dalla Regione Marche

2017-11-28
FAMIGLIE, POVERTÀ ED ESCLUSIONE SOCIALE: 8,2 MILIONI DI EURO DALLA REGIONE. APPROVATI I CRITERI

8,25 milioni di euro per le famiglie, la lotta alla povertà e all’esclusione sociale.
La giunta riunita ieri a Palazzo Raffaello ha approvato i criteri per la ripartizione nelle varie aree di intervento prevedendo un anticipo di risorse regionali in attesa del trasferimento statale.
L’atto passa ora al vaglio della Commissione Assembleare competente ed al Consiglio delle Autonomie Locali.
Quattro le aree di intervento previste, finanziate in due tranche.
Oltre 4 milioni andranno in favore dei minorenni allontanati temporaneamente dalla loro famiglia di origine.
Un milione sarà dedicato alle famiglie (donne in difficoltà, trasporto scolastico figlio, scuola per genitori, centri per la famiglia).
Due milioni saranno destinati alla gestione dei Nidi e dei Centri Infanzia. Questa somma integra i precedenti stanziamenti di un milione di euro per i voucher e di 2 milioni 393mila euro  per il piano 0-6 anni.
400mila euro saranno investiti per azioni in favore dei detenuti, ex-detenuti e minorenni sottoposti a provvedimenti giudiziari.
800.000 mila euro saranno, infine, destinati ai Comuni che hanno inserito minori, residenti nel proprio territorio, in Comunità che hanno in organico la figura dello psicologo.
“Si tratta di un provvedimento molto atteso, soprattutto da parte delle famiglie che hanno problematiche complesse. A loro deve andare tutto il sostegno possibile da parte della comunità nel delicato compito che svolgono quotidianamente – afferma l’assessore al lavoro, all’istruzione e alla famiglia Loretta Bravi –. Abbiamo attribuito molta importanza ai minori in difficoltà: l’onere del pagamento delle rette di ospitalità in comunità di tipo educativo rappresenta un costo gravoso che i Comuni si trovano a dover sostenere”. 
 dalla Regione Marche

AUTISMO: PROGETTO SPERIMENTALE NEL CENTRO AZZERUOLO

La Regione Marche ha disposto un progetto sperimentale sulla residenzialità all’interno del Centro Azzeruolo di Jesi per pazienti autistici.
Questa scelta è in continuità con quanto indicato dalla legge regionale sugli interventi di settore. Regione e Asur vogliono dare stabilità all’esperienza con un periodo di osservazione di 12 mesi che rassicuri le famiglie e individui i necessari standard sia abitativi che del personale.
La struttura , nel tempo, verrà ampliata fino a 20 posti. Si stanno anche identificando a nord e sud delle Marche altre 2 strutture equivalenti.
Con la delibera approvata ieri a Palazzo Raffaello si deroga all’atto di fabbisogno, anticipando gli interventi, e permettendo l’immediata attivazione degli 8 posti letto.
“Esprimo soddisfazione per la formulazione trovata che consente di dare una risposta immediata ai pazienti e alle loro famiglie – ha commentato Fabrizio Volpini, presidente Commissione Sanità – e che dimostra l’operatività della Regione rispetto alla patologia autismo, alla quale è stata dedicata una legge pioneristica”.
Le Marche con la legge regionale 25/2014 sono state prime tra le Regioni italiane a dotarsi di una normativa organica sui disturbi dello spettro autistico e perseguono nell’intento di promuovere la piena integrazione sociale, scolastica e lavorativa di queste persone, riconoscendo l’autismo come patologia altamente invalidante che richiede una presa in carico a 360 gradi.
Percorso rafforzato anche con la relativa normativa nazionale e di riconoscimento della patologia all’interno dei livelli essenziali di assistenza.
La struttura residenziale e semiresidenziale verrà attivata in via sperimentale per una durata massima di 12 mesi e, al termine dei primi otto, l’Asur rendiconterà gli esiti della sperimentazione al fine di acquisire le informazioni necessarie per la definizione degli standard più consoni per l’assistenza di questa tipologia di utenza.
 
Approda in Consiglio la Proposta di legge di Assestamento di Bilancio 2017-2019
Cesetti: “Oltre 50 milioni di risorse a disposizione del sistema regionale”.
 
Domani la Proposta di legge 169 Assestamento di Bilancio di previsione 2017-2019, già approvata dalla Giunta Regionale il 15 novembre scorso, verrà sottoposta al vaglio dell’assemblea legislativa che si riunirà in seduta pomeridiana.
“Con l’Assestamento – dichiara l’assessore al Bilancio Fabrizio Cesetti – questa amministrazione mette a disposizione risorse regionali, pari a oltre 50 milioni, per la salvaguardia di alcuni asset fondamentali della Regione attraverso il finanziamento di una serie di interventi che rivestono il carattere di urgenza e priorità”.
Tra queste misure, la manovra prevede la copertura degli oneri connessi al trasporto pubblico (8,8 mln euro nel 2017; 3,1 mln euro nel 2018; 1,6 mln euro nel 2019); manutenzioni degli immobili ERSU (1 mln euro nel 2017; 1,5 mln euro nel 2019); Unioni montane (1 mln euro nel 2017); Aerdorica (2 mln euro nel 2018; 2 mln euro nel 2019); cooperazione (0,380 mln nel 2018; 0,460 mln nel 2019); commercio (0,700 mln euro nel 2018; 0,700 mln euro nel 2019); consorzi export (0,600 mln euro nel 2017); indennizzi ai danneggiati da trasfusione di emoderivati (0,500 mln euro nel 2017).
Inoltre, sono previsti cofinanziamenti ai fondi comunitari e statali per complessivi 15,2 mln euro nel triennio e i contributi pluriennali ai Comuni per complessivi 8,1 mln euro nel triennio.
“La manovra approda in Consiglio – aggiunge l’assessore – dopo la positiva parifica, pronunciata dalla Corte dei Conti, del Rendiconto 2016 e, nel recepire le risultanze dello stesso, rimodula gli stanziamenti, in un contesto sempre più difficile per la finanza regionale caratterizzato dai continui interventi statali di contenimento della spesa pubblica e dai vincoli posti dal pareggio di bilancio. Alcune delle misure adottate negli anni scorsi con l’assestamento di bilancio sono state anticipate nel corso dell’anno con le leggi regionali n.24 e n.29 di variazione generale al bilancio di previsione 2017-2019, con le quali sono già state assegnate al sistema ulteriori consistenti risorse rispetto a quelle previste nel bilancio iniziale nonostante il contesto restrittivo”.
 

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