli nazionali ottenendo le risorse necessarie per intraprendere questo percorso. Fondi che si aggiungono ai  4,2 milioni di euro, annunciati pochi giorni fa, che l’Inail investirà nelle Marche per realizzare nuovi Poli per l’infanzia. Anche queste  risorse sono state assegnate dal Miur con l’obiettivo di realizzare fino a un massimo di tre strutture scolastiche per l’infanzia (0 – 6 anni) a gestione pubblica”.
 
Ciascun Comune potrà destinare le somme assegnate a:
–          interventi di nuove costruzioni, ristrutturazione edilizia, restauro e risanamento conservativo, riqualificazione funzionale ed estetica, messa in sicurezza meccanica e in caso di incendio, risparmio energetico e fruibilità di stabili di proprietà delle Amministrazioni pubbliche;
–          finanziamento di spese di gestione, in quota parte dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, in considerazione dei loro costi e della loro qualificazione e quindi al fine la partecipazione finanziaria delle famiglie e nel contempo di favorire la permanenza dei bambini nei servizi educativi dell’infanzia piuttosto che inserirli come anticipatari nella scuola dell’infanzia.

I criteri adottati per il riparto, concordati con l’Anci, sindacati e l’Ufficio Scolastico regionale sono basati sui dati Istat relativi alla popolazione e ai servizi del settore presenti sui territori e si ispirano sostanzialmente a quelli applicati dal MIUR. Il riparto prevede dunque 4,7 milioni destinati ai servizi relativi dai 0-6 anni così suddivisi:
–          2,3 milioni per i bimbi dai 0 ai 3 anni iscritti ai servizi educativi accreditati;
–          1,9 milioni di euro per la popolazione residente tra i 0-6 anni
–          478mila euro per la popolazione tra i 3-6anni non iscritta alla scuola dell’infanzia statale.
I restanti 531mila euro andranno per l’80% (425mila euro) ai bambini iscritti alle Sezioni Primavera e per il 20% (106mila euro)  al Coordinamenti pedagogico e alla formazione continua. Il progetto pedagogico della Sezione Primavera prevede un ambiente di cura educativa, con una attenzione forte al tema dell’accoglienza. In particolare, nelle Marche le risorse  per il potenziamento dei coordinamenti pedagogici presenti sul territorio regionale, in numero di 23, in ciascun ambito sociale, sono assegnate al Comune capofila dell’ambito e ripartite, tra gli stessi, in proporzione al numero di servizi per l’infanzia coordinati.

LA REGIONE METTERA’ IN SICUREZZA VASCA EX SGL CARBON

Sarà la Regione Marche a mettere in sicurezza la vasca di prima pioggia dell’area ex Sgl Carbon di Ascoli Piceno. Verrà creata una barriera per confinarne il perimetro evitando che ci sia ogni potenziale fuoriuscita inquinante e proteggere il fiume Tronto. E’ questo l’esito dell’incontro di stamattina presso il Ministero dell’Ambiente al quale hanno partecipato il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli e la vicepresidente Anna Casini insieme al Direttore Generale Gaia Checcucci. La Regione sarà il soggetto attuatore del Piano operativo di bonifica (Pob) già approvato.
Il 10 agosto del 2016 il Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) ha ripartito le risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2014-2020 ed ha destinato 1,9 miliardi all’area Ambiente, individuando i criteri per gli “Interventi per la tutela del territorio e delle acque”.
“Una riunione importante oggi al ministero che ci ha permesso di condividere il percorso – ha commentato Anna Casini, assessore regionale ai Lavori Pubblici – appena abbiamo ottenuto gli stanziamenti, 7 milioni e 700mila euro, dal Governo, ci siamo messi in moto ed abbiamo affrontato la questione delle procedure con il ministero. Sarà la regione a seguire i lavori che consentono la messa in sicurezza di una parte della città dal rischio ambientale. Andiamo avanti con il progetto esecutivo seguendo e monitorando passo passo la procedura per accelerare il percorso. Ci stupisce come su questo risultato importante ottenuto dalla Regione per la città di Ascoli – ha continuato la Casini – ancora il sindaco di Ascoli non si sia espresso, come invece ha fatto prontamente per avanzare critiche ai 211 milioni di euro stanziati da Anas per la Salaria”.

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