dalla Regione Marche

2017-11-22
PATTO PER LO SVILUPPO: PIANO STRATEGICO AMPIO E CONDIVISO TRA ISTITUZIONI, REALTÀ ECONOMICHE, SOCIALI ED ACCADEMICHE. REGIA DELLA REGIONE MARCHE.

Una vera e propria cabina di regia strategica si è riunita nella sede della Regione di Ancona ed ha coinvolto categorie economiche, imprenditoriali, sociali ed università per discutere l’istituzione di un tavolo per un Patto per lo sviluppo per le aree del sisma e per le Marche.

Tutti i partecipanti hanno condiviso l’impostazione allargata della discussione, ribadendo che l’elemento di crisi porta con sé una grande potenzialità per ricostruire un futuro di sviluppo.
Al confronto in Regione i rappresentanti di: ANCI, UPI, CGIL, CISL, UIL, Confindustria Marche , Confcommercio, Confartigianato, Cia, CNA, Confesercenti, Copagri, Lega Coop e Agci Confcooperative, Coldiretti. Sono intervenute le Università di Camerino, Macerata, Urbino e della Politecnica delle Marche.
Il principio condiviso è “la qualità degli interventi”, considerata la base per costruire un nuovo modello di sviluppo.

Al tavolo anche il Presidente dell’Assemblea Legislativa delle Marche Antonio Mastrovincenzo.
Tutti concordi nell’affidare la regia alla Regione. Unanimemente hanno anche ritenuto molto positivo l’incarico di supervisione-coordinamento all’ISTAO che individuerà 10 macro obiettivi.
Imponenti le risorse che verranno messe in campo per realizzare la strategia: 160 milioni dell’Agricoltura del Psr già approvati, a gennaio saranno disponibili i 248 milioni del FESR grazie alla capacità degli uffici regionali di tenere stretti i tempi. Ci sono anche un miliardo e 200mila euro dell’Europa per l’emergenza, i 400 milioni di Anas e altri 110 milioni di euro il piano della banda ultralarga.

La strategia complessiva poi dovrà incrociarsi con tutte le misure previste per l’insediamento delle nuove imprese. Infine, una volta elaborato il Patto, potranno giungere, come è avvenuto in Abruzzo, fondi diretti deliberati dal Cipe. Fra i macro-obiettivi non mancherà il tema del lavoro sia quello diretto legato al sisma sia quello indiretto incentivando lo sviluppo di aziende e occupazione. Non mera restituzione dei luoghi dunque, ma, una impostazione che intercetta la strategia della valorizzazione delle aree interne. E dal presidente Ceriscioli arriva anche il suggerimento di valutare ai sensi dell’articolo 116 della Costituzione forme particolari di autonomia che possano ulteriormente favorire lo sviluppo del piano.

“La dimensione delle aree colpite dal sisma è compatibile con la costruzione di un Piano strategico ampio. Vogliamo condividere e confrontarci sulle diverse posizioni e i contributi che ognuno può portare  per arrivare ad un programma globale tenendo sempre ben presente  un obiettivo generale primario e che dovrà essere comune per tutti i soggetti partecipanti, una direttrice costante da seguire che dovrà servire ad evitare la frammentazione e a superare divisioni e particolarismi Gli uomini e le donne delle aree colpite stanno vivendo difficoltà che noi abbiamo il dovere di alleviare e risolvere in tempi accettabili e preparare, per loro, anche un progetto per il futuro” ha concluso il presidente Ceriscioli.

dalla Regione Marche
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BANDO NUOVE IMPRESE: FINANZIATE 233 NUOVE ATTIVITA’ DI CUI 50 NEL CRATERE ED EFFETTUATE 466 ASSUNZIONI. SI RIAPRONO I TERMINI DELL’AVVISO
 
Costituite e avviate 233 nuove micro, piccole e medie  imprese nelle Marche , di cui 50 solo nell’area del cratere,  per un totale di 466 assunzioni. E’ il risultato concreto dell’avviso pubblico per la concessione di incentivi per un totale di 6,5 milioni di euro per il sostegno alla creazione di impresa pubblicato dalla Regione  nell’agosto 2016 e che, visti i risultati, verrà replicato già dalla prossima settimana con un nuovo provvedimento della giunta. Ad annunciarlo è l’assessore al Lavoro, all’istruzione e alla formazione Loretta Bravi: ”Con questo intervento – spiega – la Regione ha concesso incentivi (risorse FSE – Asse 1 – Occupazione) a sostegno di nuove attività economiche con sede nelle Marche e con particolare attenzione a quelle che operano nelle filiere ad elevato potenziale di sviluppo e nei settori innovativi e potenzialmente trainanti dell’economia regionale. I contributi sono stati concessi fino ad un importo di 25mila euro con un sostegno occupazionale di 2mila euro per un contratto a tempo determinato di 12 mesi, di 4mila per un contratto di 24 mesi e 7mila per un contratto a tempo indeterminato. I progetti di impresa sono ripartiti sul territorio regionale in quote che si riferiscono alle cinque aree provinciali, calcolate in base alla percentuale delle persone in cerca di occupazione secondo la media annuale dei dati Istat. Va sottolineato il fatto che ben 50 delle richieste accolte provengono dall’area del cratere: si tratta di uno straordinario segno di ripresa e vitalità del territorio che vogliamo ulteriormente incentivare. Per questo motivo – conclude Bravi – stiamo lavorando al rifinanziamento di un nuovo bando con nuove risorse e con un contributo fino ad un massimo di 30.000 euro”.

Costruzione nuovi edifici scolastici, Inail investirà 14,6 milioni nelle Marche
Casini: “La Regione ha aderito all’iniziativa destinata a innovare le strutture didattiche”

Dopo i 4,2 milioni di euro per realizzare tre nuovi Poli per l’infanzia (strutture scolastiche da 0 a 6 anni), l’Inail investirà altri 14,6 milioni nelle Marche per costruire nuovi edifici scolastici innovativi sotto il profilo architettonico, del risparmio energetico e dei sistemi educativi. Lo comunica la vice presidente Anna Casini, assessore all’Edilizia scolastica. L’Istituto investirà 100 milioni  nelle dieci regioni che hanno aderito al relativo programma. “Le Marche ci sono, perché non abbiamo voluto perdere questa opportunità per qualificare le strutture educative locali – ha detto Casini – In un periodo di scarsità di risorse, era un’occasione da cogliere che si inquadra nel progetto complessivo regionale di potenziare le infrastrutture scolastiche con soluzioni avanzate”.  I fondi sono previsti da un decreto della presidenza del Consiglio dei ministri relativo agli investimenti immobiliari Inail. La Regione sta predisponendo la procedura di selezione delle manifestazioni d’interesse tra quelle già trasmesse, a gennaio 2017, da parte degli Enti locali. Nel selezionare gli interventi proposti, la Regione dovrà verificare la piena disponibilità dell’area, la sua conformità urbanistica e l’assenza di vincoli o contenziosi che impediscano l’edificazione. Il progetto di investimento non dovrà risultare inferiore a 3 milioni di euro, comprensivi del costo totale dei lavori effettuati, dell’acquisizione dell’area, della progettazione, di ogni altra spesa sostenuta per la realizzazione dell’opera, compresa l’Iva. Rimangono escluse le spese per indagini preliminari, arredi, allestimenti e attrezzature per la didattica, collocazione temporanea degli alunni, eventuale demolizione di fabbricati esistenti e bonifica dell’area. Appositi accordi regoleranno i rapporti tra Inail, Regione ed Enti destinatari degli interventi. Sarà possibile stipulare con l’Inail un contratto di “Rent to buy” che prevede il riscatto dell’immobile decorso un periodo minimo di venti anni. I requisiti di accesso all’iniziativa devono essere posseduti al momento della verifica della compatibilità tecnica, economica e finanziaria dell’investimento da parte dell’Inail. In caso di esito negativo, il progetto non sarà ammesso a finanziamento.
 
Erap, 3° avviso pubblico di manifestazione di interesse per l’acquisto di unità immobiliari per l’emergenza abitativa del terremoto 2016 nelle Marche
 
L’Erap Marche ha emanato, ed è reperibile sul sito istituzionale dell’ente, il terzo avviso pubblico di manifestazione di interesse per l’acquisto di immobili invenduti da utilizzare per l’emergenza abitativa del terremoto nelle Marche in sostituzione delle Sae.
L’avviso permetterà di costituire una graduatoria distinta per Comuni a cui la Regione e l’Erap possono fare riferimento per l’acquisto di alloggi. Il bando completo si trova all’indirizzowww.erapmarche.it
La scadenza del bando è il 15 gennaio 2018.
La pubblicazione del terzo bando si è resa necessaria perché sono in esaurimento le disponibilità in alcuni Comuni in cui il fabbisogno è alto.
Sui due precedenti bandi si è già provveduto a chiedere il finanziamento da parte della Protezione Civile nazionale per l’acquisto di 366 immobili.
 
 

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